CAPITOLO 24

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Passarono la cena fra risate e spensieratezza. Fra loro si era immediatamente instaurato un buon rapporto, si trovavano bene insieme e legando molto. Scoprendo anche di avere un sacco di passioni in comune.

A tutti quanti piaceva la musica. 

Namjoon e Seokjin gestivano l'azienda di IDOL di cui faceva parte Jungkook. Quando erano giovani non riuscirono ad entrare in nessuna agenzia perché non avevano abbastanza soldi per entrarne a farne parte.
Così decisero che nessuno avrebbe dovuto passare ciò che avevano passato loro e una volta trasferiti a Seul, avevano deciso di dar vita a quell'attività, in modo da offrire la possibilità di coltivare quella professione anche a chi non poteva permettersi di appartenere a grandi nomi. 

Per loro era importante l'impegno e il talento, certo, ma non volevano assolutamente lucrare in maniera eccessiva sui propri dipendenti e non volevano neanche ridurli allo sfinimento, come era solito fare per altre agenzie. Erano stati fortunati oltre che bravi, e il loro coraggio fu ricompensato dopo poco.
In qualche anno il successo crebbe notevolmente ed adesso avevano una situazione soddisfacente e perfettamente stabile.

Yoongi amava suonare, appassionato di pianoforte e musica rap di ogni genere. In varie occasioni si era rinchiuso in casa aggrappandosi alle note che uscivano direttamente dal suo petto.
Per lui era l'unico modo che aveva trovato per salvarsi, lasciava fluire le emozioni trasformandole in musica.

Jimin e Hoseok, essendo ballerini, interpretavano la musica come la loro musa ispiratrice, la fonte che potesse permettergli di esprimere loro stessi e tutto ciò che sentivano dentro.
Erano in grado di muoversi seguendo qualunque melodia, qualunque ritmo. Per loro, la musica non aveva né regole né segreti, e se anche ce li avesse avuti, li avrebbero voluti scoprire tutti quanti per comprenderli ed assecondarne tutte le sfaccettature.

Taehyung era un amante dell'arte, essendo un pittore interpretava ogni forma di espressione come arte e anche la musica lo era, così come la scultura, la scrittura e ogni cosa che venisse dal cuore con il solo scopo di trasmettere qualcosa o interpretare un emozione.

Oltre alla musica amavano i viaggi, erano convinti che il mondo fosse un posto da scoprire e conoscere, avrebbero voluto visitare ogni singolo angolo del pianeta.

Amavano e rispettavano la cultura coreana, portavano nel cuore gli insegnamenti dei genitori e delle generazioni precedenti ma erano ben consapevoli che conoscere altre culture li avrebbe aiutati a far parte di un mondo che si stava evolvendo diventando sempre più internazionale e connesso.

Molto spesso fra le persone più grandi di loro, capitava che trapelasse l'idea che il mondo si potesse limitare alla Corea, non era fondamentale conoscere altre culture e tradizioni, dato che il loro popolo ne aveva già molte. 

All'interno della società si ergeva la convinzione che i ragazzi giovani erano tutti degli sfaticati che volessero vivere sulle spalle di qualcuno che potesse finanziare i loro vizi, quando, in realtà, si davano tutti quanti un gran da fare per poter fare ciò che gli piaceva senza pesare su nessuno.

Yoongi era fuggito di casa da qualche anno, grazie a Namjoon e Seokjin che lo avevano aiutato.
Jungkook aveva lasciato la madre per inseguire il proprio sogno e passò periodi in cui faceva 3 lavori contemporaneamente per pagare l'affitto ed essere indipendente in tutto e per tutto. 

Jimin aveva un ottimo rapporto con la famiglia, come Hoseok, lo avevano sempre sostenuto e appoggiato, ma ha dovuto imparare velocemente a darsi da fare per raggiungere il livello di professionalità che voleva perché i genitori non potevano permettersi di pagargli i corsi.
Si erano sempre sentiti in colpa per questo ma lui aveva sempre affrontato tutto con il sorriso, dicendogli che avrebbe fatto da solo e ringraziandoli sempre per tutto ciò che avevano fatto per lui e la sua passione.

Hoseok vinse una borsa di studio qualche anno fa, aveva lavorato duramente per riuscire ad entrare nel concorso e tutte le infinite ore di lavoro lo avevano aiutato a ottenere la possibilità di diventare insegnante di ballo. 

Taehyung era quello che aveva viaggiato più di tutti, dopo aver lasciato la sua casa e la sua famiglia sull'isola di Jeju, si era unito ad un gruppo di artisti per imparare le tecniche  di pittura e scultura più sconosciute e in pochi anni si era ritrovato a spostarsi da un paese all'altro senza sosta.

Nonostante i loro grandi sforzi fatti durante l'adolescenza e la fatica che ogni giorno facevano per arrivare sempre più vicino ai propri obbiettivi, riuscivano a mantenere un animo leggero e spensierato. Quasi tutti almeno.

Yoongi riusciva a sentire quella leggerezza solo da qualche giorno, da quando Hoseok era entrato a far parte della sua vita.
Prima di allora portava sulle spalle pesi che non gli appartenevano, ricordi lasciati dal padre nel periodo peggiore della sua vita.

Aveva sempre passato le sue serate ad arrovellarsi cercando di trovare una spiegazione a quell'odio e tutte le volte finiva per incolparsi.
Poi un giorno successe, il sole entrò nella sua vita illuminando anche gli angoli più bui e piano piano iniziava a ricucire ogni singolo pezzo della sua anima rotta.

Let Me Love You   -   sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora