CAPITOLO 33

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All'improvviso la porta si spalancò violentemente mostrando la figura di Hoseok.Stava fermo davanti all'ingresso, lo sguardo fisso sul pavimento e le mani molli, sembrava senza quasi un disegno, qualcosa di non reale, senza vita propria.

Yoongi lo fissò spalancando la bocca, sentiva gli occhi inumidirsi sempre di più fino a rendersi indipendenti e dare il via libera ad una grossa lacrima sfongando tutto ciò che aveva trattenuto fino a quel momento.

"Hobi..." Gli sussurrò quando capi che l'altro non sembrava avere intenzione di muoversi dalla porta. Non ottenne nessuna risposta. Hoseok era fermo sul posto con la schiena un po curva e la testa che tentava di nascondersi dentro le spalle.

"Si può sapere dove diavolo eri??" Gli urlò in faccia. Non riuscì a trattenere ulteriormente la rabbia e la preoccupazione. 

Solitamente cercava di tenere sempre la mente lucida per analizzare le situazioni, ma non era mai stato così in pensiero, neanche per se stesso.

Hoseok non alzò lo sguardo neanche di un millimetro. Si limitò a fare qualche passo in avanti chiudendo la porta alle sue spalle. Si chinò per raccogliere la sua borsa e iniziare a mettere dentro le sue cose senza degnarlo di uno sguardo.

"Perchè mi stai ignorando??" La disperazione prese possesso della sua voce spezzandogliela come un ramoscello secco. Il moro non credeva a ciò che stava succedendo. Cosa era successo? Quello non poteva essere la stessa persona che poco prima lo baciava pieno di entusiasmo.

Hoseok si alzò da terra e lo guardò in faccia per un istante prima di distogliere nuovamente lo sguardo. In quel breve istante Yoongi riuscì a vedere il velo cupo che ricopriva i suoi occhi. Sembrava smarrito, un guscio vuoto. 

Il maggiore si spaventò ancora di più e gli si gettò addosso.

"Che è successo Hobi?" Gli afferrò le braccia cercando di scuoterlo e guardarlo ma ricevette solo una leggera spinta.

"Yoongi... io... " La voce gli si spezzò in gola.

"Lasciami stare, va bene?" Parlava in modo metallico mentre lo stomaco di Yoongi si stava stringendo fino a strozzargli anche i polmoni.

Il castano si voltò dandogli le spalle non riuscendo a guardarlo facendo solo aumentare la preoccupazione.

"Che succede?" Un singhiozzo gli uscì direttamente dal cuore alla fine della frase.Hoseok sospirò amaramente, lasciandosi andare alla tortura che avrebbe affrontato "Noi... noi no-non possiamo stare... insieme"

Yoongi si pietrificò sul posto non capendo cosa stesse dicendo l'altro. "C-cosa...?"

Un altro sospiro uscì dalle sue labbra, questa volta spezzato in mille frammenti "Non provo nulla per te, ti ho solo preso in giro" Stava cercando di trattenere il tremolio che lo stava invadendo.

"C-che vuol dire?" Il maggiore sentiva il suo cuore sgretolarsi sempre di più e temeva di crollare a terra.

"E'la verità... Odiami e dimenticati di me" Il castano si sentiva spaccare in due, le gambe gli tremavano e non osava alzare lo sguardo sull'altro.

Yoongi non riuscì più a trattenere le lacrime. Come poteva essere possibile tutto questo? Sentiva la testa fluttuare nel nulla.

"Non credo ad una parola di quello che dici" Gridò con il respiro incredibilmente stabile mentre calde lacrime amare scorrevano da sole.

"Era giusto che tu lo sapessi.... Ora vattene via" Il castano teneva i pugni stretti sul tessuto dei pantaloni e la faccia verso il muro. Ancora non aveva avuto il coraggio di guardarlo, sapeva che se lo avesse fatto sarebbe crollato.

Yoongi si avvicinò e gli mise una mano tremante su un braccio "Hobi...."L'altro si girò velocemente "Ho detto vattene!" Gli gridò. Aveva la faccia rossa e gli occhi gonfi, pieni di lacrime.

Yoongi voleva restare, lo voleva davvero, ma le sue gambe si mossero indipendenti e si ritrovò a correre fuori da quella struttura. Correva a più non posso, fino a che non si accasciò a terra, esausto, Iniziando a piangere disperatamente. Non capiva, Come poteva essere possibile?

Aveva gli occhi sbarrati, la gola che bruciava e il cuore che minacciava di esplodere. Non si spiegava cosa avesse sbagliato.Hoseok guardò il maggiore fuggire da lui, l'espressione terrorizzata che gli aveva visto in volto gli fece male, sembrava che qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto. 

Chiuse la porta del camerino mordendosi violentemente il labbro inferiore accasciandosi a terra scosso da forti tremiti.

Grosse lacrime gli cadevano sulle guance e sui vestiti. Riusciva solo ad immaginare il volto distrutto del suo piccolo Yoon. Sapeva di averlo distrutto e si odiava infinitamente, sapeva non si sarebbe mai perdonato per ciò che aveva fatto. 

Era disperato. L'aveva fatto davvero? Come poteva essere successo tutto così velocemente?

I singhiozzi si impossessarono di lui ed un attacco di panico lo travolse ."Dimenticati di me, ti prego, dimenticati di me" Era l'unica cosa che riusciva a dire, accasciato a terra con le ginocchia al petto e un pugno stretto sul cuore.

Let Me Love You   -   sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora