Capitolo 15

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Ladybug si parò davanti alla sua nemica frenandone la corsa distruttiva, per quanto la riguardava c'era un solo essere sulla faccia della Terra a cui era concesso distruggere senza venir giudicato o rimproverato: si trattava di quella testa calda di Plagg.
"Togliti di lì, inutile insetto!" Tuonò con voce metallica la sua nemica risuonando come una minaccia su tutto il cielo di Parigi.
Alcune persone si abbracciavano per la paura che qualcosa potesse andare storto, volevano tornarsene a casa, ma invece rimanevano lì per dare supporto alla loro super eroina e soprattutto per vedere chi stava minacciando la loro incolumità questa volta.
Dopo la scomparsa di Papillon, Parigi non era più stata attaccata da nessun super cattivo e questo aveva costretto (secondo i parigini) Ladybug e Chat Noir al pensionamento. Fino a quel momento, anche se di Chat Noir non vi era alcuna traccia.
Ladybug si trovava da sola a fronteggiare quell'essere.
Le immagini che Alya era riuscita a catturare con il suo smartphone di ultimissima generazione, vennero proiettate sui grandi schermi ed evidenziavano una donna dai capelli corti castani, avvolta da quella che sembrava una nube grigiastra e alquanto sinistra.
Tutti avevano il naso all'insù per guardare che cosa stesse succedendo e pregare Ladybug di liberarli anche da quella minaccia.
"Tu vattene via! O ci penserò io a rispedirti a casa con le maniere forti." Ladybug se ne stava sopra il tetto di un edificio di circa cinquanta piani.
"Ahahahah!" Scoppiò a ridere sadicamente la sua nemica. "Sentila... Cosa vuoi fare? Non puoi contrastarmi, io sono Ignoblia e provengo da un pianeta lontano dove sono stata addestrata per combattere come una guerriera. Sono venuta qui sulla Terra per conquistarla e piegare voi, inutili terrestri, a servirmi come regina incontrastata di questo pianeta."
"Ignoblia... Perché questo nome non mi è nuovo?" Si domandò tra sé e sé Ladybug "... Ma certo! La sorella cattiva di Majestia!" La Bunnix del futuro glielo aveva accennato molti anni fa.
"Sarai incoronata regina del nulla se combatterai con me, perché non ti farò affatto vincere. Sei arrivata nella mia città e la difenderò al costo della morte."
"Sei folle se credi di sconfiggermi."
"Se non ci penserò io, magari... Tua sorella Majestia arriverà in mio aiuto." Negli occhi di Ladybug si materializzò uno strano luccichio.
"Eh?" Si sorprese Ignoblia accigliata "... Come fai a saperlo?"
"Non ha importanza... Quello che conta è che ti sconfiggerò, sempre se non vuoi arrenderti prima!"
Senza alcun preavviso, Ignoblia creò con la sola imposizioni delle mani un vento fortissimo che tagliò letteralmente in due il palazzo dove si trovava Ladybug, causando un fuggi fuggi generale.
Adrien e Nino che si trovavano proprio sotto, aiutarono i passanti indicando le vie di fuga meno affollate.
La gente urlava e piangeva, era terrorizzata e stava dubitando della bravura della super eroina.
Ladybug richiamò un altro lucky charm mentre fluttuava in aria trasformata in Cosmobug.
"Perfetto" Era un telo dalle dimensioni gigantesche ed evitò che vetri e calcinacci cadessero in testa alla gente, ferendoli.
Ladybug lo assicurò da parte a parte con lo yo-yo e attese che non ci fosse più nessuno sotto prima di ritrarre la sua arma.
Tra la folla notò Adrien.
Scosse la testa credendo di essersi sbagliata e che quello fosse frutto della sua immaginazione, ma guardando meglio, ne ebbe la conferma.
E questa sua distrazione diede modo a Ignoblia di attaccarla e atterala tra le macerie del palazzo appena distrutto.
Adrien spalancò gli occhi e l'istinto gli suggerí di aiutarla, non importava se non aveva i suoi poteri, non gli importava se il nemico fosse fottutamente forte, lui doveva fare qualcosa.
"Ma sei pazzo? Cosa credi di fare?" Lo rimproverò Nino dopo averlo bloccato per un polso "... Vuoi farti ammazzare?"
"Ha bisogno di me!"
"No, ha bisogno che le lasciamo il campo libero." Nino non aveva intenzione di lasciar andare l'amico, se lo avesse fatto sicuramente avrebbe fatto una stupidaggine.
Quella era una faccenda da super eroi e loro due avevano già agito bene aiutando quelle persone.
"Andiamocene, amico. Se la caverà, non devi preoccuparti."
Adrien deglutì e a malincuore dovette fare come ordinato il suo ex migliore amico, aveva ragione, se fossero rimasti ancora lì si sarebbero fatti ammazzare.
Ladybug emerse dalle macerie e si scrollò di dosso la polvere e i calcinacci.
Guardò nella direzione dove aveva visto Adrien e non vi era nessuno,  si morse il labbro inferiore e l'agitazione l'assalì di colpo.

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