CAPITOLO 41

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Seokjin spalancò gli occhi vedendo i due ragazzi uscire dall'angolo del corridoio. Poteva percepire il senso di colpa che attraversava il marito, lo vedeva lontano un miglio.
Aveva una mano in tasca e l'altra dietro la testa, gli occhi puntati sul pavimento. 

Gli si avvicinò prendendolo per un polso e lo trascinò fuori di casa per poter lasciare un po i ragazzi da soli.

Namjoon si sentiva terribilmente in colpa per aver dato del maschino ad Hoseok e aver pensato tutte quelle terribili cose su di lui.

Si sentiva stupido per non aver ascoltato il marito, tutte le volte che gli diceva che ci doveva essere qualcosa sotto, finiva per infuriarsi chiedendosi come potesse essere così cieco davanti all'ovvio.
Per lui Hoseok si era semplicemente stancato di Yoongi avendo poca cura delle sue esperienze velenose. 

Adesso sapeva di essere stato lui il cieco davanti a quella situazione.

Sentiva il dolore che gli puntava dritto al cuore e tutta la disperazione che aveva provato il castano gli stava martellando nelle tempie.

Il maggiore lo osservava senza sapere cosa dire, era rimasto molto ferito dalla dichiarazione di Hoseok e stava ancora cercando di metabolizzare ciò che aveva sentito.

"Mi dispiace.." Gli sussurrò Namjoon guardandolo dritto in faccia.
"Mi dispiace di non aver creduto al tuo intuito e... Mi dispiace di non averti ascoltato. Mi sono comportato come uno scemo." Concluse abbassando lo sguardo sulla punta delle sue scarpe.

"Dispiace a me.. Eravamo entrambi preoccupati per Yoongi.." Gli disse il biondo con l'aria afflitta.

Passarono molto tempo seduti su una panchina davanti al palazzo della loro abitazione, seduti in silenzio, a guardarsi.

Si stavano scambiando molti pensieri e stavano cercando di scusarsi l'uno con l'altro.

Seokjin era sempre stato un ottimo osservatore, cercava sempre di analizzare le situazioni con un occhio attento.
Non gli piaceva agire di impulso e credeva sempre che ci fosse una spiegazione per tutto.
Aveva un carattere estremamente teatrale e tendeva a drammatizzare le situazioni, ma questa era solo il suo modo di prendersi in giro. Se doveva affrontare qualcosa di serio era in assoluto il migliore a riflettere su tutti i possibili risvolti. 

Namjoon era molto più impulsivo, se aveva un pensiero lo doveva dire, se era arrabbiato non riusciva a ragionare con la mente lucida.
Amava la lettura e credeva nella forza del pensiero, ma quando si trattava di situazioni che lo riguardavano personalmente tendeva a voler trovare una soluzione all'istante.
Non gli piaceva aspettare senza fare niente. Non gli piaceva litigare, ma non era in grado di tenere la bocca chiusa e razionalizzare gli eventi.

Questa differenza nei loro caratteri e nel loro modo di agire era sempre stata evidente a chiunque e loro riuscivano sempre a completarsi, anche su questo. Riuscivano a far combaciare questi due aspetti nel migliore dei modi, agendo quando c'era da agire e aspettando quando invece era più conveniente. 

Avevano il potere di spronarsi a vicenda e di arrivare insieme a percorrere il percorso migliore, diventando una sola persona.

"Non sapevo che eravate in casa, non l'avrei portato altrimenti.." Disse Seokjin rattristandosi leggermente. Aveva paura di aver peggiorato la situazione.
"Non abbiamo parlato molto negli ultimi giorni, tesoro..." Sussurrò l'altro intrecciando le loro mani e dandogli un bacio sulla tempia.

"L'ho incontrato mentre litigava con quella ragazza e non potevo lasciarlo li"

"Hai fatto bene.." Gli diede un altro dolce bacio.Erano persi uno negli occhi dell'altro mentre con le mani intrecciate si accarezzavano dolcemente.

"Come credi che andra?" Chiese Namjoon con un velo di preoccupazione.

"Quando ho trovato Hoseok stava tremando come una foglia, era terrorizzato."
"Prima o poi avrebbero dovuto chiarire... Vedrai che andrà bene" Lo rassicurò il minore stringendolo un po più vicino a se.

Let Me Love You   -   sopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora