Tremila pezzi

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Luigi

Ho appena parcheggiato sotto casa di Carola; prendo i due cartoni di pizza che mi sono fermato a compare e citofono.
Mi apre il portone e salgo le scale fino ad arrivare alla porta di casa sua.
Mi aspetta sull'uscio e appena la vedo sorrido

<<Hey Gigi>>
<<Ciao Carola>>

Entro nel suo appartamento e le do un bacio sulla guancia

<<Visto l'ora mi sono fermato a prendere due pizze e delle birre>> le appoggio sul tavolo della cucina e poi mi levo il chiodo di pelle.
<<Ma non dovevi>>
<<Invece sì, ho preso solo due pizze perché non sapevo se ci sarebbe stata pure Serena o no>>
<<No lei è a cena con Luca>>
<<Ah vero, mi ero scordato che ora stanno insieme>>

Ci mettiamo a tavola e iniziamo a cenare.
Dopo aver inviato un messaggio a Vale, in cui le dicevo che non sarei tornato a cena, spengo il cellulare per non essere disturbato e invito Carola a fare lo stesso

<<Spegni il telefono Carola per favore, non voglio che qualcuno ci interrompa>>
<<Ma io...>> la interrompo <<ti prego>> insistito.

Si alza per prendere il suo apparecchio e lo spegne davanti a me

<<Questa è la nostra serata Carola, non voglio che qualcuno ce la rovini>>

Mi sorride e posso vedere le sue guance diventare sempre più rosse

<<Come stai Carola? Alla festa di Albe ti ho visto giù, è per colpa mia? Se hai pianto per quello che ti ho detto ti chiedo scusa, lo sai che io non voglio farti stare male>> le dico con voce bassa

<<Sto bene Lu', quella sera sono crollata per un mix di cose, ma ora sto bene>>
<<Sei sicura?>>
<<Sì, ma tu mi cercavi solo per questo?>>
<<Ecco...>> deglutisco <<no, in realtà non è solo per questo se ti ho cercata al Balletto>>
<<E allora per cosa?>>
<<Perché...>> Prendo un respiro profondo <<...perché mi manchi Carola. Mi manca il nostro rapporto, mi manca tutto di te, mi manca prendermi cura di te, mi manca scherzare con te, mi manca stuzzicarti e mi manca persino litigare con te>>

Mi guarda negli occhi quasi incredula <<Io... ti manco?>> Mi domanda balbettando

Le prendo una mano <<Tanto Carola>> Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lei inginocchiandomi; le sposto una ciocca di capelli dietro all'orecchio
<<Sei troppo importante per me>> mi schiarisco la voce <<non ti voglio perdere ancora>>

Siamo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, posso sentire il suo respiro e il battito del suo cuore che sembra voler uscire dal petto

<<Luigi, io...>> le metto l'indice sulle labbra per farla tacere <<non dire niente, viviamoci questo nostro momento Carola>>

La faccia alzare dalla sedia e le cingo la vita guardandola negli occhi
<<Non me ne ero mai accorto>>
<<Di cosa?>>
<<Di quanto fossi bella>> prendo ad accarezzarle il viso e ad avvicinarmi senza di più alle sue labbra

<<Lu'...>>
<<Non parlare, lasciati andare, lasciamoci andare>>

Faccio combaciare le mie labbra con le sue. È un bacio tenero, dolce e quando ci stacchiamo mi guarda negli occhi: le brillano, nessuna mi guarda come mi guarda lei. E nemmeno io riesco a guardare nessuna come guardo lei, nemmeno Valentina

<<Gigi, questo bacio... Tu sei fidanzato, io...>> si allontana da me.

La sento singhiozzare e allora mi avvicino abbracciandola

<<No Lu'...>> mi spinge via <<forse è meglio se vai>>
<<Carola>> le alzo il mento con dita <<non l'hai ancora capito?>>
<<Cosa?>> Prendo un respiro e la guardo negli occhi <<che tu mi fai stare bene, che mi dispiace averti fatto soffrire...>> la mia voce inizia a tremare e mi si stanno riempendo gli occhi di lacrime <<... Che tu sei l'altra metà di me>>
<<Anche tu sei la mia metà Luigi>> ha tutto il trucco colato e la voce bassa e rotta

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<Perché non mandiamo a puttane tutto e tutti e ci viviamo? Diamoci una possibilità Carola>>

<<Perché c'è lei nella tua vita.>> Mi risponde riferendosi a Valentina
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<Non pensare a lei, perché io ho scelto te>>

<<Io non so se crederti, purtroppo c'è qualcosa dentro di me che mi dice che non è così, che in un modo o nell'altro lei vivrà sempre dentro di te>>

Il mio cuore si frantuma in tremila pezzi; lei mi ama, ma non vuole stare con me per paura

<<Tu sei più importante di qualsiasi altra persona Carola, dammi la possibilità di dimostrarti che sei tu quella che voglio>>
<<No Gigi, ho già sofferto molto per te, per noi e anche per te e Valentina. Non voglio e non posso più stare male>>
<<Mi dispiace averti soffrire, non era mia intenzione e lo sai>>

Prendo la mia giacca di pelle e vado verso l'ingresso

<<Io vado allora>>

Non ottengo nessuna risposta da parte sua, la vedo piangere e mi si spezza il cuore vederla così.
Vorrei tornare a due anni fa quando eravamo nella scuola, quando tutto è cominciato con un semplice "Carola, mi strucchi?" Vorrei poter tornare a quella maledetta sera del 13 aprile e confessarle i miei sentimenti.

Adesso mi ritrovo a casa della persona di cui sono innamorato a piangere e a vederla piangere per me.

<<Non piangere Carola, ti prego>> apro la porta e vado sul pianerottolo. Mi volto verso di lei ancora una volta <<sono innamorato di te>> le confesso per poi andarmene e salire in macchina con il cuore a pezzi, gli occhi rossi e gonfi per le troppe lacrime versate e la macchina del diabete che suona per colpa della glicemia che sta salendo.

Vorrei Soltanto Amarti ||Caroligi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora