Capitolo 32

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Sono passati un paio di mesi da quando Grace è partita per Los Angeles, se non fosse stato per Alba a quest'ora sarei entrato nel giro dell'alcool, mi manca da morire, le poche chiamate che facciamo io e la sua famiglia sono per dirmi che sta bene e basta, ma sinceramente io mi sento strano, nel senso che presto dovrebbe succedere qualcosa.

Mi sveglio sentendo il telefono suonare, vedo che è Hugh, gli rispondo
IO: Hugh dimmi
H: Sarà meglio che vieni a Los Angeles
Io: È successo qualcosa ai ragazzi?
H: Ai ragazzi no, ma a Grace si
Io: Che è successo?
H: Sarà meglio che vieni

Mi riattacca senza farmi dire qualcosa, la sensazione che ho mi peggiora, prendo il computer e cerco il primo aereo disponibile per Los Angeles e mi da un posto libero per lì che la partenza è alle 14, sono 9 quindi mi prenoto il posto, prento la valigia quella media e gli metto lo stretto necessario per una settimana, prima di partire per l'aeroporto mi stampo la carta d'imbarco e gli mando un messaggio ad Alba.

Alle 15 arrivo a Los Angeles, prendo un taxi, ma al posto di andare direttamente da Victoria, vado da Hugh, suono, mi apre, "Non penso che venissi così presto" dice, "Dalle voce ho pensato che fosse urgente" dico, "Hai pensato bene, la valigia la puoi lasciare qui, dobbiamo andare a casa di Grace" dice, posso tutto e me ne vado con lui alla mia vecchia casa.

Arriviamo, come ai vecchi tempi ancora hanno il mazzo di chiavi con tutte le chiavi di tutte le case, apre ed entriamo, "Victoria!" dice Hugh chiamandando sua nipote, "Zio sono in cucina" dice Victoria, "Vieni" mi dice Hugh, andiamo in cucina, "Non ti dispiace se ho portato a lui?" chiede Hugh indicandomi, Victoria mi guarda, mi sorride, è sempre bellissima, "No, anzi mi fa piacere" dice Victoria, il mio pensiero è sempre lei, "Grace?" chiedo, "Dietro di te" dice Victoria, non ho il coraggio di girarmi, ma lo devo fare, quindi mi giro, la trovo molto pallida, con una bandana sulla testa, tutta ossa, mi viene ad abbracciare, me la stringo forte, mi sembra quasi un fantasma, "Mi sa che li dobbiamo lasciare da soli" sento dire da Hugh per sua nipote Victoria, sento dei passi e la porta della cucina chiudersi, lei si stacca, "Ti devo dire una cosa..." mi dice, "Lo sai che ti ascolto sempre" dico, "Ma non so come dirtelo" dice, "Provaci" dico, "Mi prometti che non ti arrabbi?" chiede abbassando lo sguardo, prendo il suo viso tra le mani e la costringo a guardarmi, ha gli occhi lucidi, capisco tutto, è incinta, "Sono un coglione" dico, staccandomi, gli ho rovinato la vita, "I dottori hanno detto se continuo la gravidanza potrei essere a rischio di morte durante il parto" dice, "Grace ti prego! Non fare cazzate" dico, "Chris non abortisco" dice, "Potresti avere dei figli più avanti, ma ora no" dico, "Chris ho deciso così, potrei morire in ogni caso con la malattia" dice, "In ogni modo io non sono d'accordo con te" dico, "Lo so, ma se io dovessi morire, la bambina andrà con i miei" dice, "È femmina? E poi perchè con i tuoi se è mia figlia?" chiedo, "Loro sanno che sono restata incinta durante una serata, non gli potevo dire di noi" dice, "Hai fatto bene" dico andando nel salotto da Victoria e Hugh, "Avete finito di parlare?" chiede Hugh, "Si, Victoria ancora c'è la mia moto?" chiedo, "Si, ancora funziona, ogni tanto la usa Jeremy" dice Victoria andando a prendere le chiavi, "Non gliela dovresti dare, lo sai" dico, dopo due secondi ritorna con le chiavi, "Hai un posto in cui alloggiare?" chiede Victoria, "Si, non ti preoccupare" dico, "Non fare cazzate" dice Victoria, "Già ne ho fatte abbastanza Tori" dico guardando Grace, me ne vado da la dentro, io lo sapevo che sarebbe stata la mia rovina, ma non pensavo che arrivassimo da essere patrigno e figliastra ad essere amanti.

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