Chapter two

176 14 14
                                    

{non siate mai lettori silenziosi}
❝ ❆⊶⊷⊶⊷✵⊶⊷⊶⊷❆ ❞

Nel silenzio assoluto la famiglia Thomphson arrivò alla stazione di King's Cross, tutti emozionati di superare il muro tra il binario 3 e il binario 4 per poter raggiungere il giusto binario ed entrare nel magico treno che li avrebbe portati nella...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Nel silenzio assoluto la famiglia Thomphson arrivò alla stazione di King's Cross, tutti emozionati di superare il muro tra il binario 3 e il binario 4 per poter raggiungere il giusto binario ed entrare nel magico treno che li avrebbe portati nella maestosa scuola.

Scesero dalla macchina, con i loro bauli, e si incamminarono nella stazione.
Silenziosamente si posizionarono di fronte al muro che li divideva dal binario esatto.
<<Ciao papà!>>
Il primo a salutare l'uomo fu Luke, che ricevette una pacca sul viso al quanto gentile e un sorriso affettuoso da parte del padre.
Poi fu il turno di Benny, che salutando il padre ricevette uno sguardo fiero ed orgoglioso, dopotutto Jackson aveva di fronte il prefetto dei Tassorosso!
<<Ciao ciao papà!>>
George fu l'unico a ricevere un abbraccio da parte dell'uomo, solitamente non affettuoso e propenso a quel
tipo di gesti.

E infine toccò a Cassie.
<<Ciao papà...>>
Il suo tono amaro fece alzare gli occhi all'uomo, quasi schifato dalla
presenza della ragazza che forse non riteneva nemmeno più una figlia.

Senza ricevere risposta, e forse senza aspettarsela, entrò nel muro anch'ella, ritrovandosi dinanzi al maestoso Espresso di Hogwarts.
Cosciente di non trovare i suoi fratelli, già scomparsi coi loro amici, si incamminò per poter entrare nel treno e trovare un vagone.
Il baule trascinato a terra procurava rumore, e i gingilli appesi sopra procuravano un rumorio al quanto famigliare per alcuni ragazzi appartenenti ai Serpeverde.
Sul baule della ragazza vi era un gingillo in ferro, pieno di perle argentate e piccole farfalle un po' arrugginite a causa del
tempo.

Quando entrò nel treno, concentrata più sulla ricerca di un vagone vuoto, non si accorse della perdita di quel famoso portachiavi adoperato come oggetto personalizzato del suo baule.
Ma qualcuno, alle sue spalle, riconobbe bene l'oggetto e il suo possessore; dunque prese in mano la ferraglia arrugginita e cercò di seguire la chioma riccia della ragazza, scorgendola fra la miriade di giovani presenti nel treno.

Cassiopea vide dei ragazzi abbandonare un vagone per seguire delle ragazze, tipico pensò lei, mentre entrava in quel vagone ormai vuoto e stanziarsi lì per il
resto del viaggio.
Chiuse persino le porte, cosicché avrebbe potuto gustare il silenzio armonioso, un pronto letto per il suo sonno.

Ma quel vagone non ebbe tanta pace e venne riaperto da una seconda figura..
Alto e snello, capelli brizzolanti e mori, carnagione pallida e occhi luccicanti e pieni di vitalità.
Completo scuro, tanto quanto il suo cognome.
Sorriso gentile sul volto e baule alla mano, si presentò così Regulus Black; compagno di casa di Cassiopea.
<<Hai perso questo Thompson.>>
Sorrise il giovane mentre lanciava alla ragazza il suo portachiavi.
Successivamente poi, con quel sorriso stampato in volto, si sedette dinanzi a lei senza aspettare il suo consenso.

мєтαмσяƒσѕι | ѕιяιυѕ вℓα¢кDove le storie prendono vita. Scoprilo ora