Capitolo 24

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Sono passati un paio di giorni che Grace è qui da me, oggi dovrei uscire con la mia compagna, ma ancora devo informare a Grace di questa uscita.

Sono le 17, per le 19:30 avevo detto uscire con Alba, quindi vado da Grace a parlare, "Tesoro ti posso parlare?" gli chiedo, "Si" dice, "Stasera esco, non so a che ora ritorno" dico, "Esci con la tua compagna?" chiede, "Si, alle 19:15 me ne vado, se vedi che si fa tardi e non mi ritiro, tu vai a dormire" dico, "Va bene papà" dice, quando mi chiama papà di un lato mi sento felice, ma dall'altro mi sento male, la lascio fare quello che vuole e mi vado a sistemare.

Per le 18:50 sono pronto, ma prima di andare, per si o no nascondo bene le lamette, poi vado in cucina e trovo Grace che fa merenda, "Non mi piace come sei vestito" dice appena mi vede, "Che c'è di male?" chiedo, "Marrone e nero insieme mai, non stanno bene" dice, "Allora perché non me li scegli tu i vestiti la prossima volta?" chiedo, "Se hai tempo ti sistemo pure ora" dice, guardo l'orologio sul mio polso, sono le 19 in punto, "Si" dico, lascia quello che stava facendo, si pulisce, poi mi trascina nella mia camera da letto, mi fa sedere nel letto e lei apre l'armadio, controlla tutti i vestiti che ho, alla fine sceglie una camicia henley a forma di maglietta con il colletto alla coreana di colore grigio e un paio di pantaloni blu, "E le scarpe ti puoi lasciare queste che hai" dice, "L'abbinamento non mi piace" dico, "Fidati e cambiati" dice restando in stanza, mi inizio a spogliare rimanendo solo in boxer e calze, sento il suo sguardo adosso, non mi da nessun fastidio, anzi mi piace, appena finisco di vestirmi, si avvicina, si mette in punta e mi sistema meglio la maglietta, metto le mani sui suoi fianchi per non farle perdere l'equilibrio, appena finisce mi abbraccia, ricambio, "Stai attento" dice, "Tranquilla" dico baciandogli la fronte, scendiamo di sotto, prendo il portafoglio, le chiavi e le sigarette, "Non andare a dormire tardi" dico, "Non ti assicuro niente" dice mi bacia la guancia ed esco di casa.

*Grace
Rimango sola, mi vado a fare una doccia calda, nel frattempo che faccio riscaldare l'acqua vado a prendere il pigiama e le mutandine, la notte dormo senza reggiseno che mi da fastidio, il cambio lo appoggio sullo sgabello del bagno, chiudo la porta, mi spoglio ed entro in doccia, appena l'acqua tocca il mio corpo mi rilasso, ma nel frattempo inizio a pensare, penso a Chris che stasera farà sesso con quella, sarà bravo a letto, d'istinto porto una mano la sotto e mi inizio a masturbare pensando a lui, quando vengo mi inizio a lavare.

Dopo che mi vesto e pulisco il bagno, prendo le cuffie con il telefono, il libro "Jane Eyre" e un plaid e mi metto nella veranda chiudendo la porta, attacco le cuffie al telefono e faccio parte la musica e inizio a leggere il libro, sto li finchè non mi addormento nel divanetto.

*Chris
Sono già le 23, siamo da poco usciti dal ristorante e nel frattempo ci siamo fatti una piccola passeggiata a Roslindale, "So che è venuto Hugh" dice Alba, "È venuto a parlare per la custodia dei miei figli" dico sincero, "Una non è maggiorenne?" chiede, perdo un battito, si riferisce a Grace, "Non è mia figlia" dico, "Non ha il tuo cognome?" chiede, "Si, ma è figlia di un'altro" dico, ma perchè continuano ad aprirmi le ferite, mi fa male pensare che la ragazza che ho cresciuto da quando è nata ad ora non sia tua figlia, con tutto che la amo immensamente, anche più della mia stessa vita, "Quindi rimangono Jeremy e Lottie" dice, "Si" dico, "Li voglio conoscere, anche a Grace, so che è importante per te" dice, "Grace la conoscerai presto, è qui a Boston, ma per Jeremy e Lottie non so quando li conoscerai" dico, "Ma perchè non la portavi a Grace, mi avrebbe fatto piacere" dice, "Non è bello portare la propria figliastra a un appuntamento insieme alla propria compagna, e poi non sarebbe stato bello farle fare la terza incomoda" dico, è la prima volta che la chiamo figliastra, "Hai ragione" dice, "Ti dispiace se chiamo un'attimo a Grace?" le chiedo, "No, vai" dice, prendo il telefono facendo partire la chiamata, squilla la prima volta, squilla la seconda volta, squilla la terza volta e si stacca la chiamata, lei risponde sempre anche quando dorme, mi prendo di panico, non avrà mica trovato le lamette? Vado da Alba, "Ti dispiace se ci ritiriamo? Grace sta poco bene" dico cercando una scusa, "Spero niente di grave" dice, "Ha la nausea, non vorrei che è da sola e si sentisse peggio" dico iniziando ad andare in macchina, "Vuoi che vengo con te?" chiede, "Tranquilla, ti accompagno a casa, poi ti faccio sapere" dico.

Lascio di corsa ad Alba a casa sua e vado a casa mia sfiorando il limite di velocità, parcheggio nel garage, entro in casa, "Grace" dico forte, non risponde, in cucina e nel soggiorno non c'è, salgo nella mia camera da letto che la condivide con me, accendo la luce, non c'è, vado in bagno non c'è, non mi risponde neanche quando la chiamo, dove cazzo è, in tutto ciò mi è partita la tachicardia e ho il respiro corto, mi sto spaventando, da come tremo mi accascio per terra, sento dei passi,  "Grace?" chiedo, vedo la sua figura, appena mi nota si mette alla mia altezza, "Che hai?" chiede preoccupata, "Mi manca l'aria" dico, mi toglie la maglietta per farmi respirare meglio, sto avendo un cazzo di attacco di panico per lei, ma almeno so che sta bene, con tutto che è con me non mi calmo, sento la sua piccola mano sulla mia guancia, ci guardiamo negli occhi, mi manca peggio l'aria, mi bacia, il mio cuore trema, il mio cuore ha tremato sempre per lei, dal primo giorno che l'ho guardata negli occhi e presto ne pagerò le conseguenze, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere finchè non la perderò definitivamente.

Quando sono calmo mi stacco da lei, non la guardo neanche in faccia, "Non lo fare più" dico, "Non sapevo cosa fare" dice allontanandosi da me, "Sono il tuo patrigno, siamo passati da portarti a scuola a baciarci e questo non va bene" dico, "Ma mi spieghi perchè hai avuto l'attacco di panico?" chiede, "Ti avevo chiamato e non hai risposto, mi sono iniziato a spaventare, poi quando sono arrivato, ti ho cercato e non ti ho trovato e sono peggiorato" dico, "Ma ti è successo prima d'ora?" chiede, "È la prima volta" dico sincero, "Mi dispiace tanto" dice.

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