30. Tua sorella

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Sto per tirare un pugno ad Astoria, quando improvvisamente sento qualcuno fuori dalla porta, perciò mi blocco.
A: "cosa c'è? Hai paura di prendermi a pugni nel caso ti fai troppo male alla manina?!"
L: "non provocarmi"
Entra Draco, insieme a Tom e Blaise.
L: "ottimo, nessuno di importante. Possiamo continuare"
D: "che cosa ci siamo persi?"
M: "i fatti tuoi?"
Sc: "e questi tre chi sono adesso?"
Non mi interessa ciò che stanno dicendo perciò tiro uno schiaffo ad Astoria, che scappa via in lacrime, che fifona! Per uno schiaffo. Alzo gli occhi al cielo.
P: "come hai osato tirarle uno schiaffo e umiliarla davanti al ragazzo che le piace?!"
I: "non si mette bene"
L: "la prossima volta ci pensa due volte prima di venire a scassare a me e alla mia famiglia!"
Mi giro verso le mie migliori amiche e gli faccio l'occhiolino.
P: "te ne pentirai!"
L: "non mi pento mai di ciò che faccio"
P: "ooh, ti pentirai di essere uscita dalla pancia della tua stupida madre babbana!"
K/A/Ly/D/I/Sc: "COME SCUSA?!"
Nei miei occhi passa una fiamma di fuoco e i diventano rosso acceso, da fare invidia a barbaforte. Devo riuscire a farli tornare normali prima di rigirarmi. Non ci riesco, sono troppo arrabbiata.
L: "VADO.IN.CANERA.MIA… SCOTT, ISAAC, LYDIA, KIRA ED ALLISON VENITE SE POTETE. THEO, STILES MI FIDO DI VOI…!"
Mi allontano, quasi correndo, verso camera mia. È molto sicura perché ho fatto un incantesimo a tutto ciò che c'è in stanza per essere indistruttibile, perciò non c'è pericolo che io possa rompere qualcosa.
Mattheo's POV
Si allontana quasi correndo verso la sua stanza. Mi sono spaventato quando ho visto i suoi occhi cambiare colore e diventare infuocati. Ha chiamato tutti tranne me e Stiles, non ci sono rimasto male, almeno non più di tanto. Probabilmente quelli che ha chiamato hanno poteri soprannaturali oppure sanno cosa fare in questi casi, io non saprei come comportarmi.
Isaac's POV
Con dieci parole hanno distrutto l'autocontrollo di Lulu, non so come sia riuscita a trattenersi dall'uccidere quella ragazza, se fossimo stati nell'altra scuola avrebbe ucciso tutti quanti. È cresciuta moltissimo, e non intendo esteticamente, anche eh, ma io intendo a livello intellettuale.
I: "Lulu resta calma"
L: "non ci riesco"
Le sanguinano le mani, si sta conficcando gli artigli nella pelle.
Ly: "Ludovica apri le mani, così ti rimarranno le cicatrici!"
A: "Lydia ha ragione, devi trovare un altro modo per calmarti"
L: "altri modi non ne vedo al momento, se avete qualcosa da proporre fate pure!"
Si sta arrabbiando di più, non penso che riusciremo a resistere per tutto il tempo.
Sc: "non hai ucciso la ragazza, hai gli occhi rossi… SEI UNA VERA ALPHA?"
I: "SCOTT NON MI SEMBRA IL MOMENTO PER FARLE DOMANDE!"
Sc: "sisi hai ragione"
L: "non posso ucciderla per due motivi principalmente: 1 si sono una vera alpha e 2 mi espellerebbero da Hogwarts, mandandomi al carcere di Azkaban e dovrei passare il resto della mia vita lì. NON RIESCO A CALMARMI…"
Qui non si mette affatto bene, se continua così si trasformerà o in una lupa vera e propria o in un lupo mannaro, non va bene in nessuno dei due casi. Potrebbe anche fare uscire il suo lato oscuro, che è la cosa peggiore che le potrebbe accadere e che ci potrebbe accadere.
I: "sfogati su di me"
Scuote il capo, in segno di negazione, ma io insisto
I: "devi calmarti e per riuscirci devi sfogarti, quindi insisto che tu ti sfoghi su di me"
L: "… no"
Esce dalla stanza, con gli occhi ancora rossi e le mani sanguinanti. Non finirà affatto bene questa storia.
Ludovica's POV
Posso provare un altro modo per calmarmi, magari funziona. Scendo le scale del dormitorio con gli occhi ancora rossi e le mani che gocciolano sangue, mi dirigo verso mio cugino e il mio ragazzo ma purtroppo vedo che ci sono ancora le oche. Parkinson sta attaccata a Mattheo, cerca di baciarlo e si mette a cavalcioni su di lui, che tenta di respingerla, invano. Corro da loro e prendo Parkinson per i capelli.
L: "NON L'HAI ANCORA CAPITO EH?! DEVI STARGLI ALLA LARGA! NON TI DEVO AVVICINARE, NON LO DEVI GUARDARE E NOM DEVI PENSARE A LUI! NON TI VUOLE E MAI TI VORRÀ! FATTENE UNA RAGIONE, PER LUI ERI SOLO UN GIOCO!"
La trascino fuori dalla sala comune tirandola per i capelli, torno dentro e faccio la stessa cosa con le altre due. Rientro dentro, leggermente più calma, ma poco, e mi siedo affianco a Mattheo. Lui ha un ghigno sul volto, probabilmente per la scenata che fatto con Parkinson.
L: "che c'è?!"
Dico con tono scorbutico, sono piuttosto arrabbiata, so che non dovrei perché quelle sono solo delle galline e i loro insulti non dovrebbero colpirmi ma… quando hanno parlato della MIA FAMIGLIA, quella di sangue e quella composta da tutti i miei amici e le persone a cui tengo di più, non c'ho visto più! Mi so contenere se c'è un contesto personale, cioè se la cosa colpisce me e soltanto me, ma i miei cari non li devono toccare!
M: "hey"
Mi alza lo sguardo verso di lui, stavo guardando un punto fisso.
M: "calma"
Mi prende le mani nelle sue e solo ora mi rendo contro di aver stretto nuovamente i pugni, stavolta non tanto da fare conficcare gli artigli nella carne; ho ancora il sangue secco di prima, dovrei ripulirmi prima che qualcuno mi veda e pensi che ucciso qualcuno.
M: "vieni qui"
Mi avvicina a lui e mi bacia, con questo tutti i miei problemi scivolano via e finalmente mi calmo. Ci stacchiamo, io sono serena, per il momento almeno. Scendono i miei amici.
Sc: "sei calma?"
Annuisco.
K: "come ci sei riuscito?"
Dice, guardando Mattheo, che si gratta la nuca.
M: "non lo so… l'ho soltanto baciata"
I/Sc: "COSA HAI FATTO TU?!"
Si precipitano da Mattheo, ma Allison e Kira si mettono in mezzo, fra loro e noi.
L: "non mi fate le solite scenate di gelosia per favore!"
I: "non avevi mai dato un bacio, prima di quest'anno almeno e poi ci dici di non fare scenate?!"
Sc: "vogliamo ricordare cosa è successo l'ultima volta?"
In quel momento mi assale la tristezza.
Sc: "scusa… io non volevo-"
L: "tranquillo, va tutto bene"
Faccio un sorriso finto, anche se in realtà sono leggermente triste, ma non lo farò vedere! Io sono la stronza che si mostra con pochi, qui ci sono veramente troppe persone!
S: "ah, comunque veniva qui a scuola"
L: "veniva?"
Sorrido lievemente, con un sorriso da psicopatica.
S: "sai cosa intendo"
Dice e mi fa l'occhiolino.
M: "no scusate eh… avete intenzione di ascoltare tutto quanto voi?!"
Dice, riferendosi a Tom, Draco e Blaise.
B: "si, è interessante origliare le vostre conversazioni"
MA COME SI PERMETTE A PARLARE?!
L: "Theo, di a Zabini che se parlerà di nuovo in mia presenza gli taglierò…"
Non lo posso dire vero?! Bene, mi arrangerò diversamente.
L: "…la lingua, così vediamo come fa a dare del mostro a coloro che incontra. Digli anche che io non dimentico, semmai immagazzino i ricordi, ma prima o poi io ho sempre la mia vendetta!"
M: "c'è bisogno che io ripeta?"
Dice Mattheo scocciato, riferendosi a Zabini.
B: "sai, mi piace provocare la gente, ma molto di più provocare te. Comunque, non ti hanno mai detto che non fa bene portare rancore? Tua sorella non ne porta, anche perché probabilmente nemmeno da chi sono, ci frequentiamo, sai"
I/Sc/K/Ly/A: "HAI UNA SORELLA? MA SOPRATTUTTO, CHI È LUI? E POI, TI HA CHIAMATA MOSTRO?"
Non posso perdere così facilmente la calma, è troppo facile. Gli do le spalle, sapendo che potrei, molto probabilmente, pentirmi di non aver reagito; più avanti potrei anche dirgli o fargli qualcosa, se continuerà con le sue frecciatine.
L: "sta lontano da mia sorella"
Sono girata di spalle. Io non so mai le spalle alle persone con cui parlo, le guardo meglio occhi, sfidandole con lo sguardo, spaventandole, facendo vedere che non ho paura di loro. I miei amici lo sanno, perciò si straniscono quando vedono che non lo guardo dritto negli occhi.
D: "che succede? Perché non lo guardi? Guardi sempre le persone negli occhi quando parli con loro!"
L: "non aspettatevi una mia reazione, sono cresciuta e non perdo il controllo così facilmente. Se volete, ve lo sconsiglio fortemente, potete sfidarmi, vedere se realmente è come dico, ma io non ho posto un limite alla mia pazienza, o meglio: io lo so il mio limite, voi no; quando la pazienza finirà nei confronti di ognuno o di uno di voi sarete i primi a saperlo, fino ad allora non ne sarete a conoscenza. Quando e se la mia pazienza avrà termine non mi farò problemi a reagire alle provocazioni, devo ancora stabilire, però, se quando e se reagirò la mia pazienza tornerà al punto di partenza o se resterà a zero… sono ancora indecisa su questo punto. Voi che dite?"
T: "che dovresti valutare questo punto a seconda della persona e ciò che ti ha fatto"
L: "giusto, hai ragione. Da quando mi dai consigli tu? Non ci odiavamo a vicenda?"
T: "non siamo obbligati, sono un buon amico, abbiamo semplicemente iniziato male…"
L: "già… vabè, se vuoi puoi unirti a noi… anche tu se lo desideri"
Dico quest'ultima parte indicando Malfoy.
D/T: "con piacere"
Si avvicinano tutti e tre, ma Kira, Allison e Lydia fermano Zabini, sapendo già che non l ce lo volevo nella mia cerchia.
L: "grazie ragazze"
B: "lasciatemi passare, stolte ragazzine!"
Ly: "suiokrukrudecudaio sudechechedecaciupaio suticiu citicati?"
(linguaggio in codice delle ragazze)
L: "mi dispiace ragazze, sarà per la prossima volta… suiottitti tdeciucuciucopade teca checupachedeio catide codeiodetipapade"
Fanno un ghigno soddisfatto ed Allison, che è la più brava in questo, gli tira un calcio nelle parti basse. Dopo questo Zabini si accascia per terra, mugolando per il dolore.
T: "ma che lingua parlate?"
M: "ti prego non parlarmi in quella lingua strana, già non ti capisco quando parli italiano, figurati quando parli in quel modo"
A: "non c'è pericolo che con te parli quella lingua, non la sai decifrare, solo noi possiamo"
D: "come fate? Io faccio fatica già a parlare italiano, figuriamo altre lingue"
L: "conosci solo l'italiano?"
D: "si, perché tu quante lingue conosci?"
L: "italiano, francese, inglese e la lingua di prima"
Draco rimane a bocca aperta, così come Theo e Tom.
T: "conosci la lingua dell'amore?"
L: "già, ma non è solo la lingue dell'amore; è una lingua estremamente elegante, in tutte le celebrazioni formali a cui sono andata sanno parlare tutti il francese, non perché sia la lingua dell'amore ma perché è la lingua più elegante che esista, a mio parere. Inoltre, siccome parlo fluentemente il francese mi chiedono spesso di fare discorsi"
Sc: "non sbaglia una parola, sa cosa dire in ogni contesto in francese. Se le chiedessi di spiegare la lezione di pozioni in francese la saprebbe fare senza alcun problema!"
Arrossisco.
L: "non esagerare, Apha²"
M: "Apha²?"
L: "si, lunga storia"
(Apha¹= soprannome che Ludovica, solo Ludovica, può dare a Scott)
S: "lo chiama così da quando lo conosce"
L: "già!"
A: "nessuno oltre a lei può chiamarlo così, dico bene?"
Io annuisco e Scott mette un braccio sulle spalle di Allison. CHE CARINI CHE SONOOO!

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