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Qualche giorno dopo ero a casa di Karma, per quanto fossi stata brava negli esami di primo periodo, dovevo andare avanti e cercare di capire qualcosa dei nuovi argomenti di matematica e geometria.
Korosensei d'altronde pretendeva ancora che mi aiutasse.

"Quindi per calcolare la superficie totale del poligono, devi utilizzare questa formula..."
In quel momento si sentì un minuscolo rumore, Karma, in uno scatto, spostò tutti i libri e prese la sua nintendo.
Poi notai che si fosse appena affacciato Korosensei alla finestra dinanzi a noi.

"Ciao ragazzi! Avevo pensato di fare una sagra estiva per divertirci tutti quanti assieme. Voi venite, vero?" Disse, allargando, se possibile, il suo sorriso.

Io e Karma ci guardammo per poi annuire.
"Ci saremo". Dopodiché il polpo sparì.

Karma finì di spiegarmi il concetto di quell'argomento. "Oh...per una volta ho capito tutto al primo tentativo. Deve essere un miracolo, non c'è altra spiegazione." Ammisi, stupita.

Lui rise assieme a me. "Si, sono d'accordo. La possibilità che una cosa del genere accada sono dello 0%, quindi deve trattarsi un miracolo."
Gli tirai un pugno sulla spalla in fare scherzoso, per poi fargli una domanda.
"Perchè hai spostato tutti i libri quando è passato Korosensei?"
"Non voglio che lui sappia che mi metto a studiare nel tempo libero, voglio impegnarmi per il prossimo esame, ma senza che lui se ne renda conto."
Capii quello che volesse fare e gli sorrisi, orgogliosa che avesse intenzione di migliorarsi.

Controllai l'orario, erano già le 18:00.
"Ehi Karma, io torno a casa, vado prepararmi per la Sagra Estiva."
Dissi, accennando le ultime parole come se fossero estremamente importanti. "Va bene, ma ti accompagno." Così uscimmo dalla dimora di Karma Akabane.

Durante il tragitto era calato un piacevole silenzio, che, fortunatamente o sfortunatamente, continuò fino al nostro arrivo alla mia abitazione. "Allora ci vediamo stasera!" "Si, ci vediamo direttamente lì o vuoi che ti passo a prendere?" Domandò lo scarlatto con un sorrisetto sul volto, gli occhi ambrati fissi suoi miei.
"Incontriamoci direttamente lì." Risposi, per poi salutarlo un'ultima volta ed entrare in casa, notai che aveva continuato a fissarmi in ogni mio movimento.

Una volta in casa mi buttai in doccia, facendo scorrere l'acqua calda sul mio corpo nudo, applicai i prodotti e, una volta uscita, mi raccolsi i capelli bagnati in un asciugamano apposito.

Allora, per una sagra...dovrei avere uno yukata da abbinare con il top (c/p) e...si prendo quello.

I miei pensieri erano questi, mentre cercavo nel mio armadio qualcosa di adatto.
Optai alla fine per uno yukata (c/p), fu una decisione ardua in quanto all'inizio non avevo intenzione di indossare un vestito tradizionale, non pensavo mi donasse.

Poi decisi di mettere dei sandali sempre, come da tradizione. Andai velocemente in bagno e mi misi un filo di trucco.
Guardai l'orario e scattai fuori casa, prendendo solo il telefono e le chiavi.
Decisi di mantenere i capelli sciolti, non avendo avuto tempo di trovare una capigliatura.
Così arrivai alla sagra estiva.

Il buio sembra infrangersi in quell'atmosfera luminosa e calda, in ogni angolo e lato del posto si vedevano tantissime bancarelle, ognuna diversa dall'altra.
Chi vendeva cibo, chi metteva in palio qualcosa per qualche gioco e chi vendeva oggetti tradizionali.

Incontrai Korosensei, travestito da umano anche se non lo sembrava affatto.
"Ciao T/n! Alla fine sei venuta, stavo iniziando a pensare che mi avreste lasciato solo." Disse iniziando a piangere e ad asciugarsi le lacrime in modo drammatico.
"No ho solo fatto un po' di ritardo, gli altri solo arrivati?" Lui, senza parlare me li indicò e notai che ognuno di loro stava osservando qualcosa di diverso.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora