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Ciao Nonna, spero tu legga da lassù ciò che scrivo.
Ho ripreso a scrivere, sono contenta, è bello ritornare a inventare storie come facevo quando giocavo con te.
#2malandriniera 03/02/2024
{non siate mai lettori silenziosi} ❝ ❆⊶⊷⊶⊷✵⊶⊷⊶⊷❆ ❞
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Passarono tanti giorni, eppure quella immancabile dose di stranezza scaturita da quella conversazione, non riuscì per nulla ad affievolirsi nei cuori di Sirius e Cassie. E nonostante entrambi cercano di mostrare il contrario ignorandosi a vicenda, benché il cane si lasciava andare a qualche occhiatina in più per poter osservare i dettagli che corniciavano il bel quadro distante da lui. Occhi bassi contornati da occhiaie indelebili, simili a quelle che anche il ragazzo possedeva per tutte le ore di sonno mancate; pensò così che la ragazza potesse averle per lo stesso motivo, e quasi ci aveva preso.. Ma egli non valutò anche altre opzioni: la mancanza di sonno, firse, era l'ultimo dei problemi che affliggeva la mente intasata di pensieri di Cassiopea Thompson, c'erano in lei altri struggenti e taglianti pensieri che man mano che passava il tempo tagliuzzavano con piacimento i muri che la ragazza aveva creato nella sua mente per proteggerla.
Ma proteggerla da cosa? Da vecchi ricordi infuocati? Molto probabile. Da pensieri ricavati da quella fatidica conversazione? Meno probabile ma pur sempre esistente come opzione. Forse non aveva nemmeno lei idea del perché avesse costruito quelle pareti forti attorno a sè, ma ora che si venivano a creare diverse crepe iniziava ad essere titubante della resistenza di quei muri.
Rifletteva sempre più su queste supposizioni tralasciando persino il libro di Divinazione sottostante, aperto persino alla pagina sbagliata, ma poco importava alla mente ormai impegnata su tutt'altro della nostra giovane protagonista. La quale, concentrata sulle sue crepe interne, non si era nemmeno accorta dell'intenso sguardo che qualcuno, dall'altro lato delle tavolate, le lasciava ad ogni minuto. Fino a quando, la sua compagna di stanza seduta accanto a lei, non le lamcio una gomitata per farla riprendere e per farle notare il ragazzino che la stava osservando senza interruzione. <<Lo conosci?>> Le chiese la compagna, Cassie scosse la testa riconoscendo affatto il viso un po' paffutello del ragazzo che continuava a fissarla. Anche il ragazzo aveva riconosciuto il serpentino, e non faceva altro che osservare la sua impeccabile bellezza accompagnata da quella puzza sotto al naso che forse solo lui notava. <<Quindi è lei?Quella che sta rovinando il mio migliore amico..>> Chiese Peter a Remus, l'unico rimasto lí in sala grande per studiare. Il tono era viscido, fintamente difensore nei confronti dell'amico nominato, benché nella realtà dei fatti quella frase sguazzasse nell'invidia assoluta. Era stato lui il primo ad adocchiare quella ragazza mesi addietro e adesso Sirius gliela voleva rubare dalle mani? No, non glielo avrebbe permesso. Non anche lei! La riteneva fin troppo intelligente per gli escamotage del Black, pensando di essere più furbo da poterla conquistare. Non immaginando nemmeno per un millesimo di secondo cosa ne avrebbe pensato la ragazza: ma cosa poteva saperne lui dei pensieri di una donna, abituato ad una madre schiava che ancora gli portava la colazione a letto? Cosa ne poteva sapere lui di ciò che avrebbe voluto la ragazza se era abituato a vedere sua madre sottomettersi persino a lui? Era convinto di poter avere il mondo femminile tra le mani pensando che fosse così semplice dominare esseri così inferiori, così stupidi, nonostante il mondo lo terrorizzasse. Codardo com'era il mondo lo spaventava fino all'ultimo capelli che gli rimaneva sulla testa vuota che possedeva, la stessa testa che mai aveva avuto la benché minima idea di cosa fosse un rovescio educativo o anche solo una informazione rilevante da mettere in quella stanza pullulante di grilli che cantavano come in una palude. <<Si a quanto pare si..>> Rispose in maniera sconnessa il ragazzino, mentre continuava a leggere il suo libro di pozioni per capirci qualcosa.
