CAPITOLO 3

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M. Richiedei "La Ninna Nanna dei Segreti. Prima parte. La famiglia"

©GPM Edizioni GPM Edizioni Via Matteotti, 1120061 Grezzago (MI)tel 340 99 39 016 info@gpmedizioni.it Illustrazione in copertina da Pixabay.com Progetto copertina di ©GPM Servizi Editoriali

TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Questo libro è opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzione dell'autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è puramente casuale.


La villa si ergeva nella parte semi collinare di Firenze ai piedi di Settignano, nella zona residenziale punteggiata da numerose abitazioni, a breve distanza dai principali servizi per gli amanti dagli sport come il golf, il rugby e il calcio, essendo vicina anche ai campi principali. Era sorta dal recupero di un antico complesso che risaliva al XV secolo, ed era circondata da un parco con alberi ad alto fusto che garantivano una piacevole frescura estiva e un'efficiente privacy, due prerogative espressamente richieste dagli abitanti di quella zona della Toscana. Settignano non era mai al centro dell'attenzione, se non quando un ricco ereditiere metteva in vendita la sua proprietà che poteva spaziare dai tre milioni di euro ai sette, dipendeva dalle dimensioni, dalla struttura e soprattutto dalla costruzione. Frazione di Firenze a nord-est della città, era stato un luogo di villeggiatura sicuro durante l'estate per i guelfi fiorentini. Giovanni Boccaccio e Niccolò Tommaseo ne avevano apprezzato la sua quiete, le vigne e i campi di olivi, senza dimenticare il paesaggio tipico dei giardini all'italiana. In queste colline, sede di cave per l'estrazione della pietra serena, erano nati numerosi scultori e scalpellini, tra cui Desiderio da Settignano e i fratelli Antonio e Bartolomeo Rossellino. Michelangelo, nella sua biografia, aveva ricordato la sua balia originaria di Settignano, asserendo che la sua passione per la scultura derivasse dal fatto che la donna gli aveva fatto bere latte impastato con la polvere di marmo. Anche negli anni successivi quelle colline erano state la fucina di scultori, come Bartolomeo Ammannati, Stoldo e Giovanni Battista Lorenzi, Luca Fancelli e Chiarissimo Fancelli, Gioacchino Fortini. Nell' Ottocento le ville erano diventate le abitazioni esclusive di personalità italiane e straniere, fra le quali si ricordava Mark Twain che aveva abitato a Villa Viviani nel 1893, Gabriele d'Annunzio che aveva risieduto alla Capponcina, Eleonora Duse alla Villa Porziuncola e Aldo Palazzeschi che aveva occupato Villa Giurlani. Accanto a questa colonia elitaria era sempre rimasta viva la minuta comunità del vecchio borgo, dove amavano ritirarsi artisti come i Macchiaioli. Nel Dopoguerra, proprio grazie alla sua storia artistica, Settignano era stato risparmiato dall'edificazione di massa negli anni del boom economico, mantenendo così intatta la sua doppia natura. Offriva anche ampie vedute su Firenze e regalava attrazioni particolari, come la scenografica Villa Gamberaia che, costruita nel XIV secolo e famosa per i suoi settecenteschi giardini a terrazza, non aveva mai assistito all'evento del richiamo turistico di massa. Pochi, ma indimenticabili, anche i monumenti presenti quali la chiesa di Santa Maria, affacciata sulla piazza e comunicante con l'oratorio della Misericordia, un grande padiglione detto La Rotonda, progetto di Raffaello Fagnoni nel 1961 come sede riparata per il mercato che era stata in seguito abbandonata, il monumento a Niccolò Tommaseo e un tabernacolo con la Madonna col Bambino in trono della scuola del Ghirlandaio che risaliva al 1450.

Ida Arrigucci lesse per l'ennesima volta il documento che l'avvocato le aveva consegnato non appena era entrato nello studio. Fece scorrere lo sguardo fino a dove avrebbe dovuto apporre la sua firma. Fra le dita della mano segnata di macchie senili stringeva una vecchia stilografica di madreperla che aveva recuperato da un cassetto sempre severamente chiuso a chiave.

LA NINNA NANNA DEI SEGRETIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora