ventitre

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mentre lavo i fornelli prendo coraggio e parlo.
c'erano tutti, quindi non avrei dovuto ripetere il discorso più volte.
<<comunque, mi dispiace un sacco, se fosse per me io lavorerei qui per minimo un altro mese ma il mio fidanzato non vuole>>tengo lo sguardo basso.
tutti si scambiano occhiate interrogative, tranne anna, aveva un sorrisetto in faccia.
<<sono incinta>>annunciai togliendomi il cappellino.
franco rimase letteralmente a bocca aperta.
giulia si portò le mani nel volto.
gli altri invece mi guardarono felici.
<<lo avevo capito, vieni qui>>disse anna con gli occhi lucidi.
<<la mia ragazzina>>parlò incredulo franco il quale si aggiunse all'abbraccio.
<<stai a casa, non farne un problema>>mi accarezzò il viso l'uomo.
<<ha ragione zaccaria>>balbettò giulia.
<<di quanto?>>chiese curiosa anna.
<<ormai sono 4 settimane>>risposi sorridendo.
<<ora vai a cambiarti, ci pensiamo noi qui>>disse con tono dolce franco.
<<grazie mille>>andai verso i camerini a cambiarmi.
prima di uscire anna mi pagò, con quei soldi, ovviamente non tutti, avrei comprato il regalo di natale per zaccaria.

fuori c'era amine che mi aspettava, mi ha accompagnato lui.
<<come sta la neo mamma>>mi accarezzò il viso.
<<tutto bene tu?>>sorrisi allacciandomi la cintura.
<<bene dai>>rispose ricambiando il sorriso.

••••

<<guarda, io gli comprerei questo maglione con il collo alto, ma sarebbero soldi buttati all'aria>>dissi mostrando al moro il capo.
<<già, io andrei sul sicuro>>mi mostrò un completo di tuta della calvin klein.
<<non mi convince molto, però sicuro qualcosa di simile>>analizzai la tuta.
<<ma se tipo invece di comprargli una tuta, che ormai ne ha anche troppe, comprassi qualcos'altro?>>inarcò le ciglia.
<<tipo un giubotto o un cappello invernale?>>mi mordicchiai il dito.
<<si ci sta, usciamo da sto negozio che non mi piace>>mi accarezzò il fianco conducendomi verso l'uscita.
<<proviamo qui?>>indicò il negozio della fendi.
<<perché no?>>sorrisi.
<<hai un budget?>>domandò iniziando a guardare in giro.
<<massimo 200€, non di più>>risposi.
<<gin, mi spiace ma mi sa che i giubotti meno di 700€ non li trovi>>parlò mostrandomi un cartellino con il prezzo.
<<mi sa di sì>>annuii tristemente.
<<che dici di questo?>>mi mostró un cappello invernale bianco con la scritta in nero fendi sulla fronte.
<<mi piace un sacco, però forse è meglio nero, non vorrei si sporcasse, poi sapendo com'è sbadato quello>>risi.
<<così intendi?>>mi fece vedere il modello nero.
<<fatta, andiamo a pagare>>dissi felice.
uscimmo dal negozio e poi andammo a prendere i regali per mamma, nicola ed i ragazzi.
a mamma ho preso un set di maschere da sephora.
a nicolò un profumo.
ai ragazzi invece comprai un bracciale abbinato.

<<fermati a mangiare da noi>>dissi ad amine.
<<ma no stai tranquilla, non voglio farti scomodare>>mi guardò il pancione.
si, ormai si intravedeva la pancia, faticavo a nasconderlo, stava crescendo in una velocità impressionante.
<<che scherzi? dai su, tanto zaccaria a sta ora sarà in studio>>aprii la porta di casa sua.
<<amore siamo a casa c'è anche amine>>urlai.
<<no aspetta stai li, non muoverti>>rispose agitato.
<<okay, posso poggiare le robe sulla tavola?>>me la risi.
<<no non fare un altro passo in più>>sentii che stava sistemando delle scartoffie.
dopo qualche istante mi addentrai in cucina e vidi che era insieme a bene, erano andati di compere pure loro e probabilmente stava incartando il mio regalo.
<<com'è andata?>>chiese avvicinandosi.
<<siamo andati a prendere i regali, non vedo l'ora che sia natale>>esclamai cingendogli il collo con le mie braccia.
<<anche io>>rispose baciandomi ripetutamente.
<<e tu hai fatto il bravo?>>si abbassò all'altezza del ventre.
<<si dai, è da sta mattina che non scalcia>>risposi.
<<ora vai a metterti comoda, fatti una doccia se vuoi>>mi accarezzò i capelli.
annuii e lo baciai per l'ennesima volta.
<<sta sera pizza?>>chiesi ad alta voce.
<<due spinaci e ricotta grazie>>urlò bene dal salotto.
<<per zac una diavola e per me una crudo>>ripetei scrivendole giù in una lista.
<<ti ho acceso l'acqua intanto>>mi informò il moro per poi buttarsi nel letto insieme agli altri.

mi lavo anche i capelli, mi metto una maglietta a maniche corte nera, ed una tuta nera anch'essa.
mi infilo i calzini e ritorno di la.

<<ue, vai ad asciugarti i capelli o ti prendi il colera>>esclamò zaccaria.
<<no ormai mi sono messa la schiuma per farli diventare mossi e non ho intenzione di asciugarli con il diffusore>>mi sedetti sul divano.
incominciai a messaggiarmi come ogni sera con lorenzo.
se leggi la nostra chat sembra che siamo fidanzati, tra l'altro lo avevo salvato solo con il cuore blu.
percepivo lo sguardo di zaccaria puntato sul display del mio cellulare.
lo guardai e mi fece cenno verso il telefono, voleva spiegazioni.
se c'è una cosa che mi infastidisce di lui è la sua gelosia, cioè in certi casi è troppo oppressivo, sa benissimo che me la cavo anche senza il suo aiuto, altre volte come questa per esempio mi urta, è consapevole che almeno io non potrei mai fargli una cosa del genere.

<<chi è?>>cercò di prendermi il telefono dalle mani.
lo fulminai con lo sguardo e mi alzai verso la cucina.
mi raggiunse.
<<puoi dirmi chi cazzo era?>>chiese poggiando le mani sul tavolo.
<<mi aiuteresti a prendere i bicchieri? sono troppo alti>>li indicai mettendomi in punta di piedi.
si avvicinò, alzò l'avambraccio e tenne lo sguardo fisso sul mio.
me li passò ed io li afferrai, erano di cristallo, dunque facilmente si rompevano.
<<è così quindi? mi tradisci?>>rise senza umorismo.
ho già detto che sono una che si incazza facilmente?
beh ecco, sentivo la rabbia ribollire detto di me.
cercai di controllarmi.
prima di conoscere zaccaria , iniziavo a dare pugni o lanciare qualsiasi cosa mi venisse sotto mani.
ora, con lui, riesco a controllarmi.

<<non ti fidi? tu non ti fidi di me?>>chiesi incredula.
non rispose, si passò una mano tra i capelli senza neanche degnarmi di uno sguardo.
annuìi e sorrisi falsamente.
<<mi meravigli, sai, non sono mai stata con nessun altro quando ero con te>>parlai con voce rotta.
<<e i tuoi amici? ti comporti come se foste fidanzati quando siete in compagnia>>sbuffò.
<<hai detto bene i miei amici>>risi senza umorismo.
<<mah>fece un'espressione di uno che non si fidava.
<<con chi lo hai fatto il test?>>indicò la pancia.
<<dove vuoi andare a parare? tu non c'eri e poi volevo farti una sorpresa>>risposi.
<<ma sei sicura che sia mio?>>rise.
involontariamente iniziai a stringere i bicchieri, sempre più forte finché non sentii il vetro perforarmi le mani, abbassai lo sguardo e vidi le mie mani che stavano diventando sempre più rosse.
misi immediatamente le mani sotto l'acqua corrente.
zaccaria sembrava un fantasma, non se lo aspettava.
<<passami l'asciugamano>>lo indicai con la testa.
<<s-si>>balbettò.
di li a pochi secondi arrivarono amine e anas.
<<dobbiamo portarti all'ospedale>>esclamò anas.
scossi la testa in segno di negazione.
<<si invece ti dovranno mettere punti>>continuò amine.
<<tranquilli, non è la prima volta che capita, mi arrangio>>tolsi l'asciugamano dalle mie mani.
tremavano come foglie, non riuscivo a controllarle.
<<cherie cazzo, andiamo in ospedale>>diede un pugno al tavolo.
<<casomai mi faccio accompagnare da lorenzo>>strizzai l'occhiolino e mi avviai verso il bagno.
tolsi tutti i vetri, medicai le ferite, misi un po' di connettivina e le avvolsi con delle garze.

tornai in cucina e vidi zaccaria che era palesemente dispiaciuto.
non gli addosso la colpa, dovevo riuscire a controllarmi, ma la frase che ha detto mi ha fatto veramente male.
mi raggiunse immediatamente, prese le mie mani tra le sue.
<<fa male?>>domandò corrugando la fronte.

ah zaccaria, a me non frega un cazzo dei tagli, pensa prima di parlare.

scossi la testa in segno di negazione.
<<scusami, non intendevo dire quello>>mi guardò.
cercò di baciarmi ma mi scansai.
<<i-io vado a casa>>sorrisi senza mostrare i denti cercando di cacciare indietro le lacrime.
<<ti accompagno?>>domandò.
<<no c'ho la macchina>>risposi fredda.
salutai i ragazzi e mi avviai verso la porta di casa.
<<stai attenta,ti prego>>disse prima che potessi chiudere la porta.

stiamo per avere un figlio e non ti fidi? fanculo zaccaria.

🎨ciaoo, come state?
spero vi stia piacendo la storia.
comunque io come ginevra, non vedo l'ora che arrivi il natale ahaha.

viviamo come in un film, solo io e te //babygang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora