Harry chiuse gli occhi, mentre Louis gli messaggiava lentamente la testa con i propri polpastrelli. Erano nel loro prato. Louis era seduto, con la schiena poggiata al muro, mentre Harry era sdraiato con la testa appoggiata sul grembo del principe, il quale aveva iniziato a giocare con i suoi capelli e col suo viso.
Louis guardò il viso rilassato del riccio, e passò un dito sul labbro di quest'ultimo, facendogli aprire gli occhi di scatto. Harry lo osservava, mentre Louis studiava le linee del suo viso. "Sei arrabbiato con me?" Chiese Occhi Blu in un sussurro.
Il minore corrucciò le sopracciglia, confuso, e rise "perché mai dovrei essere arrabbiato con te? Hai fatto qualcosa?"
"Ti ho portato via dalla tua famiglia, quando vi abbiamo catturato" rispose alzando le spalle, continuando a far scendere lentamente la mano sul suo volto, osservandone le fattezze. "Mi odi per questo?"
Harry sospirò e scosse la testa "no, non ti odio" rispose, non staccando mai gli occhi l'uno dall'altro "ti conosco da poco più di tre mesi, ma posso dire di essere fortunato ad essere stato catturato da te, e non da altri principi. Probabilmente adesso sarei morto"
Louis rise ed annuì "probabilmente si" concordò a bassa voce. "Ma ti mancano?" Chiese, ed il minore mosse la testa a mo' di si in risposta. "Mi dispiace"
"È tutto ok, non è colpa tua" lo rassicurò il riccio, chiudendo di nuovo gli occhi.
Ancora una volta, il pollice del principe finì sulle sue labbra. Le delineava, e, certe volte, muoveva il dito in modo tale che il labbro inferiore del riccio fosse esposto più in fuori. "Te cosa ne pensi?"
"Di cosa?"
Louis sospirò. Non sapeva se quella domanda si poteva fare o no. Teoricamente, no, ma stava parlando con Harry in quel momento, e a lui, ormai, diceva tutto. "Dei pensieri di mio padre riguardo l'omosessualità"
Harry, nuovamente, aprì gli occhi, confuso "cosa c'entra questo?"
"Rispondi"
"Lo sai, non credo che qualcuno dovrebbe essere ucciso per una cosa del genere"
Occhi Blu annuì, e "e cosa ne pensi dell'omosessualità, invece?"
"Perché mi stai facendo queste domande?"
"Così" rispose alzando le spalle "dopo la storia di Chase non ne abbiamo più parlato, e volevo sapere cosa ne pensassi"
"Te cosa pensi?"
"Ho fatto io la domanda per primo" lo ammonì il maggiore sorridendo.
Harry ricambiò il sorriso e rispose "ognuno dovrebbe essere libero di amare chi vuole"
Louis sorrise e si abbassò così da dare un bacio sulla guancia del servo. "Va bene" borbottò, ancora sorridendo "non dirlo in giro, però"
"Lo so" qualche minuto passò, e "La principessa? Come sta?"
Il sorriso del principe svanì in una frazione di secondo e chiuse gli occhi, sospirando e buttando la testa all'indietro "sta in Francia con il principe" rispose con aria triste "vorrei fare qualcosa per aiutarla, ma finché non sarò Re, non posso fare niente. E anche quando lo diventerò, comunque, non potrò fare chissà cosa. Rischierei di far iniziare una guerra contro la Francia, e questo non ci serve al momento"
"Mi dispiace per Lottie" durante la sua permanenza in quel castello e in quell'epoca, Harry aveva avuto modo di conoscere la principessa Charlotte.
Aveva quindici anni, ma era molto matura mentalmente per la sua età. Era molto simpatica ed impacciata, e il rapporto che lei e suo fratello avevano era genuino. Certe volte passavano la serata tutti e tre insieme nel loro prato. Harry tra le braccia di Louis, o vice versa, mentre Lottie raccontava qualche storia, o parlava di quello che era successo durante la sua giornata.
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My Prince || Larry
Hayran KurguNiall, migliore amico di Harry Styles e scienziato 'pazzo' riesce a finire un lavoro di una vita: la macchina del tempo. I due amici la provano, ma il viaggio va male, e si ritrovano in un'altra epoca, soldati, castelli, mentalità diversa e un princ...