prologo

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Beep Beep Beep

Se c'era una cosa che Harry odiava più della gente che parla di mattina, quella era chi lo sveglia la mattina.

Non era di buon umore, la serata prima era andato a dormire tardi, a causa di qualche impiccio. Impicci che hanno portato Harry ad ubriacarsi, scopare con uno nei bagni di un pub, tornare a casa e mangiare gelato piangendo fino a quando non si addormentò, sdraiato sul pavimento della sua cucina, perché era troppo stanco per andare in camera sua.

Beep Beep Beep

Avrebbe ammazzato qualcuno.

Non bastava perdere il lavoro, il ragazzo e la dignità il giorno prima, ora doveva anche essere svegliato da una suoneria fastidiosa e ripetitiva e insopportabile.

Chi mai dovrebbe chiamarlo alle 5 di mattina? Tutti sanno che non lo si deve svegliare presto, o diventa di mal umore. E con tutti si intende Niall, il suo migliore amico, visto che non ha altri amici.

Beh, li aveva prima, ma di sicuro dopo la scenata imbarazzante di ieri nessuno sarebbe voluto più essere visto vicino al riccio.

Beep Beep Beep

Harry grugnì frustrato. Era nel mezzo dei suoi pensieri filosofici mattutini su quanto la sua vita faceva schifo e come sarebbe morto da solo, con dieci gatti, un cane e senza capelli, e quella dannata suoneria continuava a bloccargli i pensieri.

Beep Beep Beep

Ma le persone non capiscono che se qualcuno non ti risponde, è perché non vuole risponderti? Oppure perché sta dormendo. In ogni caso, vaffanculo e smettila di chiamare.

Beep Beep Beep

"Okay Okay, basta ora" mormorò Harry, allungando la mano alla ceca verso il comodino vicino al suo letto, alla ricerca del famoso telefono perduto, senza neanche aprire gli occhi. Sapeva cosa gli aspettava se li apriva, e non voleva dare alla luce la soddisfazione di accecarlo. "Chiunque tu sia, ammeno che non stai morendo o regalando cuccioli, non mi chiamare mai più a quest'ora" disse con una voce impastata dal sonno e dalla frustrazione una volta trovato il telefono ed aver risposto.

Una risata canora, difficilmente distinguibile, si fece udire dall'altra parte del telefono, ed Harry desiderava veramente uccidere il suo migliore amico in quel momento. "Haz, so quanto odi essere svegliato, soprattutto da una chiamata, ma è importantissimo"

"Niall, ammeno che tu non mi stia per dire che hai trovato i biglietti per il concerto degli imagine dragons, che Tom Holland sta per venire a casa mia, o che Shawn Mendes ha finalmente ammesso il suo amore per me, allora non è importante" rispose il riccio, pronto per riagganciare da un momento o l'altro.

Ma, "aspetta" disse Niall "è veramente importante, ascoltami, o almeno fai finta di farlo" lo supplicò, con quella sua voce che Harry conosceva bene, alla quale non sapeva dire di no.

Sospirò quindi, ma annuì lo stesso, sistemandosi meglio sul proprio letto nel mentre, mentre si preparava per ascoltare il suo amico blaterare su qualsiasi cosa stesse parlando in quel momento.

Non aveva veramente voglia di ascoltarlo, in realtà, ma era di Niall che si stava parlando, ed immaginarsi la sua faccia afflitta e triste perché Harry lo aveva ignorato, lo faceva sentire male ed in colpa, quindi aspettò che il suo amico iniziasse a parlare, con l'intento di ascoltare tutto quello che usciva dalle sue labbra.

"L'ho finito Haz" disse la sua gracile voce, entusiasta, sicuramente -si sentiva dal tono- e molto orgoiosa nello stesso momento, se Harry non andava errato, ma poche volte sbagliava.

My Prince || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora