Verso Lamezia

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Carola

Domani io e Luigi partiamo per la Lamezia. Trascorreremo il suo compleanno con la sua famiglia e poi ci sposteremo da me.

Mentre sto preparando i bagagli Serena mi bussa alla porta della camera

<<Caro, posso entrare?>> Apre leggermente la porta e una volta datole il consenso entra nella mia stanza <<ti volevo dire una cosa prima che tu parta>>

<<Dimmi>>

Si siede sul parquet e mi invita a fare lo stesso. Mi accomodo davanti a lei e inizia a parlare balbettando <<Io... Ti volevo dire la persona di cui sono innamorata>>

<<Sere, se non te la senti non c'è bisogno che tu me lo dica>>

<<No, no te lo voglio dire. Però devi sapere anche le motivazioni per cui non ti ho voluto dire nulla>>

Le prendo una mano e aspetto che si apra, finalmente, con me <<questa persona è molto importante per me e anche per te. È un nostro caro amico ed è stato anche fidanzato con una ragazza che usciva con noi, con te soprattutto, ma con cui poi abbiamo perso un po' i rapporti. Carola io mi sono innamorata di Aka>>

Dopo qualche attimo di silenzio, le sorrido e la stringo in un forte abbraccio

<<Sono tanto felice Sere. Sareste davvero una bella coppia>>

<<Aspetta però, frena l'entusiasmo>>

La guardo per cercare di capire cosa volesse intendere

<<Aka è uno dei migliori amici di Luca, non posso fargli questo, non me la sento>>

<<Sei stata tu a dirmi che tu e Luca vi siete lasciati di comune accordo perché non vi siete trovati bene insieme>>

<<Sì, ma... Non so come ci possa rimanere se viene a sapere che provo qualcosa per Aka>>

<<Vuoi che gli parlo io?>>

<<No, no>> mi blocca urlando quasi. <<Non deve sapere nulla>>

<<Ma come no?>>

<<Prima voglio capire se Aka ricambia oppure no>>

<<Come pensi di fare?>>

<<Mi aiuteranno Giulia, Sangio, Deddy e Tancre. Avrei chiesto anche a te e Gigi, ma visto che partite ho lasciato perdere>>

Annuisco <<Va bene, oi e fammi sapere okay?>>

<<Certo e grazie per avermi ascoltata>>

Le sorrido e le accarezzo un braccio <<Le amiche fanno questo no? Si ascoltano e si aiutano a vicenda>>

Luigi

Siamo arrivati ora all'aeroporto di Lamezia e per fortuna nessuno ci ha riconosciuto. Tornare a casa mi fa sempre bene, ma oggi ancora di più. La mia famiglia finalmente conoscerà la persona di cui sono follemente innamorato.

<<Caro, sta arrivando mio zio a prenderci>>

<<Filo?>> squittisce

Rido <<Sì, ma come mai tutto questo entusiasmo?>>

<<Beh lui è a bordo della nave, poi mi facevano tanto ridere le storie che pubblicava alle 11 di sera>> ride e io la stringo a me lasciandole un bacio fra i capelli. <<Che scema>>

<<Ecco tuo zio!>> corre verso di lui e lo abbraccia come se fosse un suo parente

Dopo aver lasciato che si salutassero e si presentassero intervengo per salutare mio zio <<Zio ciao. Grazie per essere venuto a prenderci>>

<<Di niente Lù, non mi sarei potuto perdere l'occasione di conoscere la mia nipotina finalmente>> vedo Carola sorridere e io faccio lo stesso restando imbambolato.

Quando arriviamo a casa i miei genitori ci accolgono calorosamente, mia mamma ha subito preso in disparte Carola per mostrarle alcune foto di quando ero bambino.

<<Che carino in questa foto con il culetto di fuori>> pronuncia con una voce stridula

<<Mamma!>> vado incontro alle mie due donne e strappo dalle mani di Carola la foto che mi ritrae <<che foto le fai vedere dai>> sorrido imbarazzato

<<Ma eri così carino Luigino>>

<<Ah perché adesso non lo sono?>> dichiaro ridendo

<<Che scemo che sei Gigino>>

Mi avvicino all'orecchio della ballerina e le sussurro <<Non mi chiamare così davanti ai miei genitori>> Purtroppo però mi sono scordato dell'udito super-sonico che ha mia mamma <<e perché scusa? É così carino come soprannome>>

<<Vedi? Anche tua mamma dice che sei piccolino>>

<<Va bene>> tiro le mani in alto <<mi arrendo>> rido

<<Possiamo andare a posare le nostre cose in camera?>>

<<Sì, tra un'ora si mangia>>

<<D'accordo mamma>> prendo le mie valige e quelle di Carola e le porto nella mia stanza

<<Gigi, ma non è che tua mamma ha bisogno di aiuto in cucina?>> mi domanda Carola sulla soglia della porta di camera

<<No tranquilla. Vieni qui adesso>> apro le braccia e lei ci si fionda dentro. Le accarezzo i capelli e sento il suo profumo che mi manda in estasi. <<Sei così bella Carola che sembri scolpita>> le confesso

Sciolgo l'abbraccio, mi siedo sul letto e la faccio adagiare sulle mia gambe <<Sai a volte mi chiedo come hai fatto a innamorarti di uno come me. Uno che ti ha fatto soffrire, che è tornato con l'ex solo per dimenticarti e che è malato>>

Alla parola "malato" vedo i suoi occhi diventare lucidi e mi prende il viso tra le mani.

<<Lù ma che stai dicendo? Il tuo problema mi ha permesso di conoscerti ancora id più a fondo, di capire la persona meravigliosa che sei. Io ti amo e lo farò per sempre, anche se hai una macchinetta attaccata al corpo che ti controlla la glicemia>>

<<E se un giorno dovesse peggiorare? Se non fossi più in grado di fare niente?>> inizio a versare lacrime, ma lei prontamente le asciuga <<Non pensare a queste cose adesso okay? Tu ora stai bene e questa è la cosa importante. Se mai un giorno dovessi stare male lo affronteremo insieme. Io non ti lascerò mai da solo capito? Mai>>

Piango tra le sue braccia e tra un singhiozzo e un altro riesco a dirle: <<Ti amo tanto amore mio>>

Vorrei Soltanto Amarti ||Caroligi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora