prendetevi una bella camomilla ☕️altrimenti rischierete una crisi di identità
N I G E L
POV
Essere l'amico silenzioso e in disparte all'interno del gruppo avrebbe dovuto farmi sentire diverso. In modo dispregiativo. Anche se in confronto a Xander e Anderson, le nostre abitudini erano simili così come gli interessi
Però non ero esuberante come Xander, e nemmeno come l'altro.
Ero anche l'ultimo arrivato, quindi lo potevo anche capire.
E poi era nel mio carattere restarmene un po' all'angolo ad osservare, anche quando era troppo tardi.
Anzi, soprattutto quando era troppo tardi ormai.
Devo richiamarlo
Devo farlo.
Uscii dal bagno, accigliato già di prima mattina, a suoni di citofono che mi ronzava fastidiosamente le orecchie.
Qualcuno stava suonando il campanello. Ripetutamente.
Da dieci fottuti minuti.
Erano le sei e mezza, il cielo fuori era ancora scuro e io ero appena entrato sotto il getto gelido, e mi rompeva uscire subito per vedere chi era. Quindi mi ero deciso a ignorarlo.
Che idea del cazzo.
Dieci minuti a sentir un cigolio interrotto provenire dal salotto.
Ci metto piede nero in volto, gocciolando dappertutto e con solo un'asciugamano a fasciarmi il bacino. Lo schermo del citofono si illuminava ad intermittenza.
Schioccai la lingua al palato appena vidi chi era.
Certo.
Chi poteva mai rompermi i timpani di prima mattina se non Ibbie?
«Dieci minuti. Dieci minuti al gelo ho dovuto aspettare! Ma si può sapere perchè ci hai messo così tanto a rispondere!?» Ibbie blaterò varcando l'ingresso, appena gli sbloccai il cancello premendo il pulsante.
Ibbie non era mai stata un'affermata nella corsa, ma quando c'era da lamentarsi con qualcuno sfecciava.
«Ero sotto la doccia Ibbie, non ti stavo aspettando»
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Slivers of Hope
Teen Fiction𝗦𝗢𝗙𝗧 𝗗𝗔𝗥𝗞 𝗥𝗢𝗠𝗔𝗡𝗖𝗘 Bugiarda patologica e insensibile cuore di ghiaccio. Rachel Conder nasconde tutt'altra natura dietro il viso innocente e i grandi occhi color miele. Decide di lasciarsi alle spalle un anno burrascoso e scappare da...