Sentí delle calde labbra che scorrevano per il mio collo e delle dita che mi spostavano i capelli dal viso.
Aprí gli occhi ancora assonnata e vidi la nuca di Alex che in quel momento era concentrata a darmi dei baci sul collo. Sorrisi e li misi le mani tra i capelli stringendolo a me. Vidi che si era messo dei boxer neri e che io non avevo più i leggins.
"Alex che fine hanno fatto i miei pantaloni?" chiesi io rimproverandolo ironicamente "pensavo che fossi scomoda" borbottò lui con voce innocente mentre mi iniziava a baciare il seno lasciato scoperto dal reggiseno sportivo e mi palpava il culo. "A quindi non era per il mio culo vero?" chiesi io trattenendo una risata "deve prendere aria certe volte, ti ho fatto un favore" disse lui ovvio stringendomi una natica. Io alzai gli occhi al cielo ridacchiando. "Mi piace il pizzo" disse lui malizioso stuzzicando il bordo delle mie mutandine di pizzo nero. "Si ma non me lo toglierai ora" dissi io sentendo l'eccitazione che stava prendendo il sopravvento "Lo so, ti sto tenendo calda per stasera" disse lui massaggiandomi il clitoride dal tessuto nero con il pollice. Io mugugnai di piacere mentre sentivo il tessuto inumidirsi. Istantaneamente aprí un po' di più le gambe e mi spinsi sul suo dito con il bacino. "Ah ah ah, ferma" disse lui togliendo il dito con un sorriso furbo "sei uno stronzo" dissi io sbuffando insoddisfatta.
"Stasera farò il romantico" mi sussurrò lui baciandomi il lobo "ti porterò a cena, vestito elegante e soprattutto con una gonna" mi disse lui sorridendo sul mio collo. "Però adesso smamma da questa stanza" disse lui baciandomi a stampo e alzandosi.
"C'è scusami quando tu vuoi un pompino io te lo faccio e tu mi lasci insoddisfatta così?" chiesi io indignata. Alex scoppiò a ridere facendo vibrare il suo petto muscoloso. "Più è l'attesa, maggiore è il desiderio" mi canzonò lui passandomi i vestiti. "Alle otto in punto ti vengo a prendere in casa di tuo padre, ora vai a prepararti, sono già le sei" disse lui andando in bagno a lavarsi i denti. "I ragazzi?" chiesi mentre mi rimettevo i pantaloni. "Aaron e Travor alla pista di pattinaggio hanno trovato delle ragazze e immagino che ora stiano scopando, Dylan e Gary sono andati a fare un giro per LA" disse Alex non curante.
Chissà chi erano quelle ragazze...
Io mi alzai e andai da lui a dargli una sonora pacca sul suo culo marmoreo "ma la smetti di toccarmi il culo?" chiese lui divertito e malizioso "No, è uno spettacolo il tuo culo" dissi io ridendo e dandogli un bacio. Lui lo approfondí chiedendo accesso con la lingua che io li diedi senza pensarci due volte. Mi imprigionò tra il suo corpo e la lastra di marmo che formava il lavandino prendendomi dalle coscie e facendomici sedere sopra. Io gli strinsi le gambe alla vita per sentirlo più vicino.
La mia entrata pulsava su di lui, lo volevo sentire di più così mi strusciai sulla sua erezione tirandoli leggermente ciocche di capelli facendolo ringhiare. "Sei una peste provocatrice" mi rimproveró lui cercando di staccarsi. "Dai solo un minuto" dissi io accarezzandogli il petto fino all'elastico dei boxer. "Mmmh" mugugnò lui prendendomi la mano e mettendosela sulla sua erezione. Io li presi la mana e gliela misi dove la mia entrata pulsava di più strusciandomi su di lui.
"No, no, no, no" disse lui staccandosi a malavoglia da me e fulminandomi. "Ricordati una cosa caro mio" dissi io guardandolo dal basso e scendendo dalla piattaforma. "Non devi mai, mai lasciare una donna insoddisfatta" lo fulminai con lo sguardo e stizzita uscí dalla camera con la sua risata che mi seguiva.
In quel momento anche due ragazze uscirono dalle stanze. Una aveva i capelli rossi tutti scompigliati e il trucco leggermente colato. "Maggie" sbottai io sorridendo "O mio dio" esplose lei. Guardai l'altra, capelli biondi, occhi azzurri, fisico slanciato "Holly" dissi ancora più sorpresa.
Tirammo tutte e tre un urletto e ci fiondammo luna sull'altra.
Le porte alle nostre spalle si aprirono, prima quella di Alex con lui che guardava fuori dalla porta a petto nudo e poi quelle di Aaron e Travor nelle stesse condizioni.
Stavamo saltellando tutte e tre tirando gridolini "Ma che cazzo ci fai qui?" esplose Maggie "Ma dove cazzo eri finita?" sbottò Holly.
"Non ci credo avete scopato con loro due?" chiesi a Aaron e Travor che fecero una faccia colpevole. "Li conosci?" chiesero in sincronia "certo che ci conosce, è la nostra principessa" disse Aaron facendomi l'occhiolino. "Ci hai scopato?" mi chiese Holly curiosa "secondo me è stata più un orgia" confermò Maggie.
"Ciao, io sono il fidanzato di Paige, e no, lei non fa orgie con nessuno le basto io" in quel momento Alex spuntò e fece un sorriso finto e deficente. Visto che era in boxer le ragazze poterono ammirare tutti i suoi muscoli e la sua statura. "Cazzo ragazza mia e questo dove l'hai trovato?" chiese Holly non smettendolo di fissare meravigliata. "A un mercatino dell'usato" dissi io facendo scoppiare a ridere Travor e Aaron riferendomi al suo essere puttaniere e le sue svariate puttane. "Scusami?" chiese Alex indignato "Amore vai in camera, mica dovevi preparare la sorpresa?" chiesi io alzando le sopracciglia. Lui mi fulminó e mi diede una pacca forte sul culo prima di andarsene. Io alzai gli occhi al cielo. "È molto permaloso" dissi io "ti ho sentita" sbottò lui chiudendo la porta della stanza.
"Ma doveri sparita?" chiese Maggie "ho fatto un viaggio in Italia" dissi io vaga non volendoli raccontare del mio passato.
Erano mie amiche da una vita, e con loro c'è sempre stata solo spensieratezza e volevo continuare così.
In quel momento arrivarono anche Dylan e Gary con delle ragazze che non conoscevo sotto braccio. Ma era la giornata del sesso? "Ragazze facciamo così, recupero la borsa in camera di Alex, e poi andiamo a fare shopping che devo prendere un vestito per stasera" dissi alle ragazze entrando in stanza.
Mi imbronciai non appena lo vidi "e ora che c'è?" chiese lui esasperato mentre usava il telefono spaparanzato sul letto "Dylan sta facendo sesso con una, Gary sta facendo sesso con una, Aaron e Travor hanno fatto sesso con Maggie e Holly e tu brutto stronzo non fai nulla per me. Basta vado a cercarmi qualcun'altro" dissi io provocandolo e prendendo la borsa. Era la seconda volta che mi provocava e mi lasciava con l'amaro in bocca, ora toccava a me farlo incazzare.
"Non ci pensare nenache" sibilò lui alzandosi di scatto da letto e venendo verso di me. Io alzai gli occhi al cielo "sei comunque uno stronzo" sbottai io mentre lui faceva un sorrisetto capendo che era tutto un gioco e mi dava un bacio a stampo sul mio broncio. "Alle otto. Ho in serbo per te una cosina molto allettante" mi sussurrò lui prima di staccarsi da me con un sorriso malizioso.
Io lo guardai in boxer e mi morsi il labbro per non saltargli addosso in quell'istante. Mi riscossi e uscí non lanciandogli l'ultimo sguardo per non avere ripensamenti.
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pain on painting
RomancePaige, ragazza con un passato doloroso. Si trova a essere presa in custodia da sua zia dopo i quattro anni passati in orfanotrofio. Era la ragazza solare che strappava un sorriso quando passava. Adesso è cambiata perché la vita, sua madre, e quell'...