Capitolo 24

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Taehyung iniziò a correre, mentre il tempo passava velocemente.

Tutto intorno a lui sembrava immobile, persino le nuvole che ogni giorno cercavano di rincorrersi e di aggrapparsi l'una all'altra.

Ma era felice. Aveva mantenuto la sua promessa, nonostante i troppi anni d'attesa.

Arrivò alla porta, cercando di non cadere e suonò il campanello più di una volta, ma purtroppo nessuno aprì.

Prese il cellulare e chiamò ripetutamente Jimin, senza ottenere risposta.

"Cazzo!"

[flashback]

Tae si trovava in biblioteca con Jimin, per far distrarre il suo migliore amico e concentrarsi sullo studio.

Ma purtroppo, non è quello che fecero.
Infatti, l'argomento delle lettere era di nuovo presente, e a scuola, dopo la scenata del ragazzo, tutti erano intenti a giudicarlo e a non metterlo più su un piedistallo.

La sua popolarità vacillava, e Jimin in realtà era molto più contento così.

"Tae, penso che il mittente abbia la stessa età di Kwang." disse, chiudendo il libro davanti a lui.

"Come fai ad esserne sicuro?"

"Beh, non ho ricevuto lettere anche quando mi sono lasciato, e magari, potrebbe aver finito la scuola. Forse ha persino dimenticato la mia faccia." disse abbassando gli occhi.

"Può esserè che la ragione sia dalla tua parte. Ma niente può essere vero se non ci sono determinate prove." disse riaprendo il libro e concentrandosi sulle sue pagine.

"E se pensasse male di me ora?"

"Perchè dovrebbe farlo?" chiese senza guardarlo negli occhi.

"Non lo so, non lo so, non lo so!" disse coprendosi il volto, disperato da quella situazione.

"Jimin, dovremmo solo dimenticarci di tutto, magari, partendo proprio da quelle lettere. Non credi che sia la cosa più giusta da fare?"

"Come puoi pensare che io riesca a dimenticare l'unica felicità in tutta questa sofferenza?" disse il ragazzo cercando di non piangere.

"Jimin-" disse porgendogli la sua mano, che però venne rifiutata.

"No! Avevi detto che mi avresti aiutato, ma tutto quello che fai è cercare sempre di farmi capire, che i ricordi si possano mettere da parte, quando non è affatto così." disse alzando la voce e richiamando l'attenzione del custode.

"Ehi ragazzino, se vuoi rimanere qui devi fare silenzio"

"Non preoccupatevi, me ne stavo proprio andando" disse prendendo la sua giacca, senza esprimere un minimo cenno di saluto al suo migliore amico.

[fine flashback]

~•~

Jimin si trovava in un ristorante, aspettando il cibo, mentre le grandi finestre di esso mostravano il cielo in tutta la sua bellezza.

Non era così bello trovarsi in solitudine, davanti alla luna che riusciva ad illuminare anche il suo cuore.

Hiro era con lui, non smettendo di scodinzolare e cercando di sfruttare tutta l'energia che possedeva.

Gli faceva compagnia, facendogli dimenticare anche i suoi stessi pensieri.

"JIMIN!" una voce si sentì in tutto il locale, richiamando l'attenzione del ragazzo.

Taehyung corse fino ad arrivare al suo tavolo, cercando di parlare, nonostante il fiatone.

"Che ci fai qui?" disse sconvolto dalle condizioni del suo migliore amico.

"Jimin...ho...trovato....il...mittente."

193 || yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora