Chapter twenty-six

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{non siate mai lettori silenziosi}
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Gli piaceva osservarla dormire, amava quel viso finalmente tranquillo che sonnecchiava sul cuscino ormai umido della sua stessa saliva

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Gli piaceva osservarla dormire, amava quel viso finalmente tranquillo che sonnecchiava sul cuscino ormai umido della sua stessa saliva.
Era divertente per lui notare come si incastrava con se stessa mentre assumeva posizioni strane per dormire, ma lo era ancor di più avere la consapevolezza di star facendo qualcosa che mesi addietro non si sarebbe nemmeno potuto immaginare.
Si odiavano e si erano antipatici, e ora dormivano insieme come due amanti.
Ma quel loro piccolo segreto sarebbe rimasto custodito nelle loro bocche, affinché nessuno glielo avesse potuto rinfacciare con malignità.
E di fatto, Sirius, per quell'esatto motivo aveva abbandonato quel letto caldo prima ancora del risveglio della ragazza.
Sgattaiolò via come un fuggitivo ma non prima di aver lasciato un docile bacio sulla fronte della dormiente, la quale però non si stava accorgendo di nulla.

Uscì fuori dalla camera ritornando nella sua, dove trovò il suo migliore amico sveglio come un bambino il giorno di Natale.
<<Sirius non a casa mia.. Ti prego!>>
Le parole giocose dell'amico avevano allusioni non al quanto affettuose e furono così la causa dei lanci strepitosi di quei poveri cuscini, capitati dritti dritti sulla faccia ancora addormentata del proprietario di casa.
<<Suvvia Fratello, un po' di pudore per me e per casa mia! Potevate avvisare, vi avrei lasciato la camera migliore.>>
Aveva ammiccato, contento di prendere in giro il suo migliore amico, ma ancor di più soddisfatto di notare quel rossore mai visto prima sul volto del ragazzo.
<<È riservata a te e alla Evans, o mi sbaglio Ramoso?>>
Si erano ritrovati in piedi con qualche cuscino tra le mani, pronti ad incominciare una terribile battaglia fra guerrieri assetati di battute sconce e divertimento adolescenziale, stupido e balocco ma ciò che serviva per cacciar via la venere di dosso che si portavano da giorni.
<<Colpo basso, Felpato!>>
Un cuscino di lì e un cuscino di qui, il giusto caos per riempire la camera di piumaggi vari contenuti nelle federe ricamate di Euphemia Potter.
<<Ramoso suvvia non dirmi che hai già terminato le munizioni!>>
Si divertirono come due sciocchi bambini, e ridevano per quella che sarebbe potuta sembrare una nottata di fuoco, benché fosse stata tutt'altro.
<<Felpato tranquillo, ho una scorta di cuscino proprio alle mie spalle!>>
James, stupidamente, utilizzò tutte le sue scorte; non ricordandosi attentamente di quanto Sirius fosse bravo a raccattare gli oggetti per lanciarglieli di rimando.
Ridevano e si staccavano da quella realtà al quanto dolorosa e malinconica per qualche attimo, che si trasformò poi in un'intera mattinata.

Veloci, scattanti quasi come se stessero giocando nella loro squadra di Quidditch del cuore, tant'è che il Potter aveva cominciato a annunciare una telecronaca simile a quella che udivano durante le partite da loro giocate e viste.
<<Black, il miglior cacciatore della squadra dei Grifondoro, ha la pluffa in mano e sta per segnare.. sta per segnare!>>
Correvano per la camera, spostandosi poi per l'intera casa, utilizzando l'intero territorio consumato dalle abitudini di vita della famiglia come un vero e proprio campo da Quidditch.
<<Eccolo, il migliore, il più fantasmagorico, il meraviglioso, splendido, coraggioso, audace cercatore dei Grifondoro... James Fleamont Potter ha acchiappato il boccino d'oro.
Il boccino d'oro è suo! È suo!>>
Sirius ridacchiò per gli esagerati aggettivi che il suo migliore amico si era preparato per se stesso, ritenendolo il solito egocentrico spavaldo di sempre.
<<Il più modesto dovresti aggiungere.>>
Sottolineò il ragazzo dai capelli mori mentre rincorreva l'amico avendo in mano un cuscino, che tramite la loro immaginazione, prese le sembianze di una pluffa.
Essa venne poi lanciata dal ragazzo, il quale immaginò un angolo di cucina come un cerchio in cui lanciare la la palla di dimensioni maggiori, in cuoio rosso; i suoi occhi però, concentrati a socchiudersi per le enormi risate, non si accorsero della presenza di un'intruso nella loro partita.
La pluffa fatta di piume e ricoperta da un tessuto più morbido di quello delle reali palle da gioco, finì sul viso dell'avversaria intontita dal sonno.
Cassie ricevette il cuscino in faccia mentre, concentrata nel versare il caffè nella sua enorme tazza, non aveva fatto in tempo ad allontanarsi e usare i suoi riflessi.
I due giovani maghi si guardarono, James rise per l'espressione scioccata della ragazza ancora umida di saliva sul volto e coi capelli in aria per i suoi soliti movimenti da circense nel letto.
Sirius, d'altro canto, si allarmò e corse verso di lei: acchiappò il viso tra le mani e si preoccupò di averle fatto ancora male.
<<Il portiere dei serpeverde ha evitato il punto dei grifondoro.. Black è stato battuto dalla sua amorevole ragazza, i Grifondoro sono comunque in vantaggio.>>
La telecronaca di James fece ridere la ragazza per quella voce assurda che aveva assunto, simile a quella che veniva utilizzata dai megafoni nel campo scolastico.
Il cuscino venne poi lanciato in faccia al padrone di casa, che insieme all'amica, rideva per la situazione assurda in cui si erano cacciati.
Sirius rimase destabilizzato dal suono della risata della ragazza, immaginando non avesse abbastanza forse neppure per farlo.
Nel suo immaginario era rimasta fragile e debole come una bambina, non affrontando la realtà in cui la ragazza, dopo meritate ore di riposo, aveva ripreso vigore persino in viso.
Sapeva di non poter rimanere per tuttti i giorni di vacanza con una espressione triste in volto e della malinconia segnata negli occhi, per questo si era ripromessa di riprendere in mano ciò che le apparteneva anche solo per alleggerire la pesantezza che girovagava non solo sulla sua testa ma anche sulla testa dei suoi amici.
<<Sir.. Sir..>>
Smise di imbambolarsi grazie ai richiami della ragazza, la quale lo stava richiamando per poter avere il viso libero e bere il suo caffè tanto atteso.
<<Sir devo bere il caffè..>>
Gli sussurrò prima di notare come il ragazzo, ritornando alla realtà circostante, spostò le sue mani e girò il viso imbarazzato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 21, 2024 ⏰

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