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Scusate il ritardo, ma ho già avuto 2 interrogazioni e la prossima settimana ne avrò anche di più. :')

T/n's pov.

Avevo passato il pomeriggio a sbattere la testa sul libro di matematica, cercando di capire qualcosa su delle espressioni con i radicali e qualche altro abominio, il concetto mi era chiaro, la pratica un po' meno. Di tutti gli esercizi che avevo provato, solo due risultati combaciavano con quelli del libro.
Ad un esercizio il risultato sarebbe dovuto essere 1/2 invece a me usciva 64/5 e non sapevo spiegarmi come fosse possibile.

Sbuffai chiudendo il libro e rimandando al giorno dopo le preoccupazioni per l'esame.

Infondo anche andare bene a questo esame non è che servirà a molto.

Mi iniziai a preparare, facendomi la doccia e tutto ciò che serviva con la giusta calma.
Avevo tempo.

Così per le sette e un quarto ero già pronta e sistemata. Capelli, vestiti, scarpe e un po' di trucco non guastava di certo.
Non avevo altro da fare, quindi mi buttai a peso morto sul letto controllando il telefono.

2 notifiche da Karma :3

Vidi i messaggi.
Il primo diceva:
"Se succede qualcosa con Asano avvisami. So che puoi cavartela da sola, ma se ti mette a disagio, avvisami."
Sorrisi leggendolo.
Il secondo invece:
"Poi muoviti a venire qui che devo batterti alla playstation. Tanto quel figlio di papà tornerà a casa massimo alle dieci."

Risposi:
"Probabile, tornerà sicuramente sul presto. Ti avviso quando arrivo."
La conversazione durò poco perchè venne interrotta dal citofono.
Sono ancora le 19:20 dieci minuti di anticipo? Possibile?

Scrissi velocemente a Karma che lo avrei sentito più tardi e andai alla porta.

Dall'occhiello vidi che non c'era nessuno, quindi feci per aprire la porta, volevo controllare, ma sentì un rumore dalla cucina.
Subito da dietro un quadro presi un coltellino che tenevo nascosto e lo lanciai. Presi qualcosa, o meglio, qualcuno.
Era...Asano?
"Asano che cosa ci fai in casa mia?!" Gli gridai contro.
"La porta era aperta, quindi sono entrato, pensavo di aspettarti in cucina" Disse mentre toglieva il coltello dal suo colletto, per pochi centimetri non gli avevo preso la gola, ma solo il colletto della camicia, lo avevo piantato contro il muro.

"Piuttosto, perchè avevi un coltello e perchè me lo hai lanciato!?" Chiese alzando un po' la voce.
"Mi hai fatto prendere un infarto! Pensavo fosse un ladro o un assassino, poteva essere chiunque!- Feci esasperata- Comunque, ce l'ho perchè vivo da sola, ho bisogno di difendermi se succede qualcosa." Fu l'unica scusa plausibile che mi venne in mente.
Si avvicinò e mi ridiede il coltellino.

"Scusa, mi hai solo spaventata, non volevo lanciarti un coltello contro." Guardai in basso, se lo avessi ucciso non me lo sarei perdonato facilmente. "Tranquilla, ho sbagliato anche io." Disse sollevandomi il mento e guardandomi.

"Vuoi che te lo ricucio?" Proposi, indicandogli il colletto.
"Se vuoi, non è un problema." Sorrise, e quindi andai in soggiorno cercando nei meandri più reconditi ago e filo, per l'ago trovai prima il chirurgico per le ferite e poi quello normale. Una volte preso tornai da Asano.
"Siediti sul divano."
Feci, iniziando a far passare il filo per l'ago.
Asano eseguì il mio ordine.
Mi sedetti accanto a lui e gli feci cenno di tenere la testa alzata.

"Sai non pensavo sapessi cucire." Guardava in alto e aveva un sorrisetto sulle labbra.
"Oh beh, può sempre servire come abilità." Ridacchiai nervosamente.
Poco dopo finì ed era come nuovo.

Si specchiò velocemente in bagno per poi ringraziarmi.
Non è che mi servano ringraziamenti, per poco non sei sanguinante morto a terra.

"Andiamo a farci un giro ora?" Sorrisi, lui annuì.
Nonostante l'inizio, passammo una serata tranquilla, ci prendemmo un gelato e una volta seduti cominciammo a parlare.
"La prossima volta non entro in casa tua, te lo prometto." Scherzò.
"Puoi entrare, ma avvisami, se no non voglio essere responsabile di nessun danno che potrei causarti." Risi, lui a ruota dopo di me.
"Capisco, la prossima volta ti avviserò. Comunque alla fine mi sembra di capire che hai risolto con la tua classe."
"Si esatto, più o meno, però almeno non ho rovinato i rapporti con tuti."
"Posso chiederti che è successo?" Sorrise leggermente, guardandomi dritta negli occhi, è come se mi stesse obbligando a dirgli l'accaduto. Una specie di calamita che ti attira, il sussurro di una voce che ti spinge. Per un secondo mi sembrò di vedere una specie di aura viola.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora