I due camminarono per il castello fino alla sala del trono, ed entrarono, inginocchiandosi subito dopo. Louis fu il primo ad alzarsi, essendo il principe, e poi Harry lo seguì al centro della grande sala.
Prima di andare dal re, però, Harry si era cambiato e messo i vestiti da servo. Per fortuna se l'era ricordato lui, il principe se ne era completamente scordato.
"Mi hai chiamato, padre?" Chiese Louis guardando l'uomo, come sempre seduto sul suo trono.
"La missione è andata bene" Esclamò il re "abbiamo molti prigionieri, e la Scozia adesso ci penserà due volte prima di entrare nel nostro territorio. Congratulazioni"
"È per questo che mi hai chiamato? Per congratularti con me?"
"Pure quello, ma no" rispose, sorridendo. Louis aveva nel frattempo le mani unite dietro la schiena come segno di rispetto, ed Harry era fermo ed in silenzio qualche metro dietro Louis, alla sua sinistra "ti avevo detto che se tutto fosse andato bene, avresti avuto un regalo, no?"
Il principe corrucciò le sopracciglia confuso, ed annuì "si, me lo ricordo"
"Tra due mesi la principessa della Spagna, Eleanor, raggiungerà la maggiore età, Louis" spiegò "Sai questo cosa significa?"
Louis guardò Harry dietro di lui di striscio, ed annuì, lentamente, quasi impercettibilmente "si, padre" rispose, tristemente.
"Allora? Non sei felice?"
"Certo, io- lo sono"
"Perfetto allora" Esclamò poi il re "Eleanor verrà qui tra qualche giorno, così potete conoscervi. Non ti preoccupare Louis, lei è bellissima, l'ho vista con i miei occhi. Ora potete andare"
Louis uscì per primo, Harry per secondo. Stettero in silenzio per tanto tempo. Entrambi avevano capito cosa il re intendesse dire, e nessuno dei due sapeva cosa dire.
Perché, cosa si dovrebbe dire in queste situazioni?
Arrivarono in camera di Louis, usando come scusa per il fatto che erano insieme, il fatto che Harry doveva pulire la camera.
Chiusero la porta a chiave dietro di loro e si sedettero entrambi sul letto, con le mani sulle proprie cosce, ancora in un silenzio imbarazzante, che Louis decise di rompere, perché non ne poteva più "non- non dici niente?" Avrebbe voluto dire qualcos'altro, ma non sapeva cosa.
Harry alzò le spalle, muovendo i piedi avanti e indietro. Come se in realtà in quel momento stesse su un'altalena, e non sul letto del principe e futuro re d'Inghilterra. "Non so cosa dire" rispose, guardando sempre il basso "che dovrei dire? Congratulazioni e figli maschi?"
"No, ma- ugh, non ne ho idea"
"Sapevi che sarebbe successo, non vedo quale sia il problema"
"In che senso?" Chiese Occhi Blu, guardando il profilo del viso di Harry "ci- ci sta un problema. Noi- io non posso sposare Eleanor"
"Perché no? È una principessa, e da quello che dice il re è pure bellissima, e-"
E non è te. Era quello che voleva dire Louis, ma si trattenne, e disse invece: "neanche mi piacciono le ragazze"
"Beh, non credo che questo tu possa dirlo, no?" Esclamò Harry ironicamente, alzando finalmente lo sguardo, incontrando quello di Louis, e sospirò "io non starò qui per sempre, e te hai bisogno di una regina al tuo fianco quando diventerai re. Hai bisogno di qualcuno che ti tenga a bada e che ti dica cosa fare, sei troppo stupido per fare il re da solo"
"Hey"
Harry rise e scosse la testa, ritornando però serio subito dopo "però sono serio. Hai bisogno di una regina che ti aiuti"
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My Prince || Larry
Fiksi PenggemarNiall, migliore amico di Harry Styles e scienziato 'pazzo' riesce a finire un lavoro di una vita: la macchina del tempo. I due amici la provano, ma il viaggio va male, e si ritrovano in un'altra epoca, soldati, castelli, mentalità diversa e un princ...