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T/n's pov.

La sera prima, tornai a casa e decisi di porre una pietra sopra quel mistero riguardante il mio istinto omicida.

Mi stesi sul letto e ripensai a quanto fossi felice, felice di aver sistemato con Karma e che tutto fosse tornato alla normalità.

Si perchè adesso questa missione era considerabile la mia normalità.

Guardai il soffitto, poi la sveglia sul comodino, notando la scritta in rosso dei led.
00:00
Mezzanotte precisa.

Riportai gli occhi al soffitto e mi interrogai nuovamente su tutto ciò che riguardava il mio lavoro, la mia vita.

Infondo io sono il mio lavoro, non sono altro da anni ormai.
Una professionista, un'assassina, una cacciatrice di taglie, una stratega di omicidi.
Per come mi si voglia chiamare non cambia il fatto che mi sono sporcata le mani innumerevoli volte. Sempre di sangue diverso e spesso del mio.

Istintivamente, mi guardai le mani e, come se fosse un qualche ricordo, le vidi completamente rosse.

Forse un giorno avrei capito cosa fare con le mie doti, il mio talento innato nell'omicidio.

All'inizio ero solo una ragazzina che aveva commesso un omicidio in preda alla rabbia e alla disperazione, al panico; poi ero un membro di un gruppetto di mocciosi.
Un piccolo gruppo che pur di sopravvivere ammazzava e rubava. Lo stesso gruppo che adesso è in quel cimitero.

Alla morte di tutti i membri, tornata sola, fui trovata e arruolata nel governo come la più giovane assassina professionista.

In sostanza era questo ciò che era successo.

Da quel momento iniziò il mio scalare la vetta, cercare di raggiungere titoli e titoli più alti e cruenti.

Ad appena una settimana dall'arruolamento, mi spedirono da sola con un aereo privato in Inghilterra per uccidere un uomo.

Quando mi diedero la missione, non mi spiegarono il motivo, né chi fosse, mi consegnarono solo una scheda con il suo nome, albero genealogico e indirizzo.

Ma non sono mai stata senza cuore, rifiutai finché non mi spiegarono perchè avrei dovuto farlo.
Per i soldi? Era tra le motivazioni, è questione di incarico e retribuzione, certo; ma che altro?
Cosa mai poteva volere il governo da un uomo con due figli maschi e sposato da quindici anni?

A causa della mia insistenza, capirono che non potevano considerarmi stupida, sapevo che ogni professionista aveva molte più informazioni di quelle che mi avevano dato e così mi spiegarono che era un criminale che la polizia aveva provato a prendere più volte, ma sempre rilasciato per mancanza di prove schiaccianti, solo tante coincidenze.

Vidi i crimini di cui era accusato e rimasi paralizzata.
C'erano prove, o coincidenze, che lo vedevano come sospettato per l'omicidio di più di venti persone per la vendita dei loro corpi.

E le prove mi erano sufficienti.

Accettai e iniziai la mia carriera.

_______

La mattina seguente, mi svegliai al suono della stessa sveglia che dettava la mezzanotte un bel po' di ore prime, mi vestì velocemente, addentai una brioche e uscì di casa.
Fuori alla porta trovai già, come era di consuetudine, un ragazzo dai capelli scarlatti e occhi ambra. Mi sentivo abbastanza energetica quella mattina, evento più unico che raro, e al posto di mandare Karma a quel paese, lo abbracciai, un abbraccio veloce e affettuoso.

Veramente strano da parte mia.

Anche Karma doveva essere molto sorpreso, perché anche a distanza di cinque minuti da quando mi ero staccata, continuava a chiedermi se stessi bene.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora