trenta

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<<zac guarda che vado a fare un po' di shopping e poi mi fermo da mamma>>parlai mentre mi infilo un paio di pantaloni in tuta grigi.
<<e con chi vai?>>domandò venendo in camera con una canna in bocca.
<<con i ragazzi>>mi arriva una notifica, la leggo <<scherzo solo con lorenzo, marco non può>>presi le scarpe.
<<dai faccio io>>si inginocchiò, posò la canna sulle labbra e me le infilò.
<<non potevi mica chiedere a me>>chiese infastidito.
<<non devi andare in studio tu?>>domandai prendendo il giubotto.
<<oggi no, pensavo di stare con te>>sbuffò.
<<ah, mi spiace se me lo avessi detto>>borbottai chiudendo la zip.
<<te lo avevo detto ieri sera>>esclamò.
<<vuoi che ti porta?>>si calmò facendo un tiro.
<<no tranquillo vado da sola>>dissi timidamente.
<<non so se hai capito, ma tu in macchina da sola non ci vai>>rispose stringendo i pugni facendo attenzione alla canna.
<<mi viene a prendere lorenzo>>alzai il tono di voce.
<<e poi quando andavo in giro non ti->>mi fermai
<<vabbè non importa>>lo salutai.
<<devo aspettarti?>>chiese addolcendo il tono.
<<no dormo da mamma>>risposi.
<<è arrivato, ciao>>andai in cucina poggiai la mano sulla maniglia ma mi prese e mi girò facendo scontrare le nostre intimità.
<<sei dura, lo sai?>>domandò retoricamente.
abbassai la testa roteando gli occhi.
<<si, ed inutile che fai così>>rise.
<<ma non mi pento di averti presa in braccio e poi di essere venuto a fumare fuori con te quella sera >>mi prese il mento e me lo alzò intossicandomi con il fumo.
<<ti amo testa di minchia>>parlò sulle mie labbra.
lo bacia dolcemente, le sue mani stavano iniziando a toccarmi un po' ovunque.
<<devo andare>>indicai la porta.
sbuffò <<vabbene, se hai bisogno chiamami>>si diresse verso la cucina.
<<ti amo" urlai.
"io di più>>rispose ridendo.
scossi la testa e corsi giù per le scale.

salii in macchina, baciai la guancia del moro e lo salutai.
<<come va?" accarezzò la pancia.
<<bene, tu?>>sorrisi.
<<tutto bene>>mi accarezzò il viso.
<<devo comprare un po' di roba>>dissi sorridendo malvagiamente.
<<no oddio>>fece finta di morire.
<<dai scemo>>risi.
appoggiò la mano sulla mia coscia, rimase un po' di tempo a smanettare sul display della radio per collegare la musica e poi, con calma, partì.
sentii il telefono vibrare, era zaccaria.

da zaccaria💓
digli di levare la mano

a zaccaria💓
guarda che lo fa sempre🫣

me lo immaginavo lui che ci spia come le vecchie tenendo i balconi di casa socchiusi in modo da non farsi vedere.
non rispose.
si sarà incazzato? probabilmente si.

••••

<<prova questi!>>mi mostrò un paio di cargo.
<<tu devi capire che sono incinta>>risi.
<<eddai secondo me ti stanno>>esclamò.
non mi ascoltò e prese un paio.
dopo aver scelto diversi maglioni, maglie e qualche vestitino decisi di andare a provare tutti i capi nel camerino.
<<gin sei pazzesca>>mi scrutò.
<<grazie>>risposi timidamente.
<<te lo avevo detto che ti sarebbero stati>>si vantò dato che mi ero provata i cargo.
<<e poi ti fanno un culo della madonna>>continuò.
<<dai idiota>>lo spinsi.
<<su, provati il resto della roba, intanto da qua le robe che ti vuoi comprare>>porse la mano.
<<questo che dici?>>mi voltai verso di lui mostrandogli il maglione.
<<no, provati quello marrone>>scosse la testa.
<<mooooolto meglio>>sorrise annuendo.
<<passa qui>>allungò il braccio.
provai il resto dei maglioni, alcuni li scartai, forse due o tre.
<<com'è?>>chiesi insicura dopo essermi provata il vestito.
<<gin, sei bellissima, veramente>>parlò con la bocca aperta.
<<dai levalo che più andiamo a prendere dell'intimo per fare impazzire zaccaria>>rise.
<<molto divertente>>socchiusi gli occhi.
mi spogliai, passai il vestito al moro, mi rivestii e andammo a pagare.

<<eccolo qua>>indicò il negozio con la mano che teneva a penzoloni dato che aveva cinto il mio collo con il suo braccio.
entrammo e si avviò immediatamente sul reparto perizoma.
<<allora>>guardò confuso lo scaffale.
<<io direi questo, più questo, e questo>>esclamò prendendo alcune paia di mutande.
<<poi gin, questi immancabili>>afferrò un lingerie rosso ed un baby doll bianco.
<<lorenzo! ma che sei matto?>>esclamai.
<<eddai, è in astinenza>> rise.
io ero imbarazzatissima.
<<dai andiamo a pagare>> disse dirigendosi verso la cassa.
chissà che avranno pensato i commessi e tutta la gente presente nel negozio.
facemmo un giro per il centro commerciale, lui colse l'occasione per comprarsi degli indumenti, ovviamente sotto il mio giudizio molto critico e tagliente.

<<vieni a casa mia?>>domandai.
<<vabbene>>accese la macchina.
<<stai a dormire, ti va?>>continuai.
<<si vede che sei incinta eh>>rise.
<<dai cretino! quindi?>>insistei.
<<se zaccaria permette si>>strinse i denti in modo scherzoso.
<<okay allora avviso mamma>>la chiamai.

••••

<<ma siamo a casa>>alzai la voce.
<<venite dai! è pronto>>urlò dalla cucina.
ci tolgliemmo le scarpe, lui si infilò le sue ciabatte ed io le mie.
poggiammo tutte le borse in camera, ci lavammo le mani e tra uno schizzo e l'altro ci sedemmo a tavola.
era arrivato il momento di dirglielo, di comunicarle che avrei partorito in marocco.
c'era anche nicola, perfetto.
<<mamma, io e zaccaria avevamo pensato di far nascere sami in marocco, che ne dite voi?>>domandai addentando un pezzo di parmigiana.
rimasero in silenzio e fecero entrambi una faccia strana.
<<beh, allora?>>non stavo più sulla pelle.
<<sei sicura di riuscire a fare un viaggio, magari ti può succedere qualcosa, non sarebbe il massimo>>parlò mia mamma.
<<già>>concordò mio fratello.
<<lo so, sono consapevole che non è semplice, però sarebbe bellissimo>>dissi.
<<per me non è un problema>>fece le spallucce mio fratello.
<<anche per me>>lo imitò mia mamma.
<<e-e volete ve-venire anche voi?>>chiesi entusiasta.
<<io l'aereo non lo prendo neanche morto>>esclamò nicola.
<<gin, a me piacerebbe molto, ma sai che lavoro e non posso>>disse dispiaciuta mia madre.
annuii e mi alzai per spreparare dato che avevano finito di cenare.
dopo aver aiutato mamma a lavare le stoviglie mi andai a buttare nel letto.
c'era già lorenzo che mi aspettava, era solo in mutande, io mi cambiai e mi lavai faccia a denti e lo raggiunsi.
scrissi un messaggio di buona notte a zaccaria, spensi il telefono e mi accoccolai su lorenzo.

••••

<<hai dormito con lui?>>domandò zaccaria non appena entrai in casa.
<<si, é rimasto a casa da mamma>>mi prese le borse dalle mani.
annuì.
<<dai fammi vedere che hai comprato>>sorrise sbirciando dentro la borsa dell'intimo.
<<quello lo potrai vedere soltanto sta sera>>misi le braccia attorno al suo collo.
<<ah si?>>alzò il sopracciglia sinistro.
<<mmh-mmh>>dissi ridendo.
<<e non posso avere uno spoiler?>>mi morse il labbro.
<<devi aspettare>>parlai a fatica.
<<non ti resisto>>prese la mia mano e me la portò sulla sua intimità facendomi sentire il suo rigonfiamento.
lentamente con il medio alzai la maglia ed infilai l'indice dentro le mutande.
sentii che la sua intimità si stava irrigidendo sempre di più.
<<ginevra va a finire male>>ansimò.
gli abbassai i pantaloni sotto il ginocchio ed incomiciai a lasciargli diversi baci sul pube.
da baci diventarono succhiotti.
il suo respiro si faceva sempre più affannoso.
mi inginocchiai e lo guardai dal basso, era in preda all'eccitazione.
mi legò i capelli in una coda bassa e iniziai a fare movimenti lenti.
poco dopo appoggiò una mano dietro la mia testa e mi guidò in movimenti sempre più veloci.
in seguito a varie spinte sentii la mia bocca riempirsi di un liquido caldo.
prima di venire urlò il mio nome.
mi alzò, si sistemò e mi baciò dolcemente.
<<sposami>>parlò sulle labbra.

e adesso?

viviamo come in un film, solo io e te //babygang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora