M. Richiedei "La Ninna Nanna dei Segreti. Prima parte. La famiglia"
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TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
Questo libro è opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzione dell'autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è puramente casuale.
Chiesa di Santa Croce. Un mese prima.
Fermò la macchina in seconda fila, accostando vicino a una pattuglia della polizia con i lampeggianti accesi. Sbirciò oltre il parabrezza, restando a scrutare il cielo nero e senza stelle. Una goccia d'acqua cadde sul parabrezza, spezzandosi in mille altre più piccole. Poi una seconda la raggiunse, e una terza. Cominciò a piovigginare.
Il commissario Camilla Romano, afferrò la matita dal cruscotto e trafficò per trattenere i capelli in uno chignon alto. Ci provò tre volte, copiando gli stessi gesti della sua migliore amica, ma alla fine desistette e, imprecando sottovoce, lanciò la matita sul sedile del passeggero. Quell'operazione richiedeva una tecnica che lei non era mai riuscita a imparare, che ne dicessero Amelia e sua figlia.
Si passò le mani fra i capelli districandoli, e si infilò la borsa a tracolla. Strattonò la giacca di panno e chiuse con un tonfo sordo la portiera della sua vecchia utilitaria, un Maggiolino decappottabile bianco dal paraurti ammaccato e senza il tergicristallo sinistro, conseguenza di uno scherzo di poco gusto del suo vicino di casa. Si guardò attorno poggiando la mano sulla carrozzeria.
In piazza si aggirava solo una manciata di turisti alla ricerca di un riparo dalla pioggia, un'oasi felice e silenziosa dopo aver accolto le numerose flotte di avventurieri che ogni giorno raggiungevano la città e si distribuivano in fila indiana appresso alle guide gesticolanti. Qualcuno portava al collo una macchina fotografica digitale, mentre altri scattavano fotografie utilizzando i cellulari, più comodi e alla portata di mano, ma quando calava la sera pareva che tutti preferissero rifugiarsi negli hotel o all'interno di qualche bar, abbandonando le visite turistiche che sarebbero ricominciate il giorno successivo, puntuali come sempre. In quel periodo dell'anno il pernottamento negli alberghi costava meno, e anche per l'ingresso nei musei il prezzo era ridotto di molto rispetto ai rincari che non avrebbero tardato ad arrivare non appena sarebbe sopraggiunta la primavera prima e l'estate dopo, e le temperature avrebbero fatto salire la colonnina dei termometri. Con la fine della scuola sarebbero accorse in città anche intere famiglie con al seguito i figli, più attratti dagli avvenimenti che si svolgevano in piazza che dalle sculture e dagli affreschi che si potevano scorgere a Palazzo Vecchio o alla Galleria degli Uffizi. Il Duomo, anche conosciuto come Santa Maria del Fiore, era un'attrazione che in pochi escludevano dal loro itinerario. A volte, la coda si allungava fuori dal portone e raggiungeva la strada, e non accadeva di rado che nelle giornate più afose si potessero trovare davanti alla piazza dei veri e propri assembramenti di turisti. Non disdegnavano neppure la basilica di San Lorenzo, considerata ancora uno dei più importanti luoghi di culto che sorgeva nell'anonima piazza, e una delle poche chiese che contendeva ancora il titolo di più antica, nonché le sepolture dei vari membri della famiglia de' Medici. Nei pressi della chiesa, i turisti erano soliti aggirarsi anche per il mercato, che era diviso in due sezioni separate. La prima al chiuso, comunemente conosciuta come Mercato Centrale, e principalmente dedicata alla vendita di alimentari, e la seconda all'aperto, che si sviluppava lungo le stradine che circondavano il grande edificio, dove era possibile trovare oggetti in pelle, per la maggior parte manufatti locali, abiti e qualsiasi tipo di souvenir da portare a casa in ricordo della città fiorentina.
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LA NINNA NANNA DEI SEGRETI
Mystery / ThrillerSi apre l'anno con un nuovo thriller di Mara Richiedei ricco di colpi di scena, ma anche divertente per lasciare il lettore con il fiato sospeso!