CAPITOLO 46

122 8 0
                                    

La settimana era trascorsa velocemente e Yoongi non riusciva a darsi pace, credendo che Hoseok avesse sprecato un'importante opportunità per la sua carriera di ballerino.
Meritava un posto importante in cui potesse esprimere tutto il suo talento e la sua passione. Sapere che aveva rinunciato ad un ruolo così importante in quella prestigiosa scuola per trainee non lo faceva dormire la notte e stava pensando ad un modo per fargli cambiare idea.

Il minore non doveva più preoccuparsi di averlo al suo fianco, ci sarebbe sempre stato ed era pronto a lottare con tutte le sue forze per farglielo capire.

Namjoon e Seokjin avevano affittato una villetta in campagna per trascorrere un fine settimana lungo con tutti i ragazzi e quella sarebbe stata l'occasione perfetta per Yoongi per convincere finalmente Hoseok ad accettare l'offerta ricevuta dalla Myster.

Aveva finito di preparare le valigie e stava aspettando Seokjin sotto casa.
Non vedeva l'ora di partire, un po di relax dopo gli ultimi eventi gli serviva proprio.

Ripensò a tutto ciò che era successo, sorridendo di rimando.

Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi a vivere così tanti avvenimenti in vita sua.
Prima Hoseok che gli ruba il cuore, improvviso e inaspettato.
L'energia inutilmente sprecata cercando di respingerlo.
La consapevolezza che cresceva il lui e la voglia di accettarsi e apprezzarsi. Passare le notti insieme a scambiarsi dolci parole e silenziose promesse.
La paura del padre che si faceva sempre più insignificante.
L'abbandono e poi il tanto desiderato ritrovamento.
La persecuzione, la denuncia e Hoseok che gli dichiara tutto il suo amore.

Tutto questo era tanto per lui, forse troppo.
Era accaduto in così poco tempo che non sapeva neanche se sarebbe riuscito a metabolizzare tutto.

Però una cosa la sapeva e ne era certo. Quel ragazzo lo aveva rapito e tirato fuori da un mondo in bianco e nero, facendogli scoprire la bellezza della vita e non si era mai sentito così pieno di energia come adesso.

Seokjin arrivò dopo poco, fermando la macchina davanti a lui, Namjoon era seduto sul sedile del passeggero.
Si salutarono, posò il borsone sul sedile accanto a lui e partirono tutti e tre per raggiungere gli altri ragazzi a casa di Hoseok.

Dopo pochi minuti arrivarono a casa dei ragazzi e, fortunatamente li trovarono fuori dal portone mentre caricavano i bagagli nell'auto di Jungkook.

"Woooo! Non credevo di trovarvi pronti!" Esclamò drammaticamente Seokjin, fingendo di asciugarsi una lacrima per l'emozione.
Era davvero sorpreso, conosceva bene Jungkook e sapeva quanto fosse ritardatario, non solo in agenzia ma anche nella vita di tutti i giorni.

Jimin ridacchiò sentendosi orgoglioso di essere arrivato puntuale, anche lui era solito fare tardi ma questa volta era stato messo in guardia da Hoseok e si era alzato un ora e mezzo prima del dovuto per essere sicuro di arrivate in tempo.

"Muoviamoci, non vedo l'ora di partire!" Li interruppe Taehyung saltando sul sedile posteriore dell'auto del minore.

Il tragitto fu abbastanza rapido, in poco più di un'ora arrivarono a destinazione, ritrovandosi in una bellissima strada di campagna che divideva i campi dal bosco.
La percorsero lentamente fino a che non apparì davanti ai loro occhi un piccolo laghetto con la villa che si adagiava sulla riva.

Era un ambiente bellissimo, con tutto il verde intorno, alberi di tutte le dimensioni, il legero vento che faceva frusciare le foglie e increspava leggermente la superficie del lago.
La struttura era tutta in legno, molto grande con finestre ovunque. Dall'ingresso principale si sviluppava un percorso fatto di ciottoli che arrivava fino alla riva del lago da cui partivano delle scalette che portavano ad una veranda, anche essa in legno, adagiata direttamente ad una ventina di centimetri dalla superficie dell'acqua.

Era un posto magico.

Entrando si poteva percepire la luminosità naturale che entrava dalle grandi finestre e tutto l'ambiente aveva una nota moderna ed elegante.

Erano tutti meravigliati e non vedevano l'ora di esplorare tutti gli angoli di quel meraviglioso luogo.

Seokjin posò la propria borsa in camera e si fece una rapida doccia prima di mettersi ai fornelli per preparare il pranzo.
Era sicuramente il migliore in cucina e se non voleva mangiare ramen istantaneo per tre giorni di fila vrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e cucinare per tutti quanti.

"Hyung ti aiuto" Disse Yoongi avvicinandosi ai fornelli, seguito da Hoseok.
"Si, grazie. Puoi iniziare da quelle" Rispose il maggiore indicandogli una busta contenente vari ortaggi.
Si lavò le mani e iniziò a tagliare le verdure. Le mise a bollire e infornò la carne tagliata e speziata dal biondo.

Hoseok seguiva tutti i suoi movimenti affascinato. Era convinto che con un po di pazienza e di pratica, prima o poi, avrebbe potuto preparare una splendida cena al fidanzato e stava seriamente pensando di chiedere aiuto a Seokjin, date le sue qualità in cucina.

Taehyung, Jimin e Jungkook si stavano rincorrendo fuori in giardino, schizzandosi con l'acqua del lago e cercando di schivare gli schizzi altrui. Sembravano dei bambini, non a caso erano i più piccoli del gruppo.

Namjoon, dopo aver posato i bagagli, si era rintanato nel ballatoio sopra alla sala da pranzo, immergendosi completamente nella lettura di un poema che aveva trovato qualche giorno prima in una libreria.
Amava la lettura, divorava libri di ogni genere, dai romanzi ai saggi letterari, le biografie, raccolte di storie e studi sulle innovazioni.
Per lui rilassarsi equivaleva a leggere e approfondire la sua conoscenza.

Dopo cena, Taehyung e Jungkook lavarono i piatti mentre Hoseok e Jimin tentavano, con immense difficoltà, di accendere un fuoco nell'area del giardino adibita.

"Siete sicuri che non volete un aiuto?" Ridacchiò Yoongi all'ennesimo tentativo fallito.

"Basta, ci rinuncio!" Sbuffò Jimin avendo abbandonato goni speranza. Era difficile per lui, non lo aveva mai fatto e tutti i video che aveva guardato lo facevano sembrare fin troppo semplice.

Yoongi si alzò dal tronco sulla quale era seduto e si diresse verso Hoseok, abbassandosi e facendogli vedere come fare.

In men che non si dica le fiamme iniziarono a danzare nell'aria riscaldando tutto l'ambiente e illuminando i loro volti.
Il moro sentiva un fortissimo calore sulle guance, ma non era il fuoco, era Hoeok che gli stava baciando il retro del collo, abbracciandolo stretto da dietro.

Doveva cercare di divincolarsi, non si sentiva ancora pronto a quelle effusioni in pubblico e temeva che se gli altri fossero arrivati e li avessero visti si sarebbe sentito troppo imbarazzato dalla situazione in cui era.
"Tranquillo Yoon, sono tutti dentro casa" Gli sussurrò Hoseok sentendo il suo corpo irrigidirsi sotto le sue mani.

"E s-se ci vedono?" Chiese preoccupato il maggiore guardandosi intorno.
"Se ci vedono non succede niente, ti sto solo dando due baci, piccolo." Lo rassicurò Hoseok appoggiando il mento sull'incavo della sua spalla.

"Ti amo Yoon, non sai quanto!" Gli sussurrò dolcemente stringendolo un po più forte per qualche secondo.

Yoongi si sentì sciolto da quell'abbraccio e quelle parole gli rimbalzarono in testa fino a fargli scivolare via tutto l'imbarazzo che lo aveva posseduto fino ad allora.

Hoseok aveva questo potere su di lui, da sempre.
Ma ogni giorno diventava sempre più forte e sapeva che prima o poi sarebbe diventato permanente, liberandolo per sempre dalle sue paure.

Let Me Love You   -   sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora