In una nuova scuola, Evie Collins deve combattere contro la sua irrefrenabile curiosità, per non finire nei guai.
Ma due occhi neri la istigheranno ancor di più a mandare all'aria ogni proposito che si era prestabilita.
Mistery Romance/ Enemies to l...
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"Insegnami a scordare di pensare." -William Shakespeare
Evie
Avevo sempre amato il mondo che si nascondeva dietro i libri.
Un mondo dove prima o poi, una persona che aveva paura dell'amore , lo trovava proprio negli occhi di una persona, e ci si perdeva, come in un labirinto.
Ci si perdeva così tanto che ad un certo punto non cercava più l'uscita, ma altre sfaccettature di quel posto, che all'inizio spaventava tanto.
E alla fine, si rendeva conto di aver avuto paura semplicemente di se stesso.
Perché l'amore è vedere il proprio riflesso, nelle iridi di qualcuno che ti ha saputo guardare con il cuore, e con quegli occhi, ti ha saputo osservare e capire.
«Evie, ci sei?» la voce squillante di mia sorella mi riporta alla realtà.
Distolgo lo sguardo dalla luminosa Atlanta e sorrido.
«Si, ci sono. Stavo pensando.»
«A cosa?» mi domanda lei, con un tono carico di curiosità.
«Ti ho lasciata da sola con papà, mi sento in colpa.» confesso, sbuffando appena.
Lei si lascia scappare un sospiro, poi continua a parlare.
«Evie, hai lavorato tanto per quella borsa di studio, goditela.»
Rimango in silenzio per qualche secondo, poi annuisco.
Dalla videochiamata ancora aperta, vedo mia sorella sorridere, e di rimando, lo faccio anche io.
«Sai, ho saputo che nella tua scuola c'è una squadra di nuoto... potresti-»
Mi irrigidisco sul sedile dell'autobus. «No.» sentenzio, con voce piatta.
«Ma Evie, potresti pensarci..» tenta lei, ma sono irremovibile.
Come poteva chiedermi una cosa del genere?
Dopo quello?
«Sono arrivata, ti chiamo quando arrivo in stanza.» mi affretto a dire, prima di scendere dal bus.
Mi guardo in torno, cercando di capire come gestirmi, e rimango a bocca aperta per qualche secondo.
Un alto cancello bianco appare nella mia visuale.
Faccio scorrere lo sguardo su tutte le staccionate in metallo, che si ferma sulle due lettere in oro, poste sulla parte più alta.
