Per due che come noi

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Luigi

Mi sono dimenticato dell'appuntamento con Carola come un cretino. Sono due giorni che la chiamo, le mando messaggi e non mi risponde. Mi sono anche presentato sotto casa sua, ma non mi ha voluto aprire. Non so più cosa fare.

<<Luigi sei un pirla>>

<<Lo so Alex, non c'è bisogno che me lo dici ogni volta ok?>>

<<O ma calmati un po'>>

Preso dal nervosismo inizio ad alzare il tono della voce e delle lacrime iniziano a bagnarmi il viso

<<No che non mi calmo, la persona che amo non mi vuole vedere, non voglio perderla ancora>> mi siedo per terra nel corridoio della casa discografica e inizio a piangere come un bambino

<<Alex, lo so che ho esagerato e che non me la dovrei prendere con te, ma... Mettiti nei miei panni per favore. Ho fatto una cazzata e non so come rimediare>>

Il mio migliore amico si siede al mio fianco e poggiandomi una mano sulla spalla inizia a consolarmi

<<Che sei un deficiente è evidente, ma lo è anche che tu a lei ci tieni. Perché non la inviti ad uscire? Però questa volta vedi di presentarti all'appuntamento>>

<<Alex ma mi ascolti o no quando di parlo? Non risponde né ai messaggi, né alle chiamate e non mi vuole vedere, come pensi che accetterà un invito a cena?>>

<<Non dirglielo. Possiamo chiedere a Giulia di aiutarci>>

<<In che senso?>> Lo guardo perplesso

<<Diremo a Giulia di darle un appuntamento da qualche parte e poi ti ci presenterai tu>>

<<Non so se funzionerà>>

<<Tentare non nuoce>>

Alex mi lascia solo nel corridoio della 21CO. Rifletto a lungo su quanto detto e ha ragione, tentare non nuoce.

Prendo il cellulare e apro la chat su WhatsApp con Giulia

Giù, ciao mi servirebbe
il tuo aiuto se non hai
nulla da fare.

Giulia Stabile
Ciao Gigi, no sono libera
dimmi pure.

Credo che tu sappia che
Carola è arrabbiata con me
e non mi vuole parlare, ecco...
non è che potresti darle un appuntamento e poi mi ci
presento io?

Giulia Stabile
Ci posso provare dai.

Grazie Giù

Giulia Stabile
Di niente Gigi

Un paio d'ore più tardi mi manda un messaggio in cui conferma l'appuntamento per questa sera in un locale a Trastevere. Il luogo dell'incontro non mi rasserena molto, Trastevere è un posto molto frequentato e ho paura che qualcuno ci possa riconoscere. Però accetto lo stesso, fare pace con Carola è più importante dei paparazzi che ci potranno riconoscere.

Per non ripete l'errore dell'ultima volta sono tornato a casa con due ore di anticipo. Ho chiamato il ristorante e ho cercato di rendere tutto perfetto, l'atmosfera, le luci, il cibo.

Carola

Sto uscendo per andare alla cena con Giulia Stabile, mi ha chiesto di incontrarla in un ristorante a Trastevere.

Arrivo davanti al luogo prescelto dalla ballerina, ma di lei non c'è ancora nessuna traccia. Tiro fuori il cellulare dalla tracolla, ma due mani mi coprono la vista.

Riconosco subito il brivido che mi provoca quel tocco, quel profumo di dopobarba che mi sale per le narici. È lui, Luigi.

<<Chi sono?>> La sua voce mi provoca un brivido lungo tutta la colonna vertebrale

<<Uno che farebbe meglio ad allontanarsi subito da me>>
Forse sto un po' esagerando, ma sono ancora arrabbiata.

Alle mie parole toglie subito le sue mani anellate dai miei occhi e io mi volto verso la sua direzione.

È così bello con il dolcevita nero, la solita collana di perle, i pantaloni beige e le scarpe nere lucide.

<<Cosa ci fai qui Luigi?>>
<<Mi manchi>> mi poggia una mano sulla guancia destra e mi fa delle carezze <<sono stato un cretino l'altra sera a dimenticarmi del nostro appuntamento, ma ora voglio rimediare. Mi dai il permesso di chiederti scusa? Ho preparato alcune cose per rendere questa serata speciale>>

Annuisco, ma mi sposto da quel contatto. Entriamo nel ristorante è completamente vuoto, ma curato in ogni dettaglio: ci sono i fiori, le candele, le lucine che cadono dal soffitto proprio come piace a me

<<Scegli un tavolo, il ristorante è tutto per noi>> guardo Luigi sorpresa, h davvero prenotato un intero ristorante solo per noi due?

<<Lù, ma...>> Mi mette a tacere con un bacio a stampo <<scegli il tavolo che preferisci>> sorride e io faccio altrettanto.

Ci sediamo su un tavolo al centro del locale e i camerieri prendono le nostre ordinazioni. Luigi ha scelto per entrambi un menù a base di pesce e uno dei vini più costosi che c'era nel menù

<<Perché tutto questo?>>

<<Te l'ho detto, ti voglio chiedere scusa per l'altra sera>> mi afferra la mano e inizia farmi delle carezze

<<Ma tutto questo>> mi guardo attorno <<non era necessario Luigi>>

<<Per me sì, voglio renderti questa serata magica Carola>>

Gli sorrido e il mio cuore decido di perdonarlo, forse lui l'avevo già fatto è la mia testa che è ancora arrabbiata con lui.

Dopo la cena che gli sarà costata un occhio della testa, si offre volontario per accompagnarmi a casa e io accetto.

In macchina regna il silenzio sino a quando alla radio non viene trasmessa Per due che come noi.

Questa meraviglia di Brunori Sas ha un posto speciale nel cuore di entrambi, soprattutto in quello di Luigi.

Quando ad Amici ha cantato questa cover mi sono emozionata tanto, forse anche perché l'abbiamo scelta insieme. E poi durante il suo primo tour l'aveva inserita anche in scaletta

Lui inizia a cantarla e io mi commuovo come la prima volta che lo sentii cantare. Credo che se ne sia accorto perché mi ha poggiato una mano sulla gamba e mi ha dato una piccola carezza.

Il viaggio, purtroppo, è finito. Siamo davanti al mio portone, ma io non ho nessuna intenzione di scendere dalla macchina, non senza di lui <<Arrivati>>

Sgancio la cintura di sicurezza, ma non mi muovo di un millimetro, sento il suo sguardo puntato addosso e trovo il coraggio di chiederglielo.

<<Ti va di salire?>>

Vorrei Soltanto Amarti ||Caroligi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora