Capitolo 9

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Demet e Guldem raggiungono l'ospedale era un ospedale militare e la guardia all'entrata sta facendo storie per la presenza di Demet che non essendo parente non può entrare, Guldem intanto entra per raggiungere subito Can mentre Demet comincia a dare di matto

< io devo entrare... non puoi lasciarmi qui fuori mentre lui... lui è lì...>

La guardia scuote la testa

< io ho ordini precisi,  nessuno che non sia parente può entrare>

Demet lo interrompe

< sono più di una parente per lui...io sono la donna che ama...>

La guardia sorride

< con tutti il rispetto signora Ozdemir... perché l'ho riconosciuta e so bene chi è... il signor Yaman ha dichiarato che siete amici e lei, ieri sera era con il suo nuovo...>

< nuovo un cazzo.... È solo una foto...>

In quel momento Guven il papà di Can arriva alle spalle  di Demet

< Dem che succede? Can sta bene?>

Demet piange e lo abbraccia

< non lo so... Guldem è entrata ma io... non mi fa passare... non sono parente...Guven io devo vederlo..>

Guven annuisce e guarda la guardia

< garantisco io e più di una parente...>

La guardia sorride

< dovrei definire la  parentela, cosa metto?>

Guven guarda Demet e lei prontamente interviene

< la sua fidanzata, la sua compagna... mettici quel che cazzò ti pare >

La guardia sorride in modo più accentuato e con la mano la invita a passare
Demet e Guven anche se infastiditi e furiosi per il modo in cui la guardia si era presa gioco di loro lo ignorano e corrono verso Guldem che è seduta davanti ad una stanza, mentre viene consolata da alcuni militari.

< Guldem...>

Appena li vede si alza e gli va incontro

< Guven il nostro bambino...>

< Guldem dimmi come sta..>

< gli hanno sparato al petto...hanno di poco mancato il cuore... ora dorme, ma le prossime ore sono le più critiche...>

Demet piange silenziosamente, mentre i due genitori, che nonostante separati si vogliono bene ed hanno un bellissimo rapporto, si abbracciano. Sia Guldem che Guven portano tra loro anche Demet

< mi dispiace tanto... io dovrei consolare voi...>

Passano le ore e possono vedere Can solo attraverso un vetro, Guldem è svenuta e Guven e con lei mentre le stanno facendo una flebo, Demet e lì immobile, in piedi davanti quel vetro, sente una presenza alle sue spalle e un bicchiere fumante di caffè  davanti a se...si volta e vede un ragazzo, non è vestito da militare ma Demet nota subito che la sua camicia a tracce di sangue, il ragazzo la guarda

< tiene molto a te...e se ora ti vedesse qui ne sarebbe felice..>

Demet lo guarda confusa

< lui... lui ti ha parlato di me... di noi...>

Metin stringe le spalle un po' imbarazzato, spera di non aver fatto un danno al suo amico, Demet lo rassicura accennando un sorriso, mentre una lacrima scende sul suo viso

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