"Perché mi hai chiamato?" Chiese Harry al suo migliore amico.
Niall lo aveva cercato dappertutto quella mattina, e, una volta trovato, lo trascinò fuori dal castello, arrivando in un piccolo prato circondato da alberi, dove nessuno va mai, perché non era molto curato come posto.
Il biondo lo fece sedere per terra, e lui si sedette davanti ad Harry, con le gambe incrociate a mo' di indiano. "Ho trovato un modo per tornare" Esclamò Niall, entusiasta.
"Cosa?"
"Già" annuì, sistemandosi meglio, così da non farsi venire dei crampi per colpa della posizione scomoda nella quale si era seduto. "Avevo avuto questa idea da un po' ormai, ma non sapevo come metterla in atto, ma ci sono adesso. Potremmo finalmente tornare a casa!"
Harry aprì gli occhi dallo shock. Quasi si era dimenticato che, teoricamente, quella non era nemmeno la loro epoca. "Q-quando?"
"Non lo so, ma presto" rispose lo scienziato. "Sto ancora perfezionando il tutto, ma entro due o tre mesi saremmo di nuovo a casa nostra, nel 2013" spiegò "Sei felice?"
"Io-" non sapeva cosa dire. Ovviamente era felice, ma nello stesso tempo non lo era. Oramai si era abituato a tutto quello. Al fare i lavori, al pulire la stanza, allo stare all'aperto, al correre per i boschi che erano attorno al castello, all'andare nel villaggio ai piedi del castello, come faceva certe volte, ma, soprattutto, a Louis.
Se tornassero, non ci saranno più baci di nascosto nei corridoi del palazzo, le risate sotto i baffi che si facevano quando venivano quasi scoperti, come succedeva più spesso di quanto dovrebbe, comunque. Allo stare sdraiati, insieme, la sera, nel loro parco. L'uno nelle braccia dell'altro, a raccontarsi la propria giornata, guardando le stelle nel mentre.
Non era pronto al dire addio a tutto quello. Ma, nello stesso momento, gli mancava la propria famiglia. E, per quanto brutto possa sembrare, gli mancava pure la tecnologia. Si viveva bene senza, non era così difficile come si aspettava. All'inizio era stato difficile. Metteva spesso le mani nella tasca per prendere il telefono, ricordandosi solo dopo che non lo avrebbe trovato, visto che non lo aveva. Ma, per quanto si possa vivere bene senza, era troppo abituato a vivere con la tecnologia, e si, gli mancava pure quella.
Non era uno ossessionato. Neanche prima di essere bloccati cinquecento anni nel passato. Ma sta di fatto che gli mancano le serie TV e tutto il resto.
Quindi, da una parte c'era il non vedere mai più Louis. Dall'altra c'era il non vedere mai più la sua famiglia, e rimanere come schiavo del principe, nonché futuro re. Dovendo vedere Louis sposarsi, fare discendenti ed una vita con la principessa Eleanor.
Cosa avrebbe fatto Harry se fosse rimasto? Louis di sicuro non si sarebbe messo con lui. Neanche dopo essere diventato re. Harry non voleva essere un segreto. Non riusciva a pensare di vivere tutta la sua vita come un segreto amante. Servo agli occhi degli altri, uno sporco segreto agli occhi di Louis.
Non avrebbe mai potuto esprimere il suo amore nei confronti del principe davanti al resto del mondo, perché non lo avrebbero accettato. Avrebbe dovuto convivere con la consapevolezza che non potrà mai tenere in braccio i loro figli. Non che Harry pensava ad un futuro con Louis, ovviamente.
Che poi, cosa diceva ad Harry che Louis sarebbe disposto a fare tutto questo? A doversi nascondere per tutta la vita solo per Harry. Magari quello che Louis aveva per il riccio era solo una enfatuazione giovanile momentanea. Era vergine alla fine. Magari sta soltanto esplorando. Magari non gli piaceva nemmeno Harry, e per lui il minore era solo un esperimento. O, magari ancora, Harry stava solamente pensando troppo, come fa sempre, e dovrebbe smetterla.
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My Prince || Larry
FanfictionNiall, migliore amico di Harry Styles e scienziato 'pazzo' riesce a finire un lavoro di una vita: la macchina del tempo. I due amici la provano, ma il viaggio va male, e si ritrovano in un'altra epoca, soldati, castelli, mentalità diversa e un princ...