"Siete tornati" sussurrò Lucius contento.
"Certo che siamo tornati cucciolo. Siamo qui apposta per te" disse Tom chinandosi per baciarlo dolcemente.
"Non ci speravo" confessò il biondo
"Quindi … ora cosa siamo?" Chiese
"In che senso?" Intervenne Draco
"Non fate finta di non vedere" li ammonì Lucius "io e Tom. Tom e Severus. Io e Severus! Severus ed Harry. Harry e Draco. Draco con Severus. Abbiamo un'attrazione fisica gli uni per gli altri che è impressionante. A me sembra evidente! Davvero non volete dare un nome a questa cosa?"
Gli altri 4 ,in silenzio,guardarono il pavimento, come se sopra ci fosse scritta la risposta.
"Io… non saprei. È successo tutto fuori dal mio controllo. Perciò non so ancora come si possa definire" rispose Severus
"Fuori dal tuo controllo?" Insinuò Tom
"Beh non mi aspettavo che da un momento all'altro ti avrei ritrovato con Luc."
"Non ti devo rendere conto delle mie azioni"
"Ma se solo me l'avessi detto! Non chiesto. Detto. Ma tu ormai ti sei rivestimento della tua autorità di signore oscuro che passa e prende quello che vuole."
Tom rimase in silenzio.
Severus non aveva ragione. Di più.
Però non poteva ammetterlo.
"Quindi che vuoi fare?" Chiese Tom
"Io sono disposto a cambiare e accettare compromessi. Ma solo se anche voi siete disposti a farlo.
Harry prese la mano di Severus e annuì "io ci sono"
"Draco alle spalle di suo padre fece un cenno di assenso "va bene"
Lucius si allungò e prese sia la mano di Severus che di Tom.
"Io lo voglio fare. E voglio loro e voglio anche voi due … insieme"
Tom sbuffò arreso. Dopo tutto era anche giusto. È vero che una persona si deve accettare per quello che è. Ma in una relazione ci sono anche i compromessi.
"Ok" disse solamente
la conversazione si chiuse lì. Nessuno aggiunse altro.
Disposti a provare e cambiare per loro e per gli altri.
Quella sera si ritrovarono tutti insieme nel grande salone del Maron con una birra in mano a parlare del più e del meno.
"Facciamo un gioco" propose Draco
"Che tipo di gioco?" Chiese Harry
"Obbligo o verità" rispose il biondino
"Deve essere divertente." Disse Lucius
"È un gioco babbano. Può essere … interessante" aggiunse Sev
"Bene, allora giochiamo. Chi comincia?" Chiese Tom.
"Iniziò io" fece Draco e iniziò a fare girare la bottiglia che finì su Severus
"Obbligo o verità" chiese
"Obbligo" scelse Severus
Draco ci pensò su un attimo "tu, 10 minuti, chiuso dell'armadio" disse Draco
Severus fece per alzarsi
"Con Tom" aggiunse Draco
Severus sgranò gli occhi per un secondo, ma poi riprese ad avere la sua solita espressione.
I due si chiusero nell'armadio senza dire una parola.
Severus si sedette. 10 min erano tanti e lui non aveva intenzione di passarli in piedi.
"Ancora arrabbiato?" Chiese Tom
"Arrabbiato per cosa?"
"Per prima"
"Non sono mai stato arrabbiato. Sto bene"
"Si certo" lo sbeffeggiò Tom sedendosi anche lui
"Fai come ti pare"
"Dovrei fare come mi pare?"
"Si!"
"Perfetto" Tom si allungò in avanti e catturò le labbra di Severus
"Che fai?" Chiese stupito il maestro
"Ti bacio"
"Questo lo vedo"
"Hai detto che potevo fare comei pareva. L'ho fatto" Tom mise la mano sul cavallo di Severus
"T-tom" il cavallo di Severus iniziò a rigonfiarsi
"Non puoi resistermi piccolo"
"P-er f-favor-re" balbettò il più piccolo
Tom in risposta lo baciò e nel frattempo iniziò a slacciargli i pantaloni.
"N-no"
Tom abbassò anche i boxer lasciando il membro di Severus completamente scoperto.
"Tom, ci sono gli altri, sono proprio qui fuori" sussurrò Severus
"Allora lascia che sentano i tuoi fantastici gemiti" lo stuzzicò Tom che intanto aveva cominciato a fare un albero di mano sull'asta del pozionista.
"A-ahh~ t-tom" genette Severus
"Non resistermi"
"I-io~ aaah~ n-non-"
Tom aumentò il ritmo. Sapeva benissimo come provocare il pozionista e metterlo sotto il suo contro in pochissimo tempo. Anche come farlo venire in pochissimo tempo.
"T-tra poco dobbiamo uscire. S-smettila" gemette ancora.
"Ssssh~ tranquillo"
"T-tom. Sto p-per v-ven- aaah~"
Tom decide di prendere l'erezione in bocca e da lì a pochi secondi Severus si riversò in lui.
Tom gli mise una mano sulla bocca per evitare che fosse sentito. Pulì tutto con la bocca e lo aiutò a rimettersi in ordine.
"Sei stato bravissimo piccolo" gli sussurrò Tom
Severus aveva ancora l'affanno ed era tutto tremante. Le sue gambe erano attraversate da un brivido che ancora non sapeva come descrivere.
"Adesso usciamo da qui. Va bene?"
Severus annuì e ancora rosso in volto uscirono dall'armadio.
Fu il turno di Harry e la bottiglia andò su Draco.
"Obbligo o verità?"
"Verità!"
"Che trovi che tra di noi sia il più bello?"
"Domanda difficile" fece Draco "non so dire il più bello. Però se dovessi scegliere quello più attraente e carismatico direi Tom." Arrossì.
Tom fece un sorriso compiaciuto sia per la risposta sia per la reazione che aveva scatenato nel piccolo Malfoy.
Tom girò la bottiglia che capitò su Lucius.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo"
"Bacia uno di noi per più di 3 minuti"
Lucius arrossì leggermente e si avvicinò ad Harry.
"Sei sicuro?" Gli sussurrò Harry
"Non dovrei?!"
"Magari vuoi Tom o Severus. Lo capirei perfettamente"
La voce di Harry era tranquilla. Nonostante fosse il prescelto, nonostante fosse stato popolare sin da piccolo, nonostante facesse di tutto per gli altri, la gente alla fine sceglieva sempre qualcosa di diverso.
"Ho scelto bene" disse Lucius e si attaccò alle labbra del più giovane.
Quando il bacio finì, Harry era rosso come un peperone e Lucius era senza fiato e arrossito. Harry lasciò che si appoggiasse a lui per riprendere fiato. Dopo tutto il loro col.passare dei minuti si era trasformato in un bacio alquanto focoso.
Lucius giro la che capitò su Tom.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo"
Lucius non poté parlare che Rodolphus Lestrange entrò nella stanza.
"Spero per te che ci sia un buon motivo per essere entrato un questo modo" Ruggi Tom infuriato
"Silente. È al ministero. Mentre quei mostriciattoli creeranno un diversivo, lui cercherà di prendere la profezia. Inoltre ci sono delle squadre di Auror che sono in cerca di Harry Potter!"
Tom si alzò di scatto: "è tempo di agire. Dobbiamo andare al ministero!"
"Veniamo con te" disse Draco
"No, tu ed Harry rimanete qui. Severus sa già cosa fare. Lucius andiamo. Voglio quella profezia."
"Ma tom-" Harry provò a ribattere ma Tom lo zittì con un bacio
"Voi due siete ancora piccoli per questo e io non voglio perdervi. So bene che hai affrontato tanto, lo so meglio di chiunque. Ma adesso Harry mi serve che resti al sicuro!"
Dopo di che i 3 uomini uscirono dalla stanza lasciando Draco ed Harry soli.
"Credi che torneranno?" Chiese Draco
"Torneranno. Sta tranquillo"
Harry strinse Draco a se e lo portò sul divano.
Quando sentirono la porta sbattere il primo che videro entrare fu Severus.
"Sev" i due ragazzi gli saltarono al collo
"Ehi ehi piano cuccioli"
"Gli altri?" Chiese Draco
"Ora arrivano"
La porta si chiuse nuovamente, segno che un altro era tornato. Tom fece il suo ingresso nella stanza e sorrise nel vedere che i due ragazzi erano rimasti lì ad aspettare, senza mettersi nei guai.
"D-dov'è mio padre?" Chiese Draco
La porta della stanza si aprì con un cigolio mostrando l'uomo dai lunghi capelli biondi.
"Lucius …"
"Dov'è la profezia?" Chiese Tom
Lucius non rispose, si limitò ad abbassare la testa.
"Lucius! Dov'è la profezia?"
"Mi dispiace" a Lucius scelse qualche lacrima
"È NELLE MANI DI SILENTE?!" si alterò Tom.
"N-no. È… è andata distrutta. Mi dispiace così tanto."
Tom improvvisamente si placò.
"Lucius. Gli infarti" disse solamente Tom
Severus si avvicinò a lui e lo baciò.
"L'avremmo distrutta comunque Luc, sta tranquillo"
"I-io credevo … p-pensavo che … ti saresti arrabbiato"
Tom lo strinse tra le sue braccia "anche se a essi sbagliato non mi sarei arrabbiato. Scusa se ha urlato prima Lucius. Mi dispiace piccolo"
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Dal dolore si può guarire! [fivesome]
FanfictionTrama: Harry verrà a conoscenza della verità su Tom Riddel e su chi sia lui in realtà. nel frattempo si ritroverà immerso in un amore attraversato da tante inquietudini.