Mi svegliai verso le cinque di mattina per un incubo. Appena cercai di alzare il busto mi ricordai di Alex al mio fianco.
Mi ricordavo ogni cosa della scorsa serata, e avevo bisogno di mettere in chiaro le idee. Senza svegliarlo sgusciai fuori e andai da Gary, dopo mi sarei rimessa a letto.
Entrai in camera degli ospiti e accesi la luce trovando Gary che ovviamente ancora dormiva.
Mi buttai sul letto "Gary ho fatto una cazzata forse" dissi svegliandolo "si si l'importante è che abbiate usato il preservativo" mugulò lui girandosi di lato infastidito dalla luc. "Gary svegliati" piagnucolai io squotendolo. Lui sbuffò e si girò verso di me aprendo gli occhi "avete scopato?" mi chiese alzando le sopracciglia con aria assonnata. "No" dissi subito io "strano" disse facendo una smorfia.
"Però ci siamo baciati, e si qualche palpatina c'è stata però è quello che ho sentito il problema" dissi io esasperata. "Cosa hai sentito?" chiese lui curioso "non lo so, come se con lui mi sentissi veramente bene, per un attimo mentre ci baciavamo ho sentito un po' di speranza" dissi io buttandomi di schiena addosso al suo fianco appoggiando la testa. Lui mi accarezzo la testa.
"Non è che ti stai affezzionando a Alex?" chiese lui guardandomi. Io lo guardai "non lo so" sbuffai.
Una cosa che non facevo mai era mentire a me stessa, mi dava fastidio prendermi in giro e illudermi di qualcosa. Forse mi stavo affezzionando veramente a Alex...
"Cosa vorresti fare ora?" chiese lui guardandomi "è quello che volevo chiedere a te" dissi io guardandolo in una tacita preghiera di darmi un consiglio. "Paige non ti nascondo che Alex è un assoluto puttaniere, e probabilmente ti farà stare male, tu comportati normalmente e vedi se queste sensazioni crescono, se è così e lo è anche per lui, fidati che qualcosa si farà" disse lui chiudendo gli occhi e cercando di riaddormentarsi. "Mh" dissi io pensandoci. "Va bene" dissi facendo un bel respiro e alzandomi. "Se scopate usate il preservativo" si raccomandò lui "fottuti" gli dissi prima di uscire dalla sua stanza e spegnere la luce.
Camminando in punta di piedi ritornai in camera trovando Alex ancora addormentato. Sgusciai dentro il letto e mi sdraiai girata verso di lui. Era a pancia in su, proprio come si era addormentato. Il braccio che prima era sulla mia vita era disteso sul letto, i suoi muscoli nonostante fossero rilassati erano ben definiti, il suo viso era tranquillo, la bocca leggermente dischiusa che ogni volta che prendeva una boccata d'aria faceva alzare ritmicamente il suo petto.
Misi la testa sul suo pettorale, dalla parte del cuore. Alex sentendo la mia presenza riposizionò il braccio sulla mia vita e mi strinse leggermente, i soliti brividi partirono dal mio fianco e io misi una mano sui suoi addominali scolpiti.
Chiusi gli occhi e mi beai dell'odore della sua pelle e del calore che emanava.
Pov Alex
Mi svegliai che erano le nove del mattino. Aprì gli occhi e mi ricordai subito in che posto ero e soprattutto con chi.
Paige era sdraiata con la testa all'altezza del mio cuore, la sua mano era appoggiata al mio addome. Dovetti usare molto autocontrollo per evitare di avere un erezione in quel momento.
Mi ricordavo ogni istante di ieri sera e mi ripromisi che avrei ringraziato Gary per quel piccolo aiuto.
Le sensazioni che Paige aveva scaturito in me con solo dei baci erano indescrivibili e mai provate.
Con nessuna mi eccitavo al solo toccare il loro corpo. Con nessuna avevo mai avuto quella premura nel non farle fare qualcosa di obbligato o troppo spinto. Per mentire a me stesso mi potevo dire che avevo questo blocco perché era la cugina del mio migliore amico e perché aveva avuto una vita che era stata una vera merda con lei. Ma in quel momento non avrei mentito a me stesso e l'unica spiegazione plausibile è che per me, Paige era diversa dalle altre.
Pov Paige
Come sempre uno stupido raggio di luce mi venne sul viso, mi dovevo ricordare di chiudere le persiane la sera.
Mi accoccolai più al corpo caldo al mio fianco che sapevo esattamente di chi fosse, sfruttai questo momento che lui non aveva ancora notato che ero sveglia per incanalare ancora un po' di quel calore e di quella protezione. Misi la fronte nell'incavo del suo collo per trovare un po' di buio e avere ancora degli attimi di sonno.
"Ragazzina sono le 9:30, è meglio alzarsi" mi disse Alex giocando con i miei capelli. Io spalancai gli occhi "che ore sono?" sbottai guardando la sveglia. "Merda" dissi alzandomi di scatto. "Buongiorno anche a te" disse Alex divertito "Alex sono in ritradissimo" dissi io guardandolo disperata. Dovevo andare allo studio di Damon alle 8:30am e mi ero dimenticata di mettere la sveglia.
Presi una tuta e un top bianco, calze e scarpe bianche. "Dove devi andare?" chiese lui confuso alzandosi. Io presi lo spazzolino e iniziai a strofinarmi i denti di fretta "vestiti, mi accompagni tu" decretai visto che a piedi non ce l'avrei mai fatta "perché dovrei?" chiese lui alzando le sopracciglia e mettendosi dietro di me. Io per un attimo mi distrassi guardando il suo petto nudo attraverso lo specchio, mi riscossi ricevendo in risposta un suo sorriso malizioso. "Perché così scoprirai dove vado" dissi cercando di attivare la sua curiosità "non mi interessa" disse lui iniziando a toccare tutti i miei trucchi. "Non toccare la mia roba" lo fulminai spingendolo fuori dal bangno.
Mi vestì velocemente e poi uscì trovandolo stravaccanto sul mio letto che stava guardando i miei disegni. Io andai da lui e gli strappai il mio quaderno dalle mani "dovresti essere più gentile se vuoi un mio passaggio cara Paige" disse lui con un aria impertinente "Alex ti prego" piagnucolai io tirandolo da un braccio.
Lui non si mosse. Io chiusi gli occhi lasciandolo e massaggiandomi le tempie per stare calma. In un secondo mi risvegliò un bacio a stampo e repentino da parte sua. Aprì gli occhi confusa cercando di frenare i miei istinti e ricambiarlo "andiamo" disse lui semplicemente mettendosi la maglietta.
Trovammo tutti giù a fare colazione. Io presi una mela e la mia borsa abbandonata all'ingresso. "Perché non eri in camera con Gary stamattina?" mi chiese Dylan "e perché non c'era Alex in camera degli ospiti?" ringhiò lui verso di noi.
O merda ci mancava solo questo. Io e Alex ci guardammo colpevoli "sono andata a correre" dissi subito. Guardai l'ora "Alex dobbiamo andare" dissi prendendoli il braccio e trascinandolo fuori "Paige dove diavolo state andando?" chiese Dylan seguendoci "scusa Dylan, sai che le donne non si fanno aspettare" disse Alex con un alzata di spalle e un sorrisetto impertinente che avrei voluto strappare a morsi.
Salimmo in macchina di Alex "vai allo studio di tuo cugino" dissi a Alex "ti fai un tatuaggio?" chiese lui partendo "no, Alex puoi dare da mangiare a Jolly?" chiesi io pregandolo "ragazzina vedo che oggi hai già chiesto il mio aiuto due volte, non ti riconosco più, non è che gli ormoni ti abbiano un po' cambiata?" chiese lui con un sorrisetto malizioso "fottiti, scrivo a Gary" sbuffai ravanando nella mia borsa per trovare il telefono. "Paige scherzo, non lascerò Jolly patire la fame" disse alzando gli occhi al cielo.
Arrivammo in cinque minuti. Io saltai giù "un grazie no eh?" chiese lui guardandomi dal finestrino abbassato "grazie Alex" dissi alzando gli occhi al cielo e correndo dentro.
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pain on painting
RomancePaige, ragazza con un passato doloroso. Si trova a essere presa in custodia da sua zia dopo i quattro anni passati in orfanotrofio. Era la ragazza solare che strappava un sorriso quando passava. Adesso è cambiata perché la vita, sua madre, e quell'...