Jungkook si stava lamentando del fatto che si era dovuto occupare di tutto lui mentre i suoi capi non c'erano.
"Davvero, è stato estenuante! Tutti che correvano da me a chiedermi le cose! Non sapevo più da che parte rifarmi! Non fatelo mai più!" Fece uno sbuffo liberatorio alla fine del monologo.Sembrava veramente un bambino arrabbiato, la sua espressione scocciata e disperata fece ridere tutti quanti.
"Però sono stato bravissimo!" Si complimentò con se stesso con assumendo, subito dopo, un'espressione seria, ricevendo una spallata divertita da Jimin che gli sedeva accanto.
Namjoon e Seokjin si scambiarono un'occhiata complici.
"Se vuoi ti lasciamo l'agenzia ancora qualche giorno!" Disse il biondo sghignazzando.
"ASSOLUTAMENTE NO!" Ribadì Jungkook mettendo su un piccolo broncio incrociando le braccia al petto.Quell'aspetto bambinesco che ogni tanto usciva fuori lo caratterizzava ed era una parte che piaceva sempre a tutti.
"Le vostre lezioni come vanno?" Chiese Seokjin guardando Hoseok e Jimin.
"Bene, fra poco abbiamo un'esibizione importante, anche se adesso Hobi ha una ragazza in meno nel gruppo" Si morse la lingua avendo timore di aver detto una cosa sbagliata, non sapeva se poteva affrontare questo argomento e guardò il castano con aria mortificata.
"Come mai?" Domandò il più grande. Non sapeva nulla della situazione e la sua curiosità era spinta semplicemente dall'interesse verso l'amico.
"Gia.." Hoseok si arrese all'idea che fosse acqua passata e non c'era niente di cui vergognarsi o preoccuparsi.
Aveva messo fine a quella storia e non c'era niente di male nel raccontarla.Mise una mano su una coscia di Yoongi, seduto accanto a lui, e ricominciò a parlare.
"C'era questa ragazza, una mia allieva, che era ossessionata da me, così i genitori, per evitare che la situazione diventasse ancora più sconveniente, l'hanno spostata in un'altra scuola di danza... Quindi ho un ballerino in meno nel gruppo." Disse alzando le spalle.
Sapeva che stava omettendo alcuni piccoli dettagli, ma solo Yoongi sapeva tutto quello che era successo e non aveva minimamente voglia di far preoccupare i suoi amici per una storia finita.
"Però all'esibizione che dice Jimin parteciperò come solista, i ragazzi avranno una coreografia tutta per loro" Aggiunse scambiandosi un'occhiata orgogliosa con l'amico dai capelli argento.
Namjoon e Seokjin sapevano quanto potesse diventare pericolosa una situazione del genere, l'avevano vissuta in precedenza con Jungkook e l'agenzia aveva provveduto a tenerlo al sicuro.
Credevano davvero che Hoseok l'avesse risolta in tempo e che non ci sarebbero stati più problemi, quindi non avevano continuato ad indagare."Hyung, raccontateci cosa avete visto in europa!" Chiese Jungkook curioso.
Ci sarebbe voluto andare anche lui in Europa, magari con il suo piccolo Jimin, si gli sarebbe piaciuto.
Voleva assolutamente sapere quali capitali avevano visitato e quale gli era piaciuta di più.Erano stati a Berlino, a Roma e a Parigi, dove si erano malamente persi, ritrovandosi a spendere una fortuna in taxi per tornare all'albergo.
Avevano visitato molti monumenti, musei e parchi.
Avevano mangiato piatti tipici di ogni città, ammettendo che il cibo coreano gli era mancato terribilmente.Namjoon si era praticamente innamorato dei parchi di Berlino, bellissimi con un sacco di alberi e la città era piena di colori diversi.
Pensava fosse molto caratteristica, moderna ma con un sacco di storia impressa in ogni angolo. Ne era affascinato.I musei di Parigi erano stati in assoluto la sua parte preferita, avrebbe voluto visitarne di più,
Parigi era piena di arte, musei e gallerie ovunque, sparse per la città. In venti giorni non potevano fare grandi tour completi delle capitali europee e ci sarebbe di certo tornato per approfondirne la conoscenza.Anche a Seokjin era piaciuta molto Parigi, incredibilmente romantica e piena di parchi e negozi.
La pasticceria francese era la sua nuova passione, ne era assolutamente stregato, avrebbe voluto fermarsi in tutte le botteghe che vedeva sparse per la città ed assaggiare ogni tipo di leccornia.A lui i musei piacevano, ma Namjoon aveva la capacità di farglieli odiare. Avevano passato la bellezza di sette ore e mezzo dentro al Pompidou ed il giorno seguente passarono l'intera giornata dentro il Louvre.
Credeva davvero di impazzire.
Roma sicuramente era stata più facile per lui, un po meno musei e tantissimi negozi di alta moda, costringendo il marito ad entrare in tutti quelli che trovavano lungo la strada.Anche Taehyung aveva visitato la città dell'amore qualche anno prima ed era rimasto affascinato dalla torre Eiffel e dalla bellezza delle gallerie d'arte.
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Let Me Love You - sope
Fanfiction-Mi piaci davvero Yoon.- Quelle parole gli arrivarono dritte al cuore, facendogli saltare un altro battito e scaldandolo, i suoi occhi si inumidirono e la sua testa si fece leggera. Voleva davvero provare ad essere se stesso. Per quei dieci secondi...