tredici

1.6K 41 4
                                    

zaccaria's pov
prendo un po' di neve la modello a forma di pallina e gliela lancio addosso senza che lei se ne accorgesse.
<<zaccaria!>>urlò.
mi imitò ma io feci in tempo a nascondermi dietro un'auto.
cercó di lanciarmi addosso qualche pallina ma falliva ad ogni tentativo, io invece no, la colpivo sempre e me la ridevo mentre lei imprecava.
mi accovacciai per terra per modellare della neve, mi rialzai e non la vidi, aspettai qualche istante ma niente, non di faceva vedere.
<<amo vieni qui mi sono fatta male>>parlò ad alta voce.
mollai a terra la pallina e corsi da lei.
aveva una faccia dolorante e si stringeva la caviglia.
<<ti fa male cherie?>>domandai corrugando la fronte indicando il suo piede.
<<mmh-mmh>>annuì sforzando un sorriso.
nel mentre il mio sguardo era concentrato sulla sua caviglia, lei di nascosto prese della neve a me la gettò sui capelli.
rise si alzò in piedi e corse via.
<<ah quindi era tutto una messa in scena?>>chiesi alzandomi in piedi.
continuò a correre verso l'entrata dell'hotel dove avremo alloggiato, si girò, mi guardò ed annuì ridendo.
<<stai attent->>non feci in tempo a pronunciare queste parole che si schiantò contro un palo.
inutile dire che sono morto dalle risate.
<<aia>>si avvicinò a me massaggiandosi la fronte.
<<ho un bernoccolo?>>domandò indicandosi la fronte.
<<no sei solo rossa>>le accarezzai la sua chioma.
<<dai prendiamo le valigie che io sto morendo di freddo>>continuai strofiandomi le mani.
aprii il baule e presi prima la sua e poi la mia valigia.

<<stanza 14>> ci disse la receptionist.
<<grazie>>sorrise la mia ragazza afferrando la chiave.

se ve lo state chiedendo, si, ci siamo fidanzati un paio di mesi fa.
una sera sono andato a cenare al suo ristorante, con me portai mohamed ed omar.
sapevo che i suoi fiori preferito erano i girasoli, così nascosi sotto il tavolo un imponente mazzo di fiori.
in tasca invece tenevo un cofanetto con dentro una collanina con la mia iniziale.
credetemi, non sono mai stato così in ansia come lo ero quella sera.
non dubitavo dei suoi sentimenti, anzi, però non mi ero mai ritrovato in situazioni come queste.
cioè io, zaccaria mouhib, innamorato perso di ginevra, mai successo una cosa in tutta la mia vita.
vabbè torniamo al punto, ogni volta che andavo al ristorante ci serviva sempre lei, io ordinavo sempre la solita pizza e lei me la portava a forma di cuore.
quella sera quando arrivò, le chiesi se aveva 2 minuti.
<<senti, io non sono uno bravo con le parole, però mi sono innamorato di te, quindi mi chiedevo>>presi in mano il mazzo di fiori e mi alzai in piedi.
<<vuoi diventare la signorina mouhib?>>le porsi i fiori.
si portó le mani nel volto, vidi i suoi occhi inumidirsi, annuì ripetutamente per poi stringermi il collo con le sue braccia.
<<si che voglio esserlo>>sussurrò al mio orecchio.
la baciai ripetutamente.
<<ah tieni>>le allacciai la collana con la mia iniziale.
<<io ho questa>>le mostrai la mia con la G.
<<wow, è bellissima zaccaria, non dovevi>>parlò.
<<ora scappo altrimenti non finisco più sta sera>>disse per poi lasciarmi un bacio, afferrare il mazzo e ritornare in cucina.
potevo vedere il suo sorrisetto da bambina.
da quel giorno la amo più della mia vita, voglio crearmi un futuro con lei.

focalizziamoci sulle nostre vacanze ora.
dato che le valigie erano abbastanza pesanti e la nostra stanza era all'ultimo piano prendemmo l'ascensore.
tra un limone e l'altro arrivammo al decimo piano.
nel mentre ispezionavo la camera ginevra sistemò la mia e la sua valigia riponendo tutti i vestiti dentro all'armadio.
c'era un bagno con vasca e doccia, la camera da letto con un letto matrimoniale, un salottino con un divano e televisore, ed una terrazza immensa.
aveva qualche sdraio e un tavolino, una piscina idromassaggio ed una vista mozzafiato.
avremo festeggiato qui sia il nostro mesiversario che il suo compleanno.
dato che è una testa di cazzo, non riuscii nemmeno ad 'offrirle' questa vacanza, ha fatto dei lavori extra pur di riuscire a pagare la sua parte di vacanza.

mi distesi sul letto, lei si sedette al bordo.
<<facciamo un bagno in piscina?>>domandò sorridendomi.
<<vabbene>>mi alzai in piedi.
<<puoi mettere l'acqua calda? io non capisco come funzionano quelle cose>>disse aprendo i cassetti estraendo un costume per me e per lei.
sistemai l'acqua e nel mentre la spiavo mettersi il costume, cazzo se era bella.
mi spogliai tenendo intorno solo le mutande per poi infilarmi il costume.
afferrai gli asciugamani e ci dirigemmo verso la terrazza.
prima di entrare mi rollai una canna, lei invece si portò una sigaretta sulle labbra.
ce le accendemmo insieme.
prima entrai io, poi le tesi le mani e la accompagnai dentro.

<<va bene la temperatura o la alzo ancora un po'?>>domandai alzando le sopracciglia.
<<va bene così, tranquillo>>mi baciò.
<<domani diventi maggiorenne eh>>scherzai.
<<eh già, ora devo stare attenta>>rise facendo un tiro.
fece altri tiri in silenzio e la spense.
si spostò nel lato della piscina che dava sul paesaggio e rimase in silenzio ad ammirarlo.
io ammirai lei, tutta la sua bellezza.
spontaneamente mi comparve un sorrisetto sulla faccia.
d'un tratto si girò di scatto e disse <<quant'è bello? potrei rimanere ore a guardarlo>>sorrise come una bambina.
<<io potrei guardare te per ore>>risposi gettando il mozzicone della canna avvicinandomi a lei.
<<scemo>>mi toccò la punta del naso.
la presi per i glutei, cinse la mia vita con le sue gambe e si legò i capelli in uno chignon spettinato.
<<non puoi farmi questo>dissi guardandola negli occhi.
fece la linguaccia.
la baciai e lo approfondì.
infilò una mano dentro al costume, afferrò il mio membro in mano ed incominciò a fare movimenti veloci.
le slegai l'asola del costume ed entrai su di lei.
dopo qualche spinta venimmo insieme.
la guardai e la baciai.
sorrise e nascose il viso sull'incavo del collo.
le riallacciai il costume e la strinsi a me.
<<ti amo>>le sussurrai all'orecchio.

voglio te soltanto.

viviamo come in un film, solo io e te //babygang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora