16. Tell me a pretty liars

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POV








«Chi te l'ha veduta?»

«L-lo giuro non ne ho idea»

Scricchiolio di ossa frantumate. Le mie nocche, ormai sbucciate, andarono nuovamente in collisione con la sua mandibola.

«Smettila con le stronzate e dimmelo» ringhiai furioso ad un soffio dalla sua faccia.

«N-non lo so» piagnucolò.

Un'altro colpo secco.

«Se non la smetti di mentire, vedrai bene quanto un paio di ganci destri possono far diventare irriconoscibile qualcuno»

La mia minaccia gli fece uscire gli occhi fuori dalle orbite. Di solito mi piaceva avvertire il presagio in maniera molto velata e discreta. Il buon viso da cattivo gioco.

L'angelo che parla con le parole del diavolo.

«I-io non l'ho mai visto in faccia. A-aveva il volto coperto da un cappucc-»

Schiocco di pelli scontrarsi. Il suo capo ansimante cadde sul pavimento, mentre il sangue gli usciva a fiotti dal naso.

«Zach, non sono un tipo che scherza. Non scherzo quando ti dico che ti ridurrò in una poltiglia di merda se non parli adesso. Ti conviene smetterla di piagnucolare come un bambino e parlare»

Mitchell provò a drizzare la schiena, ma l'altra mia mano che teneva in pugno il suoi capelli lo costrinse a stendersi sul marciapiede.

«Non è il tipo a cui di solito c-compro la droga» si bloccò e sputò sangue «M-mi si è avvicinato ed è venuto a parlarmi dietro il locale. Diceva che lo mandava il mio amico, e che mi aveva portato quello che gli avevo chiesto»

«E cos'è che gli avevi chiesto?»
Gli strinsi ancor di più il cuoio capelluto.

«Soltanto dei tranquillanti»

Lo tirai per i capelli, schiantandolo contro il marciapiede.

Spalancò la bocca per urlare, ma il grido fu strozzato dall'ennesimo rantolo di sangue che gli colò dai lembi.

«Io gli avevo chiesto qualcosa che potesse calmarla un pochino e lui mi ha dato q-quella bustina»

«Bustina di cosa»

«Ecstasy» digrignò i denti.

La rabbia mi ribollì nel sangue, mentre le nocche mi sbiancarono alla presa.

«Descrivimi meglio la situazione»

«Ehm, s-si. Allora-» balbettò.

Gli afferrai la mano e frantumai con uno schiocco secco una falangetta. Il suono risuonò tra le pareti come un'eco.
«Subito Mitchell. Non ho tempo da perdere con le tue lacrime»

Tossicchiò con gli occhi lucidi «Sono uscito per incontrare il mio amico, e questo tipo mi è avvicinato dicendo di essere stato inviato da lui. P-parlava poco e non alzava mai lo sguardo incappucciato. Mi consegnò la bustina e se ne andò»

Slivers of HopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora