24- idea

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Louis si alzò di colpo, mentre Harry venne trascinato dai capelli fuori dal letto da un cavaliere. "Louis" lo chiamò suo padre, il quale stava alla soglia della porta e guardava il tutto con disgusto ed odio.

"P-padre" Esclamò Louis, alzandosi dal letto, mettendosi velocemente una maglietta addosso. "Io-"

"Che cosa stava succedendo qui?"

"S-sire-" Tentò di dire Harry, ma dovette fermarsi quando lo schiaffo del cavaliere che lo stava tenendo dai capelli collassò sulla sua guancia, facendolo cadere a terra dal dolore, solo per essere obbligato a rimettersi in piedi, comunque, pochi secondi dopo dalla stessa persona, sempre tirandolo per i capelli.

"Harry!" Esclamò Louis, cercando di andare verso il servo, ma venne bloccato da un altro cavaliere il quale gli tagliò la strada, mettendosi davanti a lui. "Lasciatelo stare" disse, girandosi poi verso il re "padre, ti prego, lascialo andare, non ha fatto nien-"

"Portatelo nelle segrete" Urlò il re. Alcuni cavalieri annuirono e strattonarono Harry fuori dalla stanza, non importandosi di fargli del male. "Non volevo crederci quando me lo hanno detto" disse poi l'uomo guardando suo figlio "Sei una tale delusione"

"Detto? In che senso 'detto'?" Dal lato del re uscì Darren, il quale aveva un sorrisetto finto sulla faccia. "Non ci posso credere" Esclamò Louis a bassa voce, stringendo le mani in un pugno dalla rabbia che stava salendo sempre di più in lui.

"Ho pensato che sarebbe stato meglio avvisare il re su quanto ho scoperto l'altro giorno, mio principe" disse il cavaliere, marcando di più sul nomignolo che aveva sentito Harry pronunciare il giorno prima, quando, camminando per il castello, vide Harry e Louis baciarsi, attaccati al muro, in un piccolo vicono, così che nessuno li potesse vedere. Beh, Darren aveva visto. Il respiro del principe aumentò ogni secondo di più, e quel nomignolo non aiutò di certo a calmarsi. "Siete il futuro re d'Inghilterra, Louis-"

"Non osare chiamarmi Louis. Non sei mio amico, mostra del rispetto per il tuo futuro sovrano!"

"Per questo," continuò Darren, come se Louis non lo avesse appena interrotto. "Quando ho scoperto della storia tra te e quel misero servo, ho sentito il dovere morale di dirlo a vostro padre"

"Louis, Darren ci ha detto della malattia di Harry. Possiamo ancora curarti, non tutto è perduto" disse suo padre.

Louis guardò l'uomo con le sopracciglia alzate, terrorizzato a morte per cosa sarebbe successo ad Harry, e spaventato per cosa sarebbe successo in generale. "Malattia?" Ripeté Louis esterrefatto. "Questa non è una malattia, padre, e io non ho bisogno di essere curato. È il momento di accettare il fatto che non tutti sono come te!"

"Ve l'avevo detto sire, quel servo gli ha veramente fritto il cervello" esordì Darren al re.

"Tu sta zitto"

"No, Louis, te stai zitto" Urlò suo padre, avanzando verso di lui. Gli mise una mano attorno al collo, e lo spinse di forza contro il muro, facendolo gemere dal dolore. "Non ti ho cresciuto in questo modo. Venire toccato da un ragazzo" il suo tono era intriso di disgusto.

Louis cercò di levare la presa del padre dal suo collo, ma lasciò perdere quando capì che non aveva possibilità contro la forza di suo padre. "Non fare del male ad Harry" sussurrò Louis in supplica. "Papà" lo chiamò, per la prima volta in vita sua in quel modo, invece di 'padre'. "Ti prego. Harry non se lo merita. Sono io che l'ho baciato la prima volta, lui non c'entra niente. Papà, ti supplico" una lacrima scese dai suoi occhi, rigando la sua guancia e cadendo alla fine sul polso del re.

L'uomo si fermò per qualche secondo a guardare il viso supplichevole del figlio, ma poi "il tuo servo verrà processato per atti omosessuali, come previsto dalla legge inglese. Verrà punito, e poi giustiziato, così che la sua malattia non si sparga nel mio regno" fu l'ultima cosa che disse, prima di lasciare Louis andare ed uscire dalla stanza, avvisando tutti i cavalieri che a Louis non era permesso andare nelle segrete.

My Prince || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora