Passarono settimane e Jimin con Taehyung e Jungkook, passava buona parte del tempo con gli amici di Yoongi, e con Hiro che si era affezionato già ad ognuno di loro.
Ormai erano diventati a tutti gli effetti un gruppo, ma purtroppo quest'ultimo, non si presentava a nessun loro incontro.
Quando Jimin con cuoriosità provava a chiederlo, gli altri rispondevano sempre con le solite scuse, a cui il ragazzo non credeva affatto.
Proprio quel giorno, però, il cuore di Jimin si frantumò in mille pezzi.
"Non te l'abbiamo detto, ma...si è trasferito, non poteva più restare qui." disse Namjoon con lo sguardo verso il basso, incapace di rivelargli la verità negli occhi.
La sensazione di delusione, di un secondo amore perduto e di profonda tristezza incombeva nel suo petto.
"P-perché n-non p-poteva?" chiese Jimin fra le lacrime, che cercava di trattenere inutilmente.
I tre ragazzi non gli risposero, lasciando il ragazzo nel suo dolore.
"Mi dispiace Jimin, non volevamo nemmeno noi che se ne andasse. Ma era molto convinto, e quindi lo abbiamo lasciato stare."
"P-perchè? Potevate trattenerlo, fermarlo o convincerlo del contrario." disse in preda al panico.
Uscì dalla casa abbandonata, dove tutti ormai si ritrovavano, per iniziare a correre.
Lo faceva sempre quando voleva sfogarsi, quando si sentiva così triste, che tutto ciò che lo circondava, non aveva improvvisamente più senso.
Non capiva perché dovesse stare così male per una persona, che alla fine, non gli era mai importato niente di lui.
Non capiva perché dovesse autodistruggersi, quando poteva semplicemente odiarlo, ed eliminarlo dalla sua vita.
Non capiva, non capiva perchè si sentisse così legato a lui.
Niente aveva una connessione logica, in quell'amore così disperato per sè stesso.
I ricordi iniziarono di nuovo a farlo male, non voleva più innamorarsi, l'amore faceva solo soffrire.
[flashback]
Il fidanzamento di Kwang e Jimin procedeva abbastanza bene, se non per la paura di quest'ultimo, di essere scoperto dai suoi genitori.
Viveva con ansia, senza mai poter essere se stesso, nascondendosi in camera per non far vedere a nessuno le sue lacrime.
Era così difficile andare avanti, ma ci provava per i suoi migliori amici e per Kwang, che in tutto quel tempo, grazie alle sue lettere lo aveva reso felice.
Taehyung si era scusato dopo quella volta, dove il litigo era prevalso nella loro conversazione.
Jimin aveva capito che era soltanto preoccupato per lui, anche se il suo migliore amico, non sembrava smuoversi dalla sua idea.
Uno dei problemi più grandi però, era Kwang che doveva andarsene, finito il liceo.
Mancava un mese, e il ragazzo, non voleva che lui se ne andasse.
In quei giorni, Jimin allora, uscì di nascosto solo per incontrarlo, e per passare maggior tempo al suo fianco.
"Verrai a trovarmi, vero?" chiese sperando in un sì.
"Non lo so, dipende." disse con freddezza, ma Jimin non ne rimase sorpreso. Era un atteggiamento assiduo in quel periodo.
"Che ti prende? Se non vuoi più vedermi, ti conviene farlo ora" disse il ragazzo, trattenendo il pianto e la rabbia che si alternavano tra di loro.
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193 || yoonmin
FanficDove la mente di Jimin è ossessionata dalle labbra di un ragazzo dal nome misterioso: 193