In una nuova scuola, Evie Collins deve combattere contro la sua irrefrenabile curiosità, per non finire nei guai.
Ma due occhi neri la istigheranno ancor di più a mandare all'aria ogni proposito che si era prestabilita.
Mistery Romance/ Enemies to l...
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"There's thing i wanna say to you but i'll just let you l i v e"
E v i e ' s P O V 🥀
"Your lips, my lips, apocalypse "
«Come sono andate le lezioni?» la domanda che mi porge Sam mi fa tornare alla realtà.
«Cosa?»
«Le lezioni, sono andate bene?» mi ridomanda con un sopracciglio inarcato.
«Oh, si. Tutto bene, a te?» alla mia domanda lui annuisce soltanto, continuando a camminare al mio fianco.
In questi giorni noto dei strani comportamenti da parte sua, è come se fosse costantemente all'allerta e un po' lo capisco: Con Leo ancora nei paraggi anche io sono preoccupata, a maggior ragione per essere la responsabile della sua ferita alla gamba.
Arriviamo al mio armadietto e Sam poggia la schiena contro di esso, sorridendomi appena. «Che hai?» gli chiedo, e lui sembra tornare alla realtà.
«Niente, pensavo.»
«A cosa?»
Lui rimane in silenzio e capisco immediatamente di aver ragione, sentendomi anche in colpa per non averlo notato prima. «Leo?»
«Ho davvero paura, Evie. Ho paura che possa tornare e farvi del male.»
«Non hai paura per te stesso?»
«Ho smesso di avere paura di lui al primo schiaffo che mi ha tirato.» afferma quasi impassibile se non fosse per i suoi occhi lucidi, che al minimo movimento si lasciano scappare una lacrima.
Lo stringo a me all'istante ma non si lascia andare al pianto, si limita semplicemente ad aggrapparsi alle mie spalle.
Sento una presenza alle mie spalle, e senza farmi notare più di tanto mi volto leggermente, notando Ryan fissarci con la testa china. Possibile che non si avvicini?
«Walker e Collins sono la nuova Biancaneve e il principe azzurro, solo che quest'ultimo è uno dei nani?» sento la voce di uno dei ragazzi nel mio corso di biologia ma non mi volto, bloccando la testa di Sam sulla mia spalla.
Vedo Ryan scattare in allerta ma gli faccio l'occhiolino, sperando che mi abbia notata.
«Non parlate? Chi tace acconsente.» continua il ragazzo, e la mia pazienza sta ormai arrivando al limite.
