"Che ci fa il tuo servo qui?" Chiese il re con tono autoritario a suo figlio, guardando Harry, il quale stava in ginocchio, con astio.
"Perché, come hai detto, è il mio servo, padre. Deve essere qui" rispose Louis, con tono altrettanto autoritario, come per tenergli testa. Vide lo sguardo del padre indugiare di più sul riccio, e "è fidato, padre, stai tranquillo"
L'uomo sospirò ed annuì "domani partirete" disse "alle prime luci dell'alba, te e i tuoi cavalieri andrete a nord"
"Perché? È successo qualcosa?"
"Alcuni villaggi scozzesi hanno oltrepassato il confine, e si sono costruiti un piccolo villaggio nel nostro regno. Ho già provato a negoziare con loro giorni fa, ma, da quello che mi è stato riferito, quei villaggi stanno ancora nelle nostre terre"
"Non vorrai proclamare guerra alla Scozia?"
"No, ovvio che no" rispose il re "ma noi lo abbiamo chiesto con le buone, e loro ci hanno riso in faccia. È ora di utilizzare le cattive, così impareranno a ridere in faccia all'Inghilterra"
"Che dovremmo fare?"
"Uccidi chi si oppone, rendi schiavo chi si arrende" Louis annuì, e stava per uscire, quando il re lo fermò, dicendogli l'ultima frase "se la missione andrà bene, ho una sorpresa per te"
Louis non disse niente, ed uscì dalla stanza, seguito da Harry. "Sei rimasto per tutto il tempo in ginocchio, ti fanno male le gambe?" Chiese al minore una volta arrivati in un corridoio isolato.
Harry scosse la testa, continuando a camminare al fianco di Occhi Blu "No, sono abituato a stare in ginocchio"
Le sopracciglia di Louis si alzarono e la sua bocca si spalancò "Harry!" Esclamò dandogli un pugno sul braccio, abbastanza forte da farlo quasi cadere, ma non abbastanza da fargli del male.
Lui rise e si rimise al suo fianco "parlavo del fatto che devo sempre pulire il pavimento, per questo sto sempre in ginocchio"
"Anche il 'pulire il pavimento' è equivoco"
"No, sei te che sei un pervertito, Occhi Blu"
"Occhi Blu? Sarei io?"
"No, sarebbe Niall" rispose sarcasticamente Harry a tono "Certo che sei tu, idiota" Louis rise e gli diede un'altra pacca. "La vuoi smettere di menarmi?"
"No" rispose il principe, dandogli un altro pugno, sorridendo nel mentre.
"Louis-" un altro pugno "non importa se sei un principe e dopo verrò giustiziato, ma fallo un'altra volta ed io ti ucci-" alla milionesima pacca, Harry si fermò, osservò Louis, e "Verrò giustiziato, allora" disse seriamente, prima di iniziare a rincorrere Louis.
Quest'ultimo rise e fu abbastanza agile da scappare in fretta, così che Harry non potesse prenderlo, e si mise a correre, con il riccio che continuava a seguirlo e ad urlargli contro, non importandosene delle persone che avessero potuto sentirli.
Corsero fuori dal castello, nella prateria che era vicino alla parte costiera. Erano tutti e due esausti, anche se Harry molto di più. Stava per morire a tratti.
Louis era abituato a correre. Era addestrato per combattere, rincorrere e scappare. Per lui era stancante, ma sapeva come superare la stanchezza e continuare.
Harry invece, era asmatico, e già non ce la faceva più.
Non si sa come, però, il riccio riuscì a raggiungere il principe, e lo legò con le mani da dietro. Louis perse il proprio bilanciamento, e cadde, portandosi Harry appresso.
Rotolarono per qualche secondi nell'erba, finendo con la schiena di Louis poggiata per terra, ed Harry su di lui.
I due si guardarono, sfiniti ed ansimanti, negli occhi per qualche secondo. "Ti ho pres-" il minore non riuscì a finire la frase, perché Louis si era girato, facendo girare entrambi, cambiando di posizione, così che ora Louis era sopra di Harry.
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My Prince || Larry
أدب الهواةNiall, migliore amico di Harry Styles e scienziato 'pazzo' riesce a finire un lavoro di una vita: la macchina del tempo. I due amici la provano, ma il viaggio va male, e si ritrovano in un'altra epoca, soldati, castelli, mentalità diversa e un princ...