Capitolo 21

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"Jimin non puoi chiuderti in casa, vieni con me e Jungkook" disse Tae abbottonandosi la camicia.

"Dai su, alzati da questo letto e vai a prepararti. È da tantissimo tempo che non mangiamo fuori tutti insieme." disse Jungkook accanto al suo fidanzato.

"Ok ok! Ma solo se subito dopo ritorniamo qui." disse Jimin finalmente alzandosi.

Era pomeriggio, quando i tre ragazzi sembravano ritornati bambini.

Jimin si sentiva spensierato, come se tutti i pesi accumulati in quei giorni, fossero completamente spariti.

Definiva quei momenti, speciali, perché nonostante dovesse uscire con i suoi due amici fidanzati, loro non gli facevano pesare molto la cosa.

"Andiamo a prendere dei frullati, visto che ci troviamo qui" disse Tae improvvisamente, trascinando con sè, il suo fidanzato e il suo migliore amico.

Entrati nel locale, notò alcune facce familiari che parlavano e ridevano tra di loro.

E come sempre, era anche presente Yoongi.

"Cazzo" disse Jimin, correndo verso la toilette e nascondendosi in essa.

Era cosciente, che i posti più famosi del suo paese fossero pochi e i più visitati, e anche che il destino non gli volesse poi così bene.

Jimin si muoveva nel piccolo bagno, cercando di non agitarsi troppo e trovare la soluzione giusta per uscire senza farsi vedere.

Sentì la porta d'accesso della toilette aprirsi.
Il cuore iniziò a battere, e l'ansia prevalse sul suo corpo.

"Jimin so che sei lì dentro. Sono Jungkook puoi anche uscire ora."

Il ragazzo ebbe un attimo di sollievo.

"Sei impazzito, ci hai fatto prendere un colpo! Tae era persino uscito fuori a cercarti, e tu sei qui seduto per terra? Alzati e usciamo fuori."

"Perché te la prendi così tanto? Ero solo andato in bagno"

"Vuoi prendermi in giro? Sarò anche il più piccolo, ma in queste situazioni sono più intelligente di te." disse con fare altezzoso, continuando a bere il suo frullato.

"Io non p-posso rimanere, me ne tornerò a casa ok?" disse camminando all'indietro fino ad arrivare alla porta, cercando di aprirla.

Ma proprio in quel momento, la porta si aprì dall'esterno e un ragazzo dai capelli neri e più alto di lui, mise piede lì dentro.

"Oh, Jimin! Che piacere incontrarti! I tuoi amici mi avevano detto che eri qui. Infatti, Taehyung è seduto proprio con noi." disse Seokjin, continuando, quando notò Jungkook dietro Jimin "Ah, ovviamente anche lui"

"Manchi solo tu" disse sorridendo.

"C-che b-bello v-vederti! Allora, vado a sedermi subito" disse cercando di sorridere spontaneamente, anche, se persino il più stupido avrebbe notato che stava mentendo.

"Non ci voleva tutto questo" penso Jimin tra sè e sè.

Usciti dalla toilette, quest'ultimo notò Tae e tutti gli altri seduti ad un tavolino, sembrando a loro agio.

Tranne Yoongi, che guardava in basso, senza avere un minimo cenno di gioia.

Anche l'ultima volta che lo aveva visto, aveva quell'espressione.

I ragazzi si accorsero subito di lui, salutandolo e sorridendo. Alla fine, non era così male conversare con loro, se non fosse stato per la presenza di Yoongi.

Quest'ultimo notò la sua presenza, e si guardarono finché non si risedettero, quasi come se i loro occhi non facevano altro che desiderarsi.

Tutti iniziarono a conversare, a fare domande mentre entrambi non facevano altro che guardarsi, per poi distogliere lo sguardo.

"Voi due state così bene insieme" disse il ragazzo che doveva chiamarsi Namjoon, rivolgendosi a Taehyung e Jungkook.

"Beh, parlando di coppie Jimin e Yoongi starebbero molto ben-" disse Tae senza riuscire a finire la frase, dopo che il suo migliore amico gli aveva completamente schiacciato il piede, facendogli cacciare un urlo di dolore.

"Questa giornata è stata davvero molto divertente, ma noi dobbiamo andare." disse Jimin alzandosi, seguito dai suoi migliori amici.

"Anch'io penso che starebbero bene insieme." disse Hoseok, interrompendo la fuga programmata del ragazzo.

Ma venne bloccato dal rumore che Yoongi causò, colpendo il tavolo.

"Vado a prendere un po' d'aria" disse uscendo fuori, e lasciando tutti nel silenzio più assoluto.

"Hoseok? Disse Jin guardando il suo amico.
"Sai che non è per niente una cosa semplice"

"Ma è la verità" disse, sembrando quasi convinto del tutto.

Jimin non gli capiva, erano così strani durante queste conversazioni.

"Bene, noi andiamo, ci vedremo presto però" disse Jungkook mostrando il loro numero di telefono nella rubrica.

Loro non si accorsero delle parole di Jungkook, continuando a discutere fra di loro.

Sembravano così concentrati nel farlo.

Quando uscirono, Yoongi si trovava seduto sulla panchina fuori al negozio, e guardava il cielo.

Jimin non voleva disturbarlo, anche perché sapeva che se avesse intrapreso una conversazione, non avrebbe portato a niente.

Però, fu proprio lui a chiamare il suo nome.
"Jimin, mi dispiace"

La sua voce sembrava debole, come se volesse scoppiare a piangere, da un momento all'altro.

Era stupito, da tutte le personalità di quel ragazzo, che in realtà erano solo coperte da una maschera invisibile.

Jimin era contento che non si fosse mai sbagliato nonostante tutto, quando nel passato era sempre stato lui ad avere gli occhi chiusi.

"Yoongi io-" disse il ragazzo voltandosi, ma non trovando più nessuno davanti ai suoi occhi.

193 || yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora