18. la lettera

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Derek POVS
Sapevo che si sarebbe rialzata, è immune a quel tipo di magia, mi sarei preoccupato se le avessero lanciato un crucio perché, anche se non lo da a vedere le fa male: è una fenomenale bugiarda, credo che potrebbe anche fare l'attrice da grande! Comunque, ritornando alla realtà, si alza e inizia a ridere con la sua risata da psicopatica, poi prende Riddle per un braccio, quanto lo odio, fa la stessa cosa con Styles e poi prende me con un tentacolo d'ombra. Devo ammettere che se non lo facesse in ogni occasione disponibile mi sarei spaventato! Ci porta davanti alla sua stanza e apre la porta, ma rimane scioccata, un po' come noi.
Ludovica POVS
Li porto nella sala comune serpeverde, vado davanti alla mia stanza e apro la porta, poi però rimango scioccata.
L: "tu?"
X: "io"
L: "cosa ci fai qui, mamma"
(mL= mamma Ludovica)
mL: "sono venuta qui solo per comunicarti una cosa, non mi è concesso rimanere purtroppo perciò quando sarai sola leggi la lettera che ti ho lasciato sulla scrivania"
D: "salve signora Denip, non sapevo della sua visita"
S: "ciao signora Lucia"
E come sempre Styles è corso ad abbracciarla.
L: "sono felice che della tua visita mamma"
Un grande sorriso sincero si fa strada sul mio volto, poi Styles si stacca e mamma mi viene in contro, mi bacia la fronte e se ne va.
L: "bene, ora che siamo soli devo spiegarvi alcune cose"
M: "si, per esempio chi era quella donna?"
L: "mia madre"
M: "ora si spiegano molte cose, ad esempio perché tu sia così bona"
D/S: "ok Riddle, sei morto!"
L: "ascoltatemi perché non lo ripeterò con tono calmo"
M/S/D: "sissignora signora capitana"
L: "bene, ma chiamatemi ancora mezza volta signora e vi apro la gola… con i denti!"
(citazione Teen Wolf, in pochi capiranno😏)
Annuiscono silenziosamente, così continuo il discorso
L: "il mio lato oscuro non si è impossessato di me stavolta"
M: "e quando sei caduta in ginocchio due volte? E quando ti sei sollevata a un metro e mezzo da terra? E quando hai fatto quell'urlo straziante di dolore? E quando-"
D: "si Riddle, abbiamo capito"
S: "sapevo che c'era qualcosa di diverso dall'ultima volta"
L: "all'inizio era tutto vero, ma poi sono riuscita a controllarlo, ma qualcosa è cambiato…"
D: "cosa intendi?"
L: "ho capito che non posso rinchiudere quella parte di me, che se lo avessi fatto ancora sarebbe bastato un nonnulla per spezzare le catene"
Rivolgo a Matteo uno sguardo, sperando che capisca di cosa parlo, obbiettivo riuscito perché mi fa un cenno positivo con la testa e mi invita a continuare.
L: "ora è una parte di me, non me ne vergogno e non la rinnego. Dopo quello che è successo in giardino ho capito che l'obscurus mi 'protegge', ma solo se mi concedo a lui"
S: "come hai fatto a respingere il dolore di quelle parole?"
L: "oh, non l'ho fatto… ma sono consapevole che sono solo parole al vento, mi hanno fatto male ma l'ho superata. È una cosa che mi portavo dentro da troppo ormai e avevo bisogno di sfogarmi. Inoltre nessuna parola può farmi male, non più! Ciò che è successo mi ha aiutata a comprendere quali fossero i miei amici e quali no, e gliene sono grata!"
M: "come hai fatto a sopravvivere a quella maledizione? Nessuno può sfuggire alla morte se toccato dal fascio di luce di quell'incantesimo."
L: "è merito loro se non sono morta, loro mi hanno insegnato a controllarlo. Quasi nessun incantesimo o magia può nuocermi, semmai giovarmi. Loro mi hanno insegnato ad assorbire gli incantesimi potenti, così facendo sono diventata sempre più potente. Qualche giorno fa tuo fratello mi ha cruciata, spezzando una parte della catena e risvegliando parzialmente il mio lato oscuro, poi quello che è successo oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso."
Mattheo è rimasto colpito dal mio racconto, ma dopo aver metabolizzato il tutto mi è venuto in contro.
M: "questo significa che puoi provare emozioni, giusto?"
L: "bhe, si… ma questo che c'entra ades-"
non mi fa finire la frase che mi bacia, portando le sue mani sui miei fianchi.
M: "non sai quanto ho aspettato per rifarlo!"
dice e mi bacia nuovamente, le sue mani scendono sempre di più fino ad arrivare al mio sedere.
D: "si ok ma adesso staccatevi!"
Non gli diamo ascolto così ci stacca lui.
S: "ookaay, la cosa si sta facendo imbarazzante…"
M: "perché ci hai separati?"
D: "1 perché già non ti sopporto, 2 perché nessuno può toccarla e 3 perché le tue mani sono scese fin troppo"
L: "ehm, ok adesso perché non ci calmiamo un po', che ne dite?!"
S: "cambiando argomento, tua madre prima ha accennato a una lettera che ti ha lasciato sulla scrivania"
L: "oh, giusto! Ora la leggo"
Mi dirigo verso la scrivania e vedo che effettivamente la lettera è lì, così la apro e la leggo silenziosamente:

Cara Ludovica,
ti sto scrivendo questa lettera perché non riuscirei a darti questa notizia a voce e di  persona, non riuscirei a guardare la tua faccia, la tua espressione, i tuoi occhi o la tua reazione. La verità è che non ne ho il coraggio! Anche tuo padre conosce la verità, ma voleva che fossi io a dirtelo. So che probabilmente dopo aver letto questa lettera sarai davvero infuriata e che ci odierai per il resto della tua vita per non avertelo detto prima, ma è stata la decisione più difficile della nostra vita! Ciò che dobbiamo dirti è che hai una gemella, ha la tua stessa età ovviamente e va nella tua stessa scuola, ma è stata smistata in grifondoro. Abbiamo chiesto al preside di non farvi incontrare per nessun motivo al mondo e così ha fatto. Ci dispiace di averti mentito per così tanto tempo, spero che un giorno tu possa perdonarci.
                           Con affetto, i tuoi genitori.

L: "non posso crederci…"
M/D/S: "COSA? Cosa c'è scritto?"
L: "io… Io ho una sorella, o meglio una gemella"

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Eyy, scusate l'assenza ma ieri sono stata impegnata tutto il giorno con un matrimonio e non sono riuscita a pubblicare. Ad ogni modo, spero che la storia vi stia piacendo, se così fosse vi invito a lasciare un commento o una stellina, per supportarmi un po'. Baci baci. Muah<3.

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