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T/n's pov.

Mi diressi di nuovo verso la catapecchia che era la nostra scuola, aprii la porta della classe e, come se niente fosse, mi risedetti al mio posto sotto gli occhi di tutti.

La campanella della fine dell'ora suonò non appena Bitch-sensei aprì bocca. Si zittì.

Mentre rovistavo nel mio zaino, in cerca della mia merenda giornaliera, una voce bisbigliò verso di me.
"Ehi T/n tutto okay?" Domandò Kayano guardandomi con uno sguardo preoccupato.

Presi il mio bento e lo posizionai sul banco.
"Si va tutto bene." Risposi solo, mostrandole un sorriso con le labbra.
Gakushuu mi aveva distratto un po'.

E così puntai il mio sguardo sul suo regalo e sorrisi, pensando a quanto fosse stato un bravo amico.

Improvvisamente, una voce mi fece rabbrividire.
"Non ce lo avevi prima quello, sbaglio?"
Era la voce di Karma, dritta nel mio orecchio. Saltai e coprii l'anello con l'altra mano.
"Che c'è?" Mi girai verso di lui. Stava sorseggiando il suo latte alle fragole preferito, lo reggeva con la mano destra, invece la sinistra era nella tasca della sua giacca di pelle.

"Niente, ti ho solo fatto una domanda." Fece spallucce.
Sospirai, riprendendo la calma, anche se non riuscivo a smettere di pensare a quanto fossimo stati vicini solo poco tempo prima. Le sue labbra erano state così vicine alle mie.
Dovrò essere diventata leggermente rossa mentre ci ripensavo.

Scacciai dalla mente quel pensiero, con più determinazione possibile, riguardai il mio anello e risposi.
"Me lo ha regalato Gakushuu, l'ho incontrato qua fuori. Voleva farmi gli auguri." Rivelai, iniziando a far ruotare l'anello sul mio dito.

"E ti piace?" Chiese poi, stringendo i denti.
"Si, molto. È stato veramente gentile a farmi un regalo. In realtà me ne ha fatti due." Dissi poi, ridendo.
Il rosso sembrò confuso e leggermente infastidito.
Continuai, spiegando cosa fosse successo.
"Semplicemente, quando è venuto, stavo fumando e mi ha beccata. Mi ha promesso di non dirlo a suo padre, quindi questo lo considero un secondo regalo." Sorrisi, lasciando stare l'anello e aprendo il bento con il mio onigiri.

Karma scartocciò il cartone del latte, lo lasciò sul mio banco con una strana calma, si mise davanti a me e mi bloccò il polso.
"Possiamo parlare?"
Domandò, aveva gli occhi puntati dritti nei miei e mi sentii di nuovo il cuore battere.
Distolsi lo sguardo.

Per quanto ci stessi provando non riuscivo a togliermi dalla mente quanto fosse accaduto.
"Certo." Risposi, prendendo il mio onigiri e alzandomi. Lo seguii fuori dalla classe, guidata dalla sua presa sul mio polso.

Una volta arrivati fuori andammo sotto lo stesso albero dove avevo consolato Karma per i risultati di matematica.

Si poggiò al tronco a mi guardò, sempre con uno sguardo incomprensibile, forse dispiaciuto, ma ecco che adesso mi sembrava infastidito.
Che gli prende?

"Karma tutto okay?"
Chiesi, ormai avevo anche finito di mangiare la merenda.

"No, non è okay. Sei strana da prima.
Anzi, sei strana da quando c'è stato il progetto. Solo che adesso non mi guardi neanche più in faccia. Si può sapere che succede?"
La sua voce sembrava preoccupata, come se volesse conforto. I suoi occhi mi guardavano bisognosi di una spiegazione.

Rimasi sbigottita per un attimo.

Era vero, dal giorno del progetto, dal giorno in cui Gakushuu mi aveva chiesto se mi piacesse Karma; mi sono involontariamente sentita strana ogni volta che incrociavo il suo sguardo.
Avevo smesso di trattarlo per quello che era, troppo occupata a pensare alle parole di Asano.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora