23- i can't believe it

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La mattina seguente, Louis si svegliò agitato. Era il giorno delle nozze. Suo padre mandò lui un vestito da cerimonia che avrebbe dovuto indossare dopo il matrimonio.

Harry stava cercando di calmare il principe, ma come faceva a farlo cambiare, se neanche lui era calmo? Più che altro, non voleva pensare al fatto che Louis riuscirà a passare tutta la vita con Eleanor, e non con lui.

In più, non riusciva a non smettere di pensare al fatto che Louis avrebbe dovuto fare sesso con lei. Sapeva che non aveva senso pensarci troppo. Alla fine non era niente. Dovevano farlo entrambi. Ma gli dava comunque fastidio, e si, probabilmente era egoistico pensare a quello mentre Louis stava probabilmente impazzendo, ma non poteva impedirlo.

Il riccio si sedette sul margine del letto, nel mentre che Louis si stava vestendo elegantemente, davanti ad uno specchio. "Louis" lo chiamò il servo.

"Si?"

"Stavo pensando..." iniziò Harry, giocando nel mentre con le sue mani. "Te ed Eleanor dovete per forza, sai... non potete dire che lo avete fatto, anche se non l'avete veramente fatto?"

Louis si mise apposto la camicia e si girò verso Harry, sospirando. "Hai mai sentito parlare della prova del sangue?" Chiese, ed Harry scosse la testa in risposta. "Dopo la consumazione, delle persone devono accettarsi che il lenzuolo è sporco del sangue verginale della ragazza. Così da assicurarsi che la consumazione c'è effettivamente stata" spiegò, mettendosi una giacchetta addosso. "In certe parti, è addirittura d'uso che i padri, e altre persone, stiano nella stanza a guardare l'atto, così da fare i testimoni. Per fortuna qui non si fa così e si controllano solo le lenzuola"

"E se la ragazza non perdesse sangue?"

"Deve farlo" esordì Louis, mettendosi le scarpe. "Le ragazze arrivano al matrimonio vergini, e i ragazzi devono andarci pesanti la sera delle nozze, così che possa sanguinare e provare che l'atto c'è effettivamente stato"

"Ma- la ragazza soffrirebbe"

"E secondo te a loro importa?"

"Non potete solamente spargere del sangue sul lenzuolo e far finta che sia 'sangue verginale'?"

"Se si scopre la 'truffa', la ragazza verrebbe rinnegata ed isolata, o costretta alla vita monacale, ed il ragazzo, che in questo caso sarei io, verrebbe chiamato, o impotente, o frocio, o altri nomi"

Harry sospirò ed annuì "questa cosa è così ingiusta"

"Non è un problema così enorme alla fine. Il fatto è che dovrò far male alla principessa Eleanor, e non voglio farle del male. Già non vuole farlo, ora deve pure soffrire fino al sanguinamento"

"Mi dispiace"

"Sapevo da tutta la mia vita che questo momento sarebbe arrivato, prima o poi" Esclamò Louis, stirandosi i vestiti con le mani. "Ce la posso fare. E poi, dopo tutto questo casino, sarò tutto tuo"

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Tutti i cittadini del villaggio e dei villaggi vicini andarono al palazzo per la grande notizia.

Ogni volta che c'era un matrimonio reale, centinaia e centinaia di persone si riunivano al castello per festeggiare le nozze e portare doni e congratulare le persone interessate.

Era un uso che ormai andava avanti da anni, e anche quell'anno successe la stessa cosa.

Louis era vestito elegantemente di bianco. Stava aspettando all'altare l'arrivo della principessa. Sapeva ci avrebbe messo un po' ad arrivare. Durante un matrimonio, la sposa deve partire da casa sua -in quel caso dalla sua stanza, visto che casa sua era la Spagna, ed era troppo lontana- seguita da damigelle vestite di bianco, ed arrivare fino alla chiesa, dove sarebbe stata affiancata dal padre ed accompagnata all'altare.

My Prince || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora