In una nuova scuola, Evie Collins deve combattere contro la sua irrefrenabile curiosità, per non finire nei guai.
Ma due occhi neri la istigheranno ancor di più a mandare all'aria ogni proposito che si era prestabilita.
Mistery Romance/ Enemies to l...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
⚠️
è un capitolo molto importante, per ogni pov per avere la miglior esperienza di lettura avrete una canzone consigliata. Buona lettura🩵
"Sunsetz" -Cigarettes After Sex. ⬇️
S a m ' s P O V 🥂
Sto fissando lo schermo del mio cellulare da dieci minuti, cercando di metabolizzare il messaggio che ho appena ricevuto da Jude.
In quest'ultimo periodo ci stiamo avvicinando parecchio, ci vediamo ogni giorno dopo scuola e studiamo insieme, per poi passare la serata sul divano a guardare film mentre mangiamo schifezze. Avrei voluto provare a sfogarmi con lui, a raccontargli di come mi sentissi, ma c'è qualcosa che mi frena.
Lui sono certo che mi ascolterebbe, e anche io farei lo stesso, ma in me vive ancora la paura di essere troppo o troppo poco.
Jude: Usciamo tra poco? Andiamo al parco vicino la scuola.
Tentenno prima di recuperare nuovamente il cellulare e digitare frettolosamente una risposta.
Certo, a che ora ci vediamo e dove?
La risposta arriva immediatamente.
Jude: Trenta minuti ti bastano per uscire?
Si, certo.
Jude: Allora è deciso, a dopo.
Sorrido istantaneamente notando il cuore mandato subito dopo. Ripongo il cellulare e apro l'armadio, in cerca di qualcosa di decente da indossare.
Dopo aver quasi avuto una crisi nervosa opto per un semplice pantalone beige e una camicia larga verde. I capelli sono una nuvola castana e mossa, che ormai ho rinunciato a sistemare.
Mi guardo allo specchio per l'ultima volta e sorrido. Sorrido davvero. Perché mi sento felice dopo tanto tempo.
Dopo Leo.
Fuori è ormai buio e nel cielo si possono intravedere solamente la luna e alcune nuvole a contornarla, come per proteggerla da qualcosa. Prendo il mio cellulare dal mio comodino e scendo di fretta le scale, recuperando dall' attaccapanni il mio amato giubotto imbottito.
È dicembre, fa freddo. Non capisco come certa gente faccia ad uscire ancora tutta scollata. Apro la porta con un gesto rapido e sussulto notando Jude poggiato contro la parete del portico.
