M. Richiedei "La Ninna Nanna dei Segreti. Prima parte. La famiglia"
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Questo libro è opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzione dell'autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è puramente casuale.
Ottavio Torrigiani si arrestò vicino alla banchina, e annusò l'aria che odorava di smog e di immondizia abbandonata. Niente a che fare con quella che aveva lasciato dove aveva vissuto per gli ultimi sette anni, ma del resto era sicuro che una volta tornato a Firenze non avrebbe trovato nulla di diverso. Forse qualche edificio nuovo, una strada diventata a senso unico, ma ciò che aveva lasciato lì era ancora nello stesso punto e immutata. La storia non cambiava mai, si ripeteva come una spirale, e lo avrebbe fatto in eterno.
La stazione ferroviaria di Santa Maria Novella non era difficile da individuare su qualsiasi stradario della città, e lui aveva sempre sospettato che costruirla vicino alla basilica che portava lo stesso nome fosse stata l'idea più bizzarra, ma anche studiata da qualche architetto che voleva essere certo che i turisti sapessero sempre come raggiungerla. La chiesa era il punto di ritrovo di tutti i numerosi gruppi che arrivavano in città per una visita veloce o per sostare qualche giorno. Ospiti paganti di uno dei numerosi hotel che non chiudeva mai i battenti, neppure nel mese di dicembre, quando lungo le strade si snodavano i mercatini di Natale. Pareva quasi che i turisti prediligessero quel periodo dell'anno al mese di agosto, soffocati e pigiati all'interno di qualche chiesa o museo che era impossibile dimenticare di visitare. Santa Maria Novella era stata, ed era tutt'ora, una delle più importanti basiliche di Firenze che sorgeva sull'omonima piazza, e se Santa Croce era un centro antichissimo di cultura francescana e Santo Spirito ospitava l'ordine agostiniano, quella chiesa per Firenze rappresentava il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani, che erano arrivati in città nel 1219 guidati da Frate Giovanni da Salerno. Con la sua facciata marmorea, una delle opere più importanti del Rinascimento fiorentino, completata definitivamente solo nel 1920, era stata soggetta a numerosi interventi di ristrutturazione. Il primo nel 1350, quando il registro inferiore era stato ricoperto di marmi bianchi e verdi grazie ai fondi di un tale Turino del Baldese, e altri numerosi successivi. Il più importante nel 1439, lavoro del quale si era offerto Giovanni di Paolo Rucellai, un ricco mercante che ne aveva affidato il progetto al suo architetto di fiducia. Se le precedenti ristrutturazioni avevano visto la realizzazione di sei avelli o archi tombali, dei due portali laterali gotici e, forse, anche dell'ornamentazione marmorea a riquadri e archetti ciechi a tutto sesto fino al primo cornicione, l'architetto scelto per intervenire aveva rivestito la parte restante di marmi policromi, facendo sì che armonizzasse con la parte già esistente. Quella inferiore invece era stata lasciata pressoché intatta nel suo assetto medievale, aggiungendo solo il portale, ispirato a quello del Pantheon, incorniciato dal motivo colonna-pilastro che ricorreva anche alle estremità sui lati. Numerosi altri restauri avevano permesso la realizzazione di un patrimonio d'arte ancora esistente e costantemente sotto gli occhi di tutti.
Ottavio Torrigiani s'incamminò verso la gradinata di pietra che gli avrebbe permesso di uscire dalla stazione, e raggiungere il taxi che lo aspettava sulla strada, per poter essere accompagnato all'hotel che la sua fidanzata Claudia aveva prenotato per lui sette giorni prima.
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LA NINNA NANNA DEI SEGRETI
रहस्य / थ्रिलरSi apre l'anno con un nuovo thriller di Mara Richiedei ricco di colpi di scena, ma anche divertente per lasciare il lettore con il fiato sospeso!