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Karma's pov.
Per tutto il tempo, dalla sera in cui avevo preso il coraggio di baciarla per la prima volta, non avevo fatto altro che pensarci, rimuginarci.

Fu estenuante cercar di dimenticare il sapore delle sue labbra contro le mie e i miei occhi non tardavano a ricordarmi ogni singolo istante di quel bacio, cercando le sue labbra ogni qualvolta che me la ritrovassi davanti.

Fu estenuante cercar di dimenticare le mie mani sui suoi fianchi e le sue tra i miei capelli, la sua lingua contro la mia, il respiro affannoso e i suoni che le scappavano qui e là.

Fu estenuante cercar di trattenersi dal baciarla, dall'ammirarla con le pupille che vagano senza meta sul suo corpo e sul suo viso.

Fu così estenuante, che non riuscì più a dimenticare, non riuscì più a trattenermi.

E quella sofferenza finì.



Passarono giorni da quando io e T/n eravamo diventati una coppia.
Avevamo scelto di tenerlo segreto, almeno per il momento, e passavamo le mattinate a comportarci normalmente, poi la accompagnavo a casa e, puntualmente, iniziavamo a baciarci finché non era ora per lei di entrare.
La vedevo scomparire dietro la porta di casa, sempre con le labbra leggermente bagnate e un sorriso.
Ogni tanto, mi guardava, richiudeva la porta dietro di sé e rimaneva con me più a lungo.

Ora che eravamo insieme, diventava sempre più frustrante starle lontano.

Volevo rivederla, volevo abbracciarla e stare con lei per ore, volevo continuare a baciarla e quando le mie fantasie si spingevano più in là, mi imbarazzavo dei miei stessi pensieri.

Non nego di aver tanto desiderato poterle baciarle il collo, passando lentamente sulle clavicole fino a farle scivolare le bretelle che reggevano il suo vestito nero.
Era questo che mi venne in mente dopo averla vista al suo compleanno, vergognandomene il secondo dopo.
Mi rendeva ancora più fuori controllo di quanto già non fossi.
Mi pento ancora di più di non averle detto quanto fosse stupenda quella sera.

Ogni volta che la osservavo, i suoi lineamenti mi incantavano, non lasciandomi altra scelta se non continuare ad ammirarla.

La mattinata all'asilo era terminata, ormai mancavano pochi giorni agli esami di metà periodo e, come al solito, stavo accompagnando la (c/c) a casa.

"Però non è giusto che io ora devo prendere dei brutti voti perchè gli altri hanno deciso di buttarsi tra i tetti" Si lamentò lei.

"Non è giusto, è vero, però dobbiamo assumercene tutti la responsabilità"
Risposi io, facendo spallucce.

La guardai di sfuggita e sfiorai volontariamente la mia mano con la sua, al che feci per unire le nostre mani e lei acconsentì.

Sorrisi, stringendo di più la stretta.

"Stiamo insieme, comportiamoci almeno da fidanzati"
Sussurrai io, vicino al suo orecchio.

Certo, ci eravamo presi per mano altre volte, ma lei sembrava sempre restia al contatto fisico.

Lei deglutì.

"Lo so, ma per me è ancora strano"
Confessò lei, ridendo leggermente.

Sorrisi, stringendo più saldamente la sua mano alla mia.

Arrivammo davanti casa sua, ma quando lei si avvicinò a me la fermai.

"Non abbiamo compiti per questi giorni e comunque non possiamo studiare, vieni da me e passiamo il pomeriggio insieme.
Che ne dici?"

Proposi io, sperando che lei accettasse.
Era da tanto che non passavamo un pomeriggio o una serata insieme, certo questa sarebbe stata la prima volta come fidanzati, il che rendeva il tutto ancora più intrigante.

𝖎𝖋 𝖎 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚 (𝐤𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐫𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora