"Che cosa?" Chiese con un fil di voce ancora incredula a cosa aveva appena sentito uscire dalla bocca del suo amante.
"Hai capito bene, Marinette." Adrien abbassò lo sguardo e s'inumidì le labbra prima di mordersele con i denti.
La corvina iniziò a guardarsi attorno in maniera spaesata e incredula.
Non poteva essere, non stava succedendo per davvero, si doveva trattare solo di un brutto sogno, altrimenti non si spiegava.
Ma Adrien era lì in piedi di fronte a lei con l'aria delusa e amareggiata, sulla sua pelle sentiva il profumo di lui impregnarne la superficie, e se prima era un'essenza che la mandava in paradiso, ora era un biglietto per sola andata verso l'inferno.
Ogni certezza di Marinette collassò su sé stessa e un rumore assordante le riempì la testa fino a farla scoppiare.
"Non puoi dire sul serio." Insistette lei con gli occhi lucidi per la rabbia.
Quello sguardo duro e truce gli fece raggelare il sangue nelle vene.
"Sì, Marinette. Mi sposo tra un paio di mesi."
"Allora perché sei venuto a letto con me?" Ruggì rimanendo incollata al materasso, se si fosse alzata lo avrebbe preso volentieri a pugni finché le nocche non avrebbero sanguinato.
Adrien rimase in silenzio per qualche secondo, come dirle che lo desiderava come non mai senza ferirla ulteriormente? Non lo aveva fatto per soddisfare un prurito o per togliersi uno sfizio, ma perché Marinette era la persona che amava veramente e l'attenzione particolare che le aveva riservato mentre si giravano e rigiravano tra le lenzuola ne era la prova tangibile.
Lo sguardo iracondo di Marinette lo ferì come non mai. Era tutto sbagliato.
"Vattene via, Adrien. Non voglio più rivederti." Marinette con il cuore ridotto a tanti piccoli pezzettini abbassò lo sguardo, gli faceva schifo guardarlo ulteriormente non credendolo affatto capace di una cosa così subdola e meschina come il tradimento verso una ragazza che lo amava e che desiderava stare con lui per il resto della sua vita.
Alla fine Marinette era diventata una sporca amante e niente altro, quello che odiava di più al mondo e che era stato causa della fine della sua precedente relazione.
"Marinette... Io..." Provò a dire Adrien per discolparsi o per addolcire la pillola.
"Vattene!!" Esclamò con voce più alta cercando di non gridare per non dare modo ai vicini di avere qualcosa su cui sparlare.
"Voglio che tu sappia..."
"Sei sordo forse? Vattene!" Ripeté ancora più convinta, non voleva sapere altro o farsi intortare con ulteriori parole, le bastavano i fatti.
Adrien, intuendo che non c'era niente che potesse dire o fare per farsi ascoltare da lei, girò i tacchi e se ne andò con la coda tra le gambe. Aveva sbagliato e ora doveva pagarne le conseguenze delle sue azioni vili e ignobili.
Quando Marinette sentì la porta principale chiudersi, prese un cuscino e lo gettò nel buio della stanza scoppiando a piangere.
I singhiozzi erano udibili fino alle scale del condominio.
Adrien li sentì indistintamente e si fermò, strinse un pugno dalla rabbia contro sé stesso per non essere stato fin da subito sincero con lei, non meritava e non merita tutt'ora di soffrire.Gli mancò improvvisamente l'aria e cercò di non piangere.
Tutte le sensazioni bellissime provate poche ore prima erano state cancellate in un solo secondo, non voleva che andasse a finire così, ma il destino aveva giocato sporco facendoli incontrare di nuovo.
Adrien avrebbe dovuto essere un fantasma a Parigi, era stato attento a evitare posti dove sapeva perfettamente avrebbe incontrato i suoi vecchi amici, addirittura non aveva nemmeno prenotato all'Hotel Le Grand Paris per non incappare in Chloé, ma sembrava non aver fatto nulla per evitare di trovarsi davanti l'unica persona che lo avrebbe fatto imbattersi in un fatale errore, e forse avrebbe fatto bene ad assecondare il suo far finta di niente quando lei aveva capito perfettamente chi si trovava di fronte.
Non si era limitato al solo saluto, imbarazzante per giunta, ma doveva anche invitarla a cena e finirci a letto preso dalla frenesia dal momento.
Lei non aveva nessuna colpa e sicuramente se Adrien avesse avuto il coraggio di sputare fuori il rospo durante la serata, il loro incontro si sarebbe concluso solo al ristorante e con una stretta di mano finale, oltre che con il sorriso e le congratulazioni da parte di Marinette.
STAI LEGGENDO
Non e' mai troppo tardi
Fanfiction[MIRACULOUS LADYBUG] Adrien scopre per puro caso chi si cela dietro la maschera di Papillombre e il suo mondo crolla immediatamente come un castello di sabbia, proprio come quello di Marinette quando viene a sapere che Adrien dovrà lasciare per semp...