33. forme di sfogo

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Ludovica's POV
Arrivo in Sala Comune, pronuncio la parola d'ordine e vedo i miei amici, alcuni dei quali sono letteralmente furiosi.
Sc: "MA CHE COSA TI È SALTATO IN MENTE!?"
L: "dici a me?"
Sc: "certo, a chi se no!?"
L: "lo sapete come la penso e non potevo certo fargliela passare liscia! Si è permesso di prendere in giro me, te, Isaac e anche Derek, senza considerare gli altri amici e amiche che sono come noi! Di certo non si permetterà più di fare una cosa del genere. È stato anche divertente guardare la sua faccia pietrificata dopo che gli ho ululato davanti tutta la rabbia che provavo, mi sono sfogata un po'."
Dico ciò con un ghigno misto a nervosismo.
I: "per quanto appoggi le tue scelte… Ludovica ti rendi conto che lo hanno sentito anche gli umani, come Malfoy. Come minimo faranno delle ricerche su quanto accaduto ed è probabile che risalgano a noi!"
L: "sai quante probabilità ci sono che risalgano a noi? Nessuna. A meno che Malfoy si sia arrabbiato con me dopo che ha provato a baciarmi e mi sono scansata almeno due volte."
M: "cos'ha cercato di fare quel verme?!"
Non lo guardo nemmeno, sono ancora arrabbiata per prima. Non si fida di me… Devo pensarci un po' su.
L: "io me ne vado in camera"
A: "non vuoi stare con noi? Magari giochiamo a qualcosa"
L: "non ne ho voglia, grazie comunque A"
Vado ad abbracciarla e poi vado verso le scale del dormitorio, mi giro un attimo e vedo che mi stanno guardando tutti, li saluto con un gesto della mano e salgo le scale, dirigendomi verso camera mia. Entro e mi butto sul letto, non so per quale motivo ma mi viene da piangere… Le lacrime minacciano di uscire ma io non glielo permetto, mi sono ripromessa di non piangere senza un effettivo motivo, non posso usare questo come valvola di sfogo. Ho deciso, da oggi mi iscrivo a box! Mi cambio e metto qualcosa di comodo per andare in palestra, lì potrò picchiare le persone senza essere denunciata, non è fantastico!? Sì, lo è!

 Ho deciso, da oggi mi iscrivo a box! Mi cambio e metto qualcosa di comodo per andare in palestra, lì potrò picchiare le persone senza essere denunciata, non è fantastico!? Sì, lo è!

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outfit per la box👆

Prendo un borsone, dove metto l'essenziale per palestra e scendo giù.
K: "dove vai?"
L: "mi iscrivo in palestra"
M: "perché?"
L: "perché in questo modo potrò picchiare la gente senza essere denunciata"
E magari torno anche in forma…
I: "perché ci vai vestita così?"
Alzo gli occhi al cielo e continuo a camminare, mi avvicino a Sacco e gli scompiglio i capelli con la mano.
L: "perché così sto comoda, smetti di essere così geloso"
Dico sorridendo.
M: "non mi saluti?"
Fa gli occhioni. Mi fermo di colpo… Non so che fare, lui non si fida di me e non ne conosco nemmeno il motivo. Si alza e mi viene vicino.
M: "so che pensi che non mi fido di te ma ti giuro che non è così! Mi fido di te, davvero."
Lo abbraccio molto forte e lui ricambia.
M: "e non devi andare in palestra per ritornare in forma… Sei già perfetta così!"
Mi ha letto di nuovo la mente! Metto il broncio e notandolo mi bacia a stampo sulle labbra.
L: "tu fai box?"
M: "si, perché?"
L: "magari posso venire nella palestra dove ti alleni tu!"
M: "no, non se ne parla! Dove vado io è pieno di ragazzi con troppi ormoni che non riescono a tenere gli occhi o le mani a posto! Hanno fatto cambiare palestra a diverse ragazze, infatti ora ci sono solo maschi"
L: "e bè?"
M: "no"
L: "anche in altre palestre ci sono un sacco di ragazzi, ma in quelle non ci sei tu"
M: "ok vieni da me!"
L: "mi vado ad iscrivere, vieni con me? Magari ci alleniamo insieme."
M: "vengo con te ma trovo difficile che ci potremmo mai allenare seriamente assieme, avrei paura di farti del male e ti lascerei vincere."
L: "stai dicendo che perderei perché sono troppo debole per batterti?!"
M: "può essere"
L: "bene allora, vai a cambiarti. Se non scendi entro cinque minuti vado da sola"
Si fionda nel suo dormitorio.
L: "avete sentito quello che ha detto?"
A: "non sa contro chi si sta mettendo!"
Si mette a ridere, insieme a Lydia e Kira.
S: "tu lo sai che lui fa box da quando è nato vero?"
L: "e allora?"
T: "è il più forte della palestra, a proposito ci vado anche io lì e ti sconsiglio veramente di andarci!"
L: "sai che non seguirò il tuo consiglio ma voglio sapere perché vi spaventa tanto che io vada in quella palestra"
T: "perché hanno violentato verbalmente e fisicamente diverse ragazze lì!"
Spalancò gli occhi… non mi aspettavo una cosa simile.
L: "bene, vorrà dire che le vendicherò una ad una!"
T: "tu non capisci! Sono tutti molto forti lì dentro e nessuno di loro si fa dire di no, anche perché in realtà nemmeno chiedono, agiscono e basta perché sanno che una ragazza più debole di loro non potrebbe opporsi o fermarli!"
L: "si esatto, una ragazza più debole di loro, non certamente io!"
Scende Mattheo e rimango per qualche secondo estasiata, è un cavolo di Dio greco! Indossa una semplice maglia bianca che lascia intravedere i suoi addominali scolpiti e dei pantaloni grigi di una tuta.
L: "tu non esci vestito così!"
M: "perché scusa?"
L: "perché lo decido io, vai a cambiarti! Anzi vengo anche io così scelgo cosa devi metterti!"
Ly: "poco gelosa dicevano"
L: "no ma tu sei fuori!"
Prendo Mattheo per un braccio e lo trascino in camera sua, apro la porta e lo faccio entrare, per poi richiuderla alle mie spalle.
M: "tu lo sai che a box mi toglierò la maglietta, vero?"
L: "mmh… tanto hai detto che ci sono solo maschi, giusto? E poi lì sono giustificata se prendo a botte qualcuna, qui no. Lì mi godrò semplicemente la vista"
Gli faccio l'occhiolino e faccio un ghigno.
M: "vabè ma io non mi cambio"
L: "oh sì invece, a meno che tu non voglia che io faccia una strage o che cavi gli occhi a più di qualcuna"
M: "a me non cambia nulla"
Dice facendo spallucce.
L: "guardati! Si vedono tutti gli addominali, solo io posso vederli perciò o ti metti un altra maglia o ti metti una felpa!"
M: "potrei dire lo stesso di te!"
L: "ok, allora io mi vado a cambiare se lo fai anche tu!"
M: "bene"
Ci stringiamo la mano e io esco dalla sua stanza e mi dirigo nella mia. Solo che per andare nella mia stanza devo attraversare da sola tutto il corridoio del dormitorio maschile, da sola e con una tuta "provocante", se così si può definire. Sento la porta scricchiolare, così mi giro e vedo Mattheo con una maglietta larga nera, che non lascia intravedere un bel niente, sorrido spontaneamente e lui mi lega una sua giacca attorno ai fianchi.
L: "non mi piace"
Mi tolgo la felpa dai fianchi, non si abbina al mio outfit.
M: "bene, significa che non mi lasci altra scelta, piccola"
Oddio, non mi chiama così da un sacco di tempo.
Ok smetti di farti film mentali e vedi cosa vuole.
Zitta coscienza!
M: "o ti metti la giacca oppure faccio io!"
Incrocio le braccia al petto, ma poi mi ricordo di come sono vestita e mi rendo conto dell'enorme cavolata che ho fatto solo che quando Mattheo spalanca gli occhi, abbasso istintivamente le braccia e prendo la felpa, me la leggo alla vita e inizio a camminare, seguita da Mattheo. Lui si avvicina, da dietro, al mio orecchio
M: "ti rendi conto di cosa hai fatto e delle conseguenze delle tue azioni, vero?"
Annuisco, imbarazzata.
M: "continueremo dopo questo discorso… In verità ci sono diversi discorsi lasciati in sospeso, dovremo risolvere un po' di conti in sospeso prima di questo, non credi anche tu?"
Annuisco, con un ghigno in faccia. Scendiamo le scale e arriviamo in sala comune.
T: "sei riuscita a farlo cambiare?!"
L: "si, esattamente"
M: "in cambio però si deve cambiare anche lei"
Ly: "come prego? Sei una bomba sexy così! Perché dovresti cambiarti? Ci vuole stile anche quando si va in palestra!"
A: "da quando ti fai dire come vestirti?!"
L: "da quando sono a disagio anche io vestita così"
A: "ah, ok allora. Ma lo decidiamo noi come ti devi vestire"
M: "oh no. Voi la fate vestire peggio di come sta ora e voglio ricordarvi della gente che sta in quella palestra!"
K: "ragazze ha ragione Mattheo, lasciamo che per una volta si vesta come le piace e come sta comoda"
L: "grazie Kira, però anche quando mi vestite voi mi piace e ci sto comoda! Ora però vado a cambiarmi che è già tardi!"
Mi dirigo in camera mia insieme a Mattheo e vado verso l'armadio, per decidere cosa mettere.
L: "decidi tu per me? Io non conosco quella gente e ora non ho voglia di scegliere come vestirmi"
M: "perfetto"
Esce dall'armadio una felpa oversize e dei pantaloni larghissimi, che per giunta non stanno nemmeno bene insieme!
L: "qualcosa di stiloso e adatto ad una palestra magari, grazie!"

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