Jimin uscì dalla stanza, trascinando la paura di dover affrontare la donna che doveva essere definita sua madre.
Quest'ultima lo vide e abbassò la testa, non sapeva come comportarsi dopo la situazione precedente.
"Mamma" disse Jimin, guardandola finalmente negli occhi.
Lei fece lo stesso, e una lacrima le cadde dalla guancia.
Il ragazzo ricordò il momento di quella sera, e tutto ciò sembrava di nuovo cadere.
Ma si rialzò emotivamente, voleva mettere in atto le parole di Alfred.
"Cosa vuoi dirmi?"
"Ti devo raccontare la verità. Non voglio spezzarti il cuore, ma è giusto che io debba farlo."
Jimin sembrava confuso, mentre il petto continuava a reggere il grande peso dei ricordi.
"Mi dispiace, se non ho fatto niente quella sera. Se non ho cercato di respingere tuo padre, e soprattutto se non ho potuto nemmeno dirti che avrei accettato la tua omosessualità. Ma, ho avuto paura, tuo padre era sempre stato aggressivo."
"C-come è p-possibile?"
"È cambiato quando sei diventato grande. Ed è vero che il lavoro non ci permetteva di starti al tuo fianco, e di seguirti nella tua adolescenza, ma comunque per tuo padre non cambiava la situazione, nonostante non fossimo a casa."
Jimin sembrava disperso, nemmeno i suoi occhi riuscivano a parlare.
Sua madre gli prese le mani e tra le lacrime gli disse: "Avrei davvero voluto aiutarti quel giorno, ma mi aveva minacciata di farti ancora più male se solo fossi intervenuta. Non mi ha fatto più vivere, e io allo stesso tempo, non riuscivo a vivere senza di te. Dopo alcuni giorni, sono riuscita a denunciarlo."
"M-mamma" ripetè Jimin, abbracciandola con la volontà e con l'affetto che aveva cercato di perdere nei loro confronti.
"Ho sbagliato anch'io, e devi permettermi di perdonarmi. In questi anni ti ho solo cercato, ho sofferto molto."
Jimin fece cenno di no con la testa: "Tu devi perdonarmi, non ho mai capito quello che stessi passando."
Anche il suo passato aveva preso una svolta, nonostante la rabbia, che continuava a far male, perchè nessuno aveva mai deciso di rimanere al suo fianco.
Ma conoscere la verità, era stata una grande medicina per il suo presente, e tutto ciò che poteva accadere.
Il suo cuore era tranquillo, ed era la prima volta che iniziava a pensare positivo.
Il sole illuminava il locale. Il posto in cui aveva ricominciato, e dove aveva finalmente cercato di mettere da parte i demoni del passato.
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193 || yoonmin
FanficDove la mente di Jimin è ossessionata dalle labbra di un ragazzo dal nome misterioso: 193