19

526 29 48
                                    

Salve capitolo un po' più lungo perchè tra poco vado in vacanza e non so quando pubblicherò :)

Karma's pov.

"È molto più divertente fare matematica con te che con il polpo." Le dissi.

Per quanto la figura di tutor non mi rappresentasse e non lo avessi mai fatto, cercai di spiegarle tutto nel modo più calmo e semplice possibile. Spesso è quello il problema nel spiegare le cose: perdere la pazienza. Mi aveva detto di no già tantissime altre volte in cui le avevo teso una mano, se avessi perso la pazienza non mi avrebbe mai più dato un'altra chance di aiutarla.

Così con molta serenità le spiegai il primo argomento e, dopo averglielo spiegato, le dissi di fare un esercizio così da poter vedere se avesse capito.

Mi feci indietro con la schiena fino a poggiarla al tronco dietro di me, posai poi le mie mani dietro la nuca e guardai il cielo.

Il sole quel giorno splendeva, eppure non faceva caldo.

Mi voltai verso di lei e mi soffermai a guardarla, per quanto inquietante potesse suonare, osservarla mi rilassava.

Cercavo sempre di notare qualche dettaglio, qualcosa che non nota chiunque, perchè la mia sete di conoscere tutto di quella ragazza non sarebbe mai stata appagata.

Era davvero stupenda, con i capelli (c/c), che splendevano per i raggi del sole, alcune ciocche le scendevano gracili sulla fronte in modo disordinato. Gli occhi (c/o) fermi sulla pagina del libro; intente a leggere tutta la riga dell'esercizio con attenzione. Le sopracciglia un po' corrucciate in un'espressione concentrata, il labbro inferiore morso leggermente e le guance rossastre e all'apparenza morbide.

Poi notai la divisa.

Sapevo già che non indossasse la gonna prevista dal regolamento, me lo aveva spiegato, ma speravo che un giorno se la mettesse. Insieme alla gonna ci sarebbero anche state le parigine fino a metà delle sue cosce o portate fino al ginocchio.
Se portasse la gonna, quali si metterebbe?

Ero talmente perso nelle mie idiote fantasie, che non mi resi conto che la (c/c) aveva già finito il suo esercizio, e mi stava  anche guardando con un sopracciglio con cipiglio e il libro tra le mani.
"Karma ci sei?"
Disse, sbattendomi in fronte il libro, senza metterci forza.
Era quasi dolce come gesto.

Presi il libro, ancora sulla mia fronte e incontrai la sua mano. Lei in uno scatto la ritrasse, diventando leggermente rossa e distogliendo lo sguardo.
Un piccolo ghigno spuntò sulle mie labbra.

"Vogliamo correggere?" Domandai.
Lei annuì avvicinandosi per poter vedere.

"La prima è giusta, la seconda anche, ma la terza è sbagliata."
"Me lo sentivo che l'avevo sbagliata."
Si lamentò.

"Tranquilla ora la vediamo insieme. Devi solo trovare il valore della x, l'equazione è anche semplicissima...x è uguale a quattro non a tre, se l'equazione è 3x+9=21 significa che x=4"
Dissi, non capendo la difficoltà dell'esercizio.

"Senti tu sei inumano, spiega come sei arrivato al quattro se lì c'è un tre."
Sospirai, e pensare che era almeno un quarto d'ora che stavamo parlando di equazioni.
"X va moltiplicato per 3, poi va sommato a 9 e dà come risultato 21. La x è quattro perché 21-9 è 12, dodici diviso tre, fa?"
Chiesi alla fine cercando di farle capire il meccanismo.

"AAAAH adesso ho capito!"
È la terza volta che dice così... ma come avevo detto prima, non potevo perdere la calma e tantomeno la dedizione.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora